Il catalogo di ottiche Fujinon per il sistema Fujifilm X ha ormai raggiunto la ragguardevole quota di 42 pezzi, e copre focali comprese tra 8 e 200mm con ottiche fisse ad elevata apertura, nonché tra 8 e 600mm con obiettivi zoom (tra cui 2 Cinema Zoom). Ciò non di meno, c'è sempre spazio per qualche novità, rappresentata nella fattispecie dal primo zoom motorizzato ad apertura costante: FUJINON XF18-120mmF4 LM PZ WR.
La peculiarità di quest'ottica è ovviamente data dagli azionamenti motorizzati per zoom e messa a fuoco, importanti per le piccole produzioni cinematografiche e la ripresa video amatoriale dato che consentono movimenti fluidi e regolari senza necessità di focus-follower, carrelli e altre (impegnative) soluzioni tipiche delle produzioni professionali. L' XF18-120mmF4 LM PZ WR nasce però per un sistema storicamente più orientato ai fotografi che ai cineasti, e ha giustamente l'ambizione di accontentare tutti – di essere, in altri termini, un obiettivo ibrido foto-video.
È dotato di due ghiere classiche per zoom e messa a fuoco. Va sottolineato che la zoomata sarà in ogni caso motorizzata, quindi il gesto risulterà familiare ai fotografi ma la sensazione sarà diversa rispetto alla ghiera di uno zoom meccanico. L'operatività è comunque simile a quella fotografica classica.
Esistono poi comandi specifici – o comunque più funzionali – per la ripresa video: un anello a scostamento proporzionale, un pulsante di selezione zoom / focus e due ulteriori pulsanti di comando.
L'anello, posto immediatamente prima la ghiera di zoom (cioè verso il corpo macchina), ha una posizione di equilibrio centrale e può essere ruotato di una quindicina di gradi in entrambi le direzioni. A seconda della funzione scelta tramite il pulsante – zoom o messa a fuoco – cambierà il parametro selezionato con velocità proporzionale all'angolo di rotazione.
Nel caso dello zoom, utilizzando il massimo angolo di rotazione l'intera corsa viene coperta in circa 2s, mentre ruotando al minimo la ghiera si può arrivare a 20s e oltre. Nel caso della messa a fuoco, sempre molto dolce, servono invece non meno di 12s per passare dalla minima distanza AF all'infinito.
I due ulteriori pulsanti di comando servono invece a muovere zoom o messa a fuoco automaticamente e con velocità costante. La pressione di uno dei due pulsanti avvia la corsa verso uno dei due estremi (tele o messa a fuoco all'infinito / grandangolare o messa a fuoco verso distanza minima), una seconda pressione la arresta. Stranamente, la funzione dei pulsanti non è comandata dal pulsante zoom / focus, ma deve essere assegnata tramite personalizzazione all'interno del menu.
Come suggerisce la sigla, il FUJINON XF18-120mmF4 LM PZ WR è azionato da motori lineari (Linear Motor) ed è tropicalizzato (Weather Resistant) - oltre a resistere a polvere e umidità, sopporta temperature di esercizio fino a -10°C.
F/5.6, 70mm - condizioni ideali. Circa 3000 LW/PH, artefatti (moiré) a 2000 LW/PH (INGRANDIMENTO 200%).
F/11, 70mm - condizioni limite. Circa 2200 LW/PH, si intravede ancora qualche dettaglio della patch da 2400 (INGRANDIMENTO 200%).
F/16, 70mm - degrado evidente. Circa 1500 LW/PH, contrasto visibilmente ridotto (INGRANDIMENTO 200%).
Lo schema ottico prevede 15 elementi in 12 gruppi, con 3 elementi asferici e 3 a bassa dispersione ED. Le sue focali estreme corrispondono a 27-183mm nel formato 35mm, per un angolo di campo compreso tra 76,5° e 13,5°. Il diaframma, a 7 lamelle, si chiude fino a f/22.
La minima distanza di messa a fuoco, 60cm alla massima focale, si traduce in un rapporto massimo di ingrandimento pari a 0,2x. Infine, per concludere la carrellata di caratteristiche, l'obiettivo ha un diametro massimo poco superiore a 77mm ed è lungo 123,5mm, per un peso di 460g. Con queste dimensioni, ben si adatta a corpi macchina anche compatti, come l'X-S20 su cui l'abbiamo testato o della famiglia X-E.
