Il corpo macchina della Q3 è pressoché identico a quello dei modelli precedenti, caratterizzato come sempre da linee pulite e dotazione essenziale (Less Is More). Spiccata somiglianza anche con le M a telemetro, nel bene e nel male – una macchina iconica e senza tempo, certo, ma anche un’impugnatura inesistente e una presa affidata unicamente a un piccolo incavo per il pollice (privo di inserti antiscivolo…). Forse, per questo tipo di fotocamera, avrebbe avuto senso rifarsi maggiormente alla linea SL.
Se il corpo è rimasto pressoché invariato, la dotazione e la sistemazione dei pulsanti è stata ampiamente rivista. Entrambi i display (posteriore e mirino) sono cresciuti in risoluzione, inoltre il display posteriore è ora orientabile verticalmente. I pulsanti di gestone sono passati da tre a sinistra del display, a due a destra. Il pulsante mancante, Fn, in realtà non è sparito, ma è passato nella zona del pollice, dove il già esistente pulsante multifunzione è stato raddoppiato. Una riorganizzazione certamente imposta dal display orientabile, che molti considerano positiva perché consente di utilizzare la fotocamera con una sola mano.
Confermata la protezione IP52 contro l'ingresso di corpi solidi e liquidi (polvere e gocce di pioggia).
01 – Come da tradizione, la Q3 non offre alcuna impugnatura. La texture della copertura anteriore offre un debole effetto antiscivolo, mentre il dorso (compreso incavo per il pollice) è completamente liscio. Chi lo desidera, può equipaggiare la Q3 con l’impugnatura opzionale HG-DC1 (210 Euro), che abilita anche la ricarica wireless.
02 – Non manca la “mezzaluna” tipica degli obiettivi Leica M.
01 – L'ottica, invariata rispetto al modello precedente, è la Summilux 28mm ASPH, con apertura massima f/1.7 e stabilizzata. Offre una ghiera anteriore per la selezione dei diaframmi, una ghiera intermedia di messa a fuoco dotata di pozione Auto (AF), e un’ultima ghiera per il passaggio alla modalità macro, che porta la minima distanza di messa a fuoco da 30 a 17cm.
02 – La ghiera dei tempi.
03 – La ghiera di destra è multifunzione e, a seconda della modalità scelta, imposta la coppia tempo/diaframma (P), la compensazione esposimetrica (A) o i tempi intermedi tra due stop interi e i tempi estesi (S, M). Il pulsante concentrico è uno dei 4 pulsanti funzione personalizzabili.
01 – Il mirino EVF è passato da 3,68 a 5,76 milioni di punti, e anche l’ingrandimento è cresciuto leggermente, da 0,76x a 0,79x. Non amplissima la distanza di accomodamento dell’occhio.
02 – Il pulsante Fn sparito dalla colonna a sinistra del display ha trovato nuova veste (tonda) e nuova sistemazione qui. Da notare che i due pulsanti, entrambi programmabili, non sono identici. Quello di destra è più incassato e quindi più difficile da premere, anche accidentalmente, ed è per questo preferibile per funzioni di utilizzo non frequente.
03 – Anche il display posteriore è cresciuto in risoluzione, da 1,04 a 1,84 milioni di pixel, ed è ora inclinabile verticalmente.
04 – L’adozione del display basculante ha obbligato a riorganizzare i pulsanti, spostandoli da sinistra a destra del display.