Fisicamente, la R8 è pressoché indistinguibile dalla RP. Sembra dunque che, dopo l'esperimento della capostipite EOS R, Canon abbia scelto il corpo macchina "definitivo" per i prodotti di fascia medio-bassa. Parliamo di un corpo di categoria squisitamente consumer, con pochi controlli fisici. Mancano all'appello, in particolare, il Multi Controller (cioè il joystick sul dorso, fondamentale per la gestione del punto AF) e alcuni pulsanti che si trovano su modelli di categoria superiore per l'accesso diretto a funzioni come ISO, Drive, WB e modalità AF. Inoltre, come già detto in precedenza, la scelta della batteria LP-E17 certamente contribuisce a contenere il peso complessivo ma incide sull'autonomia.
1 – L'impugnatura snella accoglie la piccola batteria LP-E17.
2 – Il sensore è il CMOS da 24 Mpixel utilizzato anche dalla R6 Mark II.
1 – Come per la EOS RP, anche qui manca il display secondario superiore, al posto del quale troviamo la classica ghiera dei programmi. Nessun pulsante per accesso diretto alle impostazioni fotografiche.
2 – A destra, oltre al pulsante di scatto, troviamo due ghiere di comando e il pulsante M-Fn, chiave per l'accesso rapido a quelle impostazioni per la quale la R8 non offre controlli diretti. In combinazione con le due ghiere, è possibile impostare rapidamente bilanciamento del bianco e lettura esposimetrica, avanzamento e modalità AF, compensazione flash e sensibilità ISO, Picture Style e zona AF.
1 – Il display touch, completamente articolato, è condiviso con la R6 Mark II: si tratta di un 3" da 1.62 milioni di pixel. Non rappresenta tecnicamente lo stato dell'arte, ma la leggibilità è buona e non si sente la necessità di una risoluzione superiore.
2 – Il mirino EVF è stato invece sensibilmente castrato rispetto alla sorella maggiore: schermo più piccolo, risoluzione inferiore (non è un problema), rapporto di ingrandimento inferiore (questo sì, penalizzante).
3 – Grande assente il Multi Controller. La posizione del punto AF può essere gestita premendo l'apposito pulsante a destra e utilizzando il PAD o le ghiere (funzionano entrambe, e queste ultime fungono in qualche modo da movimento rapido). Il joystick è però altra cosa. L'ulteriore opzione dello schermo posteriore utilizzabile come PAD virtuale non aiuta granché: tra i due, meglio il PAD fisico.
4 – Il comparto batteria ospita anche la singola scheda di memoria SD, altro indicatore del livello "entry" di questo corpo macchina.