SPECIFICHE | X-H2S |
X-H1 |
SENSORE | X-Trans CMOS 5 APS-C | |
RISOLUZIONE | 26,16 Mpixel - 6240x4160 |
24 Mpixel - 6000x4000 |
FORMATO FILE | RAW 14 bit, JPEG, HEIF | RAW 14 bit, JPEG |
SENSIBILITA' (ESTENSIONE) | 160-12.800 ISO (80-51.200 ISO) | 200-12.800 ISO (100-51.200 ISO) |
MIRINO | OLED 0,5" 5.76M punti 0,80x. Eye-point 24mm |
OLED 0,5" 3,69M punti 0,75x. Eye-point 23mm. |
DISPLAY | TFT Touch-Screen 3" (7,5 cm) / 1.6M punti | TFT Touch-Screen 3" (7,5 cm) / 1.04M punti |
TEMPI DI POSA | MS: 15m - 1/8000s ES: 15m - 1/32000s |
MS: 30s - 1/8000s ES: 30s - 1/32000s |
SYNCRO FLASH | (MS) 1/250s (ES) 1/125s |
1/250s |
SCATTO CONTINUO | (MS) 15 fps / 1000+ RAW (ES) 40 fps / 140 RAW |
(MS) 8 fps (11 con Verical Grip) (ES) 14 fps |
ESPOSIMETRO | Sensore principale / 256 zone | |
AUTOFOCUS | AF Ibrido | |
N° PUNTI (ZONE) AF | 425 totali Single: 13x9 / 25x17 zone Zone: 3x3 / 5x5 / 7x7 su griglia 13x8 |
325 totali Single: 13x7 / 25x13 zone Zone: 3x3 / 5x5 / 7x7 su griglia 13x7 |
SENSIBILITA' AF | Fase: -7 EV Contrasto: -4EV |
Fase: -6 EV Contrasto: -3EV |
VIDEO | 6,2K 6240x4160 - 25/30p |
DCI 4K 4096x2160 - 24p (15 min) 4K 3840x2160 - 25/30p (15 min) Full HD 1920x1080 - 100/120p (6 min) Full HD 1920x1080 - 50/60p (30 min) |
ALTRE FUNZIONI | Stabilizzatore 5 assi / 7 Stop, Panorama | Stabilizzatore 5 assi / 5 Stop |
OBIETTIVI COMPATIBILI | Baionetta X-Mount | |
I/O | ||
MEMORY CARD | 1x SD (UHS-II) + 1x CFe Type B |
2xSD (UHS-II) |
INTERFACCE | USB-C, HDMI Type A, Mic-in, Cuffie, Scatto remoto, PC Sync, Wi-Fi, BT |
USB 3.0, HDMI Type D, Mic-in, Scatto remoto, PC Sync, Wi-Fi, BT |
BODY | ||
FLASH | FLASH EF-X8 (NG 8) | - |
BATTERIA | NP-W235 / 580 scatti (CIPA, Modalità Normale) | NP-W126S / 310 scatti |
DIMENSIONI (LxAxP) | ≈ 136x93x85 mm |
≈ 140x97x86 mm |
PESO | 660g | 673g |
La tabella qui sopra, con gli upgrade evidenziati in verde, chiarisce a colpo d'occhio come la X-H2S sia un prodotto profondamente diverso dal precedente.
Buona parte dei miglioramenti sono riconducibili al nuovo sensore X-Trans CMOS 5 HS, in particolare alla sua struttura stacked che offre una velocità di readout 4 volte superiore ai sensori di quarta generazione.
Interessante notare, per i più tecnici, come Fujifilm abbia reso noto con grande trasparenza molti dati relativi alla velocità di lettura. Conosciamo ovviamente il tempo Syncro flash per otturatore elettronico, ma anche che il tempo di lettura del sensore in fase di ripresa video è pari a 1/180s per registrazione a 12 bit e a 1/94s per registrazione a 14 bit. Dati che, confrontati con il tempo syncro flash dell'otturatore meccanico, danno un'idea piuttosto precisa sull'entità dell'effetto Rolling Shutter che è lecito attendersi.
L'otturatore meccanico è ancora superiore, non mostrando apprezzabile effetto Rolling Shutter a nessuna velocità delle pale, ma l'otturatore elettronico è poco distante, mostrando solo un accenno di deformazione a velocità 1, e un effetto poco più marcato, ma mai molto evidente, alle velocità superiori. Si tratta di un comportamento analogo a quello di prodotti di riferimento come Canon EOS R3 e Nikon Z9, entrambe Full Frame dal costo più che doppio.
L'effetto Rrolling Shutter in una sequenza da 40 fps.
Dalla velocità di lettura del sensore scendono altri importanti vantaggi, tra cui il principale, a nostro avviso, è la fluidità del mirino elettronico, semplicemente impeccabile. Con otturatore elettronico, a qualunque cadenza di scatto, il soggetto è davanti agli occhi del fotografo, in tempo reale e senza alcun apprezzabile oscuramento. Uno dei migliori mirini EVF da noi provati ma, al di là delle classifiche, ciò che più conta è che ora anche Fuji ha superato il limite oltre il quale il mirino elettronico non è più penalizzante rispetto al mirino ottico.
Il Battery Grip, su cui torneremo tra poco, offre anche una modalità "240 fps" (lo schermo in sé è un 120 fps) che, però, non aggiunge nulla alla già eccellente modalità 120 fps.
