La EOS R10 riprende diverse soluzioni della R6, con cui ha una certa affinità, ma non mancano differenze anche importanti. Inoltre, allargando un po' la panoramica, è interessante notare come la sorella R7, presentata contestualmente, adotti soluzioni ancora differenti ed esclusive (la ghiera intorno al Multicontroller). Questo ci porta a credere che il sistema EOS R sia ancora in cerca di una sua definitiva identità.
Tornando alla R10, la macchina impressiona per compattezza e leggerezza, ma garantisce un'impugnatura piuttosto generosa, analoga alle reflex entry-level come, appunto, la 850D. Per contenere il peso, è stato ovviamente fatto ampio uso di plastica, ma la sensazione è quella di materiali pregiati. Sono (fortunatamente) tramontati i tempi delle reflex digitali di prima generazione, con il loro look&feel molto povero.
Impressionante (e un po' inquietante) anche la compattezza delle lenti RF-S, il cui diametro è perfino inferiore a quello dell'attacco RF stesso. Considerata la luminosità massima di entrambi all'estremo tele – f/6.3 – forse sarebbe stato più opportuno sfruttare qualche millimetro extra e guadagnare almeno quel mezzo stop che le avrebbe portate al livello degli zoom EF non professionali.
1 – Impugnatura analoga a quella delle reflex EOS a tre cifre, quindi piuttosto comoda e capace di garantire una presa sicura, anche se di dimensioni non enormi.
2 – Lo switch AF/MF frontale ricorda un po' una classica soluzione Nikon, anche se qui il comando è sul lato opposto dell'obiettivo e il pulsante centrale è per default dedicato al controllo profondità di campo. La sua funzione, personalizzabile, può essere riassegnata a un compito più legato all'autofocus, ad esempio il passaggio One-Shot <> Ai Servo.
3 – Lo schermo, completamente articolato, è da 3 pollici. Non elevatissima la risoluzione, 1 milione di punti, tipica dei modelli entry-level.
1 – Classica ghiera di selezione del programma di scatto, a destra, e niente display secondario, come da tradizione per Canon per tutti i suoi modelli non professionali.
2 – Come nel caso della R6, che nella zona superiore è davvero molto simile alla R10, anche qui troviamo un pulsante "LOCK" per evitare azionamenti involontari di ghiere e pulsanti.
1 – Il mirino si basa su uno schermo OLED da 0,39" e 2,36 milioni di punti, soluzione adeguata alla fascia di prezzo. Non è il più ampio mai visto, ma è comunque meno angusto del mirino ottico delle reflex entry-level basate su pentamirror.
2 – Lo spazio è tiranno e non aiuta certo a risolvere un problema già visto sulla R6: il pulsante AF-On, troppo piccolo e troppo vicino al più prominente Multicontroller, è scomodo da utilizzare.
3 – Visto il minore spazio a disposizione, Canon ha semplificato il dorso, riducendo il numero di comandi disponibili rispetto alla R6. L'assenza più vistosa è la ghiera posteriore, al posto della quale troviamo il piccolo PAD direzionale, anch'esso tipico dei modelli di fascia inferiore.