Ancora due esempi di resa a diversi diaframmi, per focali centrali (50mm). Sopra, al centro, soggetto parallelo al piano focale. Sotto: particolare in posizione defilata del fotogramma.
Siamo rimasti un poco sorpresi nel non trovare, su una lente di questo tipo, lo stabilizzatore OIS, che si trova invece sul "similare" XF18-135mm F3.5-5.6 (il quale, però, non è ad apertura costante e non è Power Zoom). Probabilmente, i tecnici Fujifilm hanno valutato che i motori di azionamento per zoom e messa a fuoco E i motori di stabilizzazione avrebbero impegnato, insieme, troppo spazio.
Per quanto riguarda le prestazioni ottiche, diciamo subito che il FUJINON XF18-120mmF4 LM PZ WR non è l'obiettivo più nitido della gamma Fuji. Come si può vedere dai grafici, arriva infatti solo a sfiorare le 3000 LW/PH, e lo fa ai diaframmi più aperti (f/4 e f/5.6 sono i suoi migliori) e a focali non troppo "tele" (ottima tenuta fino a 70mm, poi leggero degrado).
Ecco il caso peggiore per ciò che riguarda le distorsioni geometriche: barilotto visibile, ma tutt'altro che drammatico, a 18mm.
A titolo di confronto, l'XF 35mm F1.4, che nonostante la veneranda età è ancora un punto di riferimento per questo sistema, sullo stesso sensore da 26 Mpixel tocca le 4000 LW/PH, e la sua più moderna versione XF 33mm F1.4 le 3000 LW/PH le raggiunge – e le supera – già alla sua massima apertura.
Sinteticamente, possiamo dire che l'XF18-120mmF4 LM PZ WR offre 2000 LW/PH sempre garantite tra f/4 ed f/11, dopo di che la diffrazione si fa sentire (stiamo pur sempre parlando di un sistema APS-C da 26 Mpixel), e il livello di dettaglio degrada. Per dare un maggior senso a queste cifre, ricordiamo che sul sistema Fuji, 2000 LW/PH equivalgono a oltre 120 linee/mm, o 60 LP/mm (coppie di linee al millimetro), che è evidentemente un livello già estremamente elevato. Nelle immagini di esempio mostriamo gli effetti pratici ai diaframmi più chiusi.
Discreta tenuta ai bordi, soprattutto alle focali grandangolari. A 120mm, focale alla quale l'obiettivo perde qualcosa anche al centro dell'immagine, il degrado ai bordi è più marcato e non si raggiungono mai le 1500 LW/PH.
La vignettatura, complice l'apertura massima f/4, è contenuta al punto da risultare irrilevante: poco più di uno stop di perdita a 18mm agli angoli del fotogramma, circa 2/3 EV di perdita ai lati sono già valori molto modesti, che alle focali superiori si riducono ulteriormente. In particolare, oltre i 50mm e fino all'estremo tele la vignettatura è grossomodo costante e inferiore al mezzo stop anche negli angoli.
Altrettanto modesta l'aberrazione cromatica, che solo a 120mm arriva a toccate la soglia (comunque contenuta) di 1 pixel. Di fatto, non sarà un problema nelle immagini reali.
Buone notizie, infine, anche sul fronte della distorsione. Barilotto visibile a 18mm ma di entità da considerarsi molto ridotta considerata la focale in questione. Grossomodo al centro dell'escursione focale la deformazione cambia di segno, per diventare un leggero cuscinetto a 120mm. Non appena saranno disponibili i profili di correzione per i RAW converter, delle distorsioni geometriche di questo obiettivo non resterà alcuna traccia.
Molto affidabile e consistente infine la messa a fuoco, che ha una ripetibilità pressoché perfetta (97%), così come perfetto è il bilanciamento tra i due assi, che si traduce in un astigmatismo quasi inesistente (in media, 0,3% solamente).
In conclusione, siamo di fronte a un obiettivo che ha la sua principale attrattiva nella funzione Power Zoom, il che lo rende automaticamente interessante soprattutto per chi si occupa di ripresa video, ma che, in base ai risultati ottenuti, non fa rimpiangere ai fotografi tradizionali la qualità di altre ottiche zoom. Fujifilm è dunque davvero riuscita, a nostro parere, a creare un buon obiettivo ibrido foto-video. Certo, le immagini non avranno la stessa incisività ottenibile con le migliori ottiche fisse di questo sistema, ma questo vale per qualunque zoom…
Il prezzo di listino di 1039 Euro al momento del lancio (settembre 2022) appare più che adeguato alle caratteristiche del prodotto.