A fronte di questa miglioria, ai nostri occhi passa quasi in secondo piano l'incremento di prestazioni in scatto continuo, che in realtà è davvero eclatante: da 14 a 40 (quaranta!) fps con otturatore elettronico, supportati da un generoso buffer che consente di registrare, secondo le specifiche del costruttore, 140 RAW non compressi o 170 con compressione lossless. Già a 30 fps la raffica JPEG diventa praticamente infinita (1000+ scatti), e a 20 fps diventa infinita anche la raffica RAW con compressione lossless.
Confronto tra Fujifilm X-H1 (a sinistra) e X-H2S.
La durata della raffica è influenzata dalle prestazioni della memory card ma, in base alla nostra esperienza, i valori dichiarati da Fujifilm sono persino pessimistici: già con un buona SD UHS-II abbiamo infatti superato i 200 scatti RAW con compressione lossless, e con una CFe da 800 MB/s in scrittura abbiamo superato quota 240, corrispondenti a 6 secondi continui di cattura a 40 fps. In ogni caso, più del necessario in qualunque contesto.
Il tipo di supporto (SD o CFexpress) incide marginalmente sullo svuotamento del buffer (circa 25s contro circa 30s), mentre vale la pena segnalare che, in ambito video, il codec Apple ProRes richiede necessariamente una scheda CFexpress.
Ancora in tema di scatto continuo, segnaliamo anche i 15 fps con otturatore meccanico, che ormai sembrano poca cosa ma rappresentano in effetti un dato a livello delle reflex pro, così come la durata dell'otturatore stesso, garantita per 500.000 cicli. Segnaliamo inoltre l'ampia flessibilità nella scelta della cadenza di scatto. L'utente può infatti scegliere tra 40, 30, 20, 15 o 10 fps (raffica CH) e, ancora, tra 8, 7, 5 e 3 fps (raffica CL). Senza fare nomi, qualche concorrente il cui brand inizia per "C" e finisce con "anon", potrebbe prendere esempio…
Ultimo ma non ultimo, la velocità di lettura del sensore ha benefici effetti anche sul sistema AF, che dal punto di vista prettamente operativo è rimasto largamente invariato rispetto ad altre fotocamere Fujifilm Serie X. Anche in questo caso siamo infatti di fronte a un sensore ibrido, che ha visto aumentare un poco le posizioni selezionabili (ora 425, in griglia 25x17) ma ha mantenuto invariate le modalità di raggruppamento dei punti e le opzioni di personalizzazione, su cui torneremo parlando di esperienza d'uso.
Ciò che è cambiato è il tempo a disposizione del processore per i calcoli che, unita alla maggior potenza di calcolo, porta a triplicare il numero di calcoli possibili. Ecco allora nuovi e più sofisticati algoritmi predittivi, deep learning e, a cascata, riconoscimento esteso dei soggetti (che ora include viso/occhi umani, animali domestici, uccelli, automobili, motocicli, aerei e treni).
Non è esplicitato quanti siano, su questo sensore, i punti a rilevazione di fase, che nel modello precedente coprivano il quadrato centrale 13x13. Secondo la stessa logica, possiamo presumere che la X-H2S utilizzi il quadrato centrale 17x17.
La sensibilità AF è migliorata di uno stop, e la sensibilità ISO nativa è passata da 200 a 160 ISO. Buona l'autonomia di base, che con la batteria NP-W235 (la stessa di X-T4), più capiente di quella usata dalla H1, arriva a 580 scatti (720 scatti in modalità Economy). Una piccola delusione arriva invece dal Vertical Battery Grip VG-HX, che è in generale un ottimo completamento per la H2S ma che, a differenza dei modelli precedenti, non consente di ricaricare le due batterie che contiene. Peccato. In compenso, come in passato, le due batterie del grip si sommano a quella presente nel corpo macchina, andando sostanzialmente a triplicare l'autonomia di scatto (poco meno, ma si parla comunque di oltre 1500 scatti complessivi).
Il comparto video è anch'esso migliorato sotto diversi aspetti. Per cominciare, ora è disponibile l'uscita cuffie, che certo non guasta. La registrazione è ora 6,2K / 30p in 4:2:2 a 10 bit, oppure 4K fino a 120p, che consente così uno slow motion 4x anche in altissima definizione.
Supportati F-Log2 (14 stop di gamma dinamica dichiarata) e tre codec Apple ProRes (ProRes 422 HQ, ProRes 422 e ProRes 422 LT). Inoltre, è migliorata la funzionalità AF, che ora consente la combinazione AF+MF anche durante la ripresa video. La già citata lettura in 1/180s dovrebbe infine mettere al riparo dall'effetto Rolling Shutter anche nelle situazioni più critiche.
Curioso il dissipatore di calore attivo opzionale (qui sopra), che si fissa al dorso della fotocamera e contribuisce a prolungare la durata della registrazione in condizioni critiche. Non che la fotocamera, di suo, si comporti male: 240 minuti consecutivi di registrazione 4K / 60p @ 100 Mbps in ambiente a 25°C, con soglia di allarme impostata su "High". La ventola può risultare preziosa in ambienti molto caldi, ma con un prezzo di listino di circa 200 Euro, non può certo dirsi a buon mercato.