Panasonic Lumix S5 Mark II, arriva l'atteso autofocus a rilevazione di fase

Panasonic Lumix S5 Mark II, arriva l'atteso autofocus a rilevazione di fase

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Panasonic aggiorna la Lumix S5 con la versione Mark II: messa a fuoco a rilevazione di fase, maggiori prestazioni e miglioramenti nel riconoscimento soggetti, nella stabilizzazione e nelle capacità video (ambito nel quale continua ad eccellere). ”

Corpo macchina

Fisicamente, la Lumix S5 II somiglia molto alla prima versione, rispetto alla quale è solo pochi millimetri più larga e alta, e 26 grammi più pesante. Rimane certamente lei la "snella" della famiglia S, anche se in assoluto il corpo machina è massiccio e ricco di comandi fisici. È lontanissima dalla tipica mirrorlless entry-level, e piuttosto distante anche da dirette concorrenti come EOS R6 e Nikon Z6 che, pur con una dotazione funzionale analoga, hanno optato per linee più morbide e filanti. Per quanto ci riguarda, l'abbondanza di controlli fisici è un grosso pregio di questo modello. Da segnalare che la similitudine tra S5 ed S5 II consente a quest'ultima di utilizzare lo stesso battery grip DMW-BGS5E del modello precedente. Identiche, come anticipato nella pagina precedente, le batterie.

Una particolarità di questo corpo macchina è la ventola integrata in quello che nelle reflex è lo spazio occupato dal pentaprisma, con aspirazione nella parte frontale (sopra l'obiettivo) ed espulsione ai lati. I pochi millimetri extra di questa seconda versione sono dovuti proprio alle ventilazione forzata, il cui scopo è prolungare la durata della ripresa video. Una soluzione molto ben inserita nel corpo macchina, a prima vista quasi invisibile, che non pregiudica la resistenza agli agenti atmosferici.  

01 – L'impugnatura, già molto pronunciata e confortevole, è stata affinata inclinando leggermente il pulsante di scatto, per una postura più naturale dell'indice.
02 – Il display posteriore da 3" e 1,84 milioni di punti di risoluzione è invariato rispetto al primo modello, e continua a utilizzare una cerniera completamente articolata, soluzione preferita dai videomaker.

01 – Alla ghiera delle modalità di avanzamento è stata aggiunta una posizione dedicata allo scatto ad alta risoluzione Pixel Shift, che genera un'immagine da 96 Mpixel (12000x8000 pixel).
02 – Nel poco spazio di fronte al mirino EVF, i tecnici Panasonic hanno trovato il modo di inserire una ventola di raffreddamento. Grazie a essa, la durata di registrazione è illimitata a risoluzione 4K (C4K) 60p/50p 4:2:2 10 bit. Eccellente il livello di integrazione: a uno sguardo meno che attento, la ventilazione forzata passa del tutto inosservata.

01 – Uno degli upgrade della S5 Mark II è l'integrazione di una porta HDMI standard (Type A), che sostituisce la precedente mini HDMI (Type C).
02 – Il mirino EVF è migliorato sotto tutti i punti di vista: risoluzione (da 2,36 a 3,68 milioni di punti), ingrandimento (da 0,74x a 0,78x) e distanza di accomodamento dell'occhio (da 20 a 21mm). Inoltre, il sensore di prossimità è stato ora riposizionato nella parte alta, e grazie a questo piccolo accorgimento funziona meglio (minori attivazioni indesiderate).
3 – Altra piccola, ma non trascurabile miglioria: il joystick ora è a 8 posizioni anziché 4, cioè può muoversi anche in diagonale. Il pulsante AF-On, inalterato, continua purtroppo a essere a nostro avviso troppo piccolo e troppo poco prominente per un utilizzo sicuro e confortevole. Si tratta, probabilmente, dell'unico difetto ergonomico di questo corpo macchina.