Hasselblad X2D 100C: qualità eccezionale, praticità migliorabile

Hasselblad X2D 100C: qualità eccezionale, praticità migliorabile

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Con il passaggio al sensore ibrido, la Hasselblad X2D 100C è molto cresciuta laddove era già fortissima, cioè nella qualità d'immagine, ma l'usabilità è migliorata meno del previsto. Rimane uno splendido oggetto di design, nonché una fotocamera di livello "pro" per still-life e ritratto posato, ma i contesti dinamici continuano a esserle poco congeniali. ”

Dettagli tecnici e prestazioni

 SPECIFICHE
X2D
 X1D II 50C
SENSORE CMOS 44x33 (43,8x32,9mm)
RISOLUZIONE 100 Mpixel - 11658x8752

50 Mpixel - 8272x6200

FORMATO FILE RAW 16 bit, JPEG RAW 16 bit, JPEG
SENSIBILITA' (ESTENSIONE) 64-25.600 ISO 100-25.600 ISO
MIRINO OLED - 5.76M punti - 1x OLED - 3.69M punti - 0,87x
DISPLAY Touch, 3,6" / 2.36M punti (basculante) Touch, 3,6" / 2.36M punti
TEMPI DI POSA MS: da 68min a 1/4000s (1/800s - 1/2000s con con lenti HC-HCD)
ES: da 68min a 1/6000s
MS: da 68min a 1/2000s (1/800s con lenti HC)
ES: da 68min a 1/10000s
SYNCRO FLASH 1/4000s 1/2000s
SCATTO CONTINUO 3.3 fps (14 bit)

2,7 fps

ESPOSIMETRO Spot / Centro Spot / Centro ponderato
COMPENSAZIONE -5 / +5 EV
AUTOFOCUS Fase Contrasto
N° ZONE AF 294 Phase Detection AF 117 Zone
SENSIBILITA' AF ND
VIDEO

ND

ALTRE FUNZIONI IBIS 7 stop GPS
OBIETTIVI COMPATIBILI Hasselblad XCD a otturatore centrale
(H, V e XPan System tramite adattatore)
 I/O    
MEMORIA SSD 1 TB (integrato) + CFExpress Type B 2x SD (UHS-II)
INTERFACCE USB 3.1 Type C, Wi-Fi

USB 3.0 Type C, Audio IN/OUT, Wi-Fi

 BODY    
FLASH -
BATTERIA 3400 mAh / 420 scatti (CIPA)
DIMENSIONI (LxAxP) 148,5x106x74,5 mm

148x97x70 mm

PESO 895g con batteria 766g con batteria e scheda di memoria

La grossa novità della seconda generazione è chiaramente il sensore CMOS 43.8x32.9mm da 100 Mpixel (11658x8752 pixel, 3,76 μm). Verosimilmente, data la similitudine di specifiche, si tratta del Sony IMX461, utilizzato anche dalla Fujifilm X100. Oltre a essere come noto un sensore ibrido, e portare dunque in dote la messa a fuoco a rilevazione di fase, questo sensore lavora internamente a 16 bit ed è accreditato di 15 stop di gamma dinamica, 1 stop in più del 50Mpixel utilizzato in precedenza (8272x6200 pixel, 5,3 μm).
Rispetto a quest'ultimo, mantiene la stessa sensibilità massima di 25.600 ISO, ma estende la minima da 100 a 64 ISO. 

I file RAW (formato .3FR) pesano oltre 200 MB ciascuno, e possono essere catturati al ritmo di 3,3 fps. Un leggero incremento rispetto alla versione precedente, ma va sottolineato come per raggiungere la massima cadenza sia necessario ridurre la profondità colore da 16 a 14 bit e come, al pari della precedente generazione, in scatto continuo il mirino risulti perennemente oscurato. Lo scatto continuo ha quindi qui semplicemente lo scopo di servire la funzione bracketing.

Sempre in tema di prestazioni, dal sistema AF ci aspettavamo di più. È certamente migliorato rispetto alla generazione precedente, ma la risposta rimane tutt'altro che fulminea, anche con le nuove ottiche. Inoltre, anche la X2D soffre di focus hunting, cioè a ogni attivazione del sistema AF, anche con fotocamera su cavalletto e con distanza di messa a fuoco già corretta, l'ottica fa quel piccolo movimento avanti/indietro tipico dei sistemi a rilevazione di contrasto, come se la X2D fosse ancora basata su questo sistema almeno per la regolazione fine. L'impatto del focus hunting iniziale varia molto con le condizioni d'uso, andando dal trascurabile sulla media/lunga distanza al molto evidente (durata dell'ordine del secondo) per soggetti vicini. Torneremo sull'argomento parlando di impressioni d'uso.

