La Nikon Z f è un piccolo gioiello, le cui doti vanno molto oltre l’estetica vintage (che pure, almeno per quanto ci riguarda, ha il suo fascino).
Questo modello ha il grande pregio di far convivere ottimamente la sua anima storica e quella moderna, e saprà per questo soddisfare tanto i nostalgici quanto chi non ha mai toccato una ghiera meccanica in vita sua. Purtroppo, la scelta di un corpo “tipo FM2” ha ripercussioni in termini ergonomici – corpi macchina con impugnatura ampia sono oggettivamente più comodi e più adatti a un utilizzo prolungato, anche abbinati a lunghi tele.
Qui, però, parliamo di un oggetto che avrà tipicamente altra destinazione d’uso, anche perché il sensore non è lo stacked di Z8/Z9, che qualifica le mirrorless alla fotografia sportiva professionale.
La Z f è un’eccellente fotocamera per utilizzo generico, che beneficia di un’elettronica di ultima generazione e, in particolare, di un sistema AF analogo a quelle delle ammiraglie, il che la rende a nostro avviso più appetibile della pur buona Z6 – II, offerta a un prezzo leggermente inferiore.
Non è perfetta, lo abbiamo sottolineate all’interno della recensione: inspiegabile l’assenza della posizione Auto ISO sulla ghiera dedicata, più comprensibile ma comunque penalizzante l’assenza del joystick sul dorso, e che fastidio quello slot Micro SD che nessun’altra fotocamera utilizza… Nel complesso, però, si tratta a nostro avviso del prodotto più interessante della gamma Nikon “non professionale”.