Per completare l'analisi tecnica aggiungiamo qui che le possibilità di personalizzazione sono basilari – 1 solo punto AF, ridimensionabile scegliendo tra due opzioni (piccolo/grande) in realtà non molto diverse tra loro – e che, come anticipato in apertura, l'unica modalità AF è la messa a fuoco singola. Niente inseguimento dei soggetti né funzioni avanzate come Eye-AF. Il punto di messa a fuoco può essere controllato attraverso le ghiere o il display posteriore, toccando il punto desiderato quando si lavora in Live View oppure usandolo come track PAD quando si usa il mirino (possibile destinare all'area attiva le metà di destra/sinistra oppure uno dei quattro quadranti).     


Le tre nuove ottiche presentate contestualmente al corpo macchina - 38mm, 55mm e 90mm, tutti con apertura f/2.5. Il primo, 30mm equivalenti, è dedicato a street e paesaggio. Il secondo, 43mm equivalenti, è il "normale" di questo sistema. Il terzo, 71mm equivalenti, è chiaramente un'ottica da ritratto, più leggero del preceedente 90mm f/3,2.

Ottime notizie arrivano dai display. Quello posteriore è rimasto invariato per dimensioni e risoluzioni, ma con suoi 3,6 pollici si conferma tra i più generosi dell'attuale panorama fotografico. Il mirino EVF, dal canto suo, è cresciuto in risoluzione e, soprattutto, in rapporto di ingrandimento, che ora raggiunge quota 1x! Lavorare con un mirino simile è semplicemente fantastico. Segnaliamo, ma non gli attribuiamo peso in questa recensione, quello che con tutta probabilità è un difetto di gioventù: in presenza di dettagli fini, come strutture ripetitive inquadrate da lontano, si nota nel mirino un evidente sfarfallio dei particolari fini, quasi una sorta di "interferenza" tra mirino e stabilizzatore. Probabilmente il difetto, che comunque non pregiudica in alcun modo l'uso della macchina, verrà risolto da un prossimo aggiornamento.    

Per la prova dello stabilizzatore ci siamo serviti del 55mm, svolgendo la consueta prova empirica dei 5 scatti tra cui selezionare il migliore, della quale riportiamo i risultati (NOTA: a sinistra lo scatto non stabilizzato, a destra lo scatto stabilizzato). Come si può vedere, con la focale di 55mm, 1/125s si è rivelato essere un ragionevole tempo di sicurezza anche in assenza di stabilizzatore. Scendendo a 1/30s, senza stabilizzatore non ci è stato più possibile ottenere uno scatto nitido (ricordiamo ancora che quello mostrato è il migliore), mentre con stabilizzatore attivo è stato ancora relativamente facile. Sotto il trentesimo di secondo, anche con stabilizzatore il risultato non è mai perfetto, e ovviamente al crescere del tempo diventa sempre meno probabile ottenere uno scatto utilizzabile, ma fino a 1/4s abbiamo ottenuto almeno uno scatto utilizzabile perlomeno a ingrandimenti inferiori al 100%.    

1s
1s

1/2s
1/2s

1/4s
1/4s

1/8s
1/8s

1/15s
1/15s

1/30s
1/30s

1/60s
1/60s

1/125s
1/125s

La stessa batteria del modello precedente garantisce qui una più che dignitosa autonomia di scatto pari a 420 scatti (CIPA). Purtroppo, parlando di autonomia, dobbiamo segnalare ancora una volta l'uso del corpo macchina come caricabatterie, attraverso un connettore USB-C. Anche con l'attenuante data dal supporto alla ricarica veloce Power Delivery (PD 3.0), è a nostro avviso impensabile, in un contesto lavorativo, impegnare il corpo macchina per la ricarica delle batterie. Quasi indispensabile, dunque, aggiungere al prezzo di listino altri 155 Euro per il caricabatterie da tavolo a doppio slot opzionale.    

Abbiamo molto apprezzato invece l'idea di includere un SSD da ben 1TB. Molto veloce, questo disco offre una riserva pressoché infinita di spazio (oltre 3500 scatti in formato RAW+JPEG, oltre 4700 in formato solo RAW) in aggiunta alla scheda CFExpres Type B eventualmente inserita.