Panasonic ha aggiornato la sua Micro Quattroterzi Lumix G9 alla versione Mark II, introducendo anche nella famiglia Lumix G la messa a fuoco a rilevazione di fase da poco introdotta nella famiglia Lumix S (vedi S5 Mark II).
In effetti, dalla sorella maggiore, la nuova G9 Mark II ha preso più che la messa a fuoco a rilevazione di contrasto: il corpo macchina è infatti lo stesso della 35mm. Questo ha acceso un dibattito tra gli appassionati, divisi tra i sostenitori di un corpo macchina dalle dimensioni più generose e quindi più comodo, e i fautori della compattezza, che accusano Panasonic di aver rinunciato alla miglior dote del formato MQT – la portabilità, per l’appunto.
Vogliamo allora iniziare questa recensione proprio dalle dimensioni fisiche e dal peso, per sottolineare come già la G9 originale non fosse esattamente una super-compatta… circa 137x97x92mm la G9, circa 134x102x90mm la G9 Mark II. Il nuovo modello misura 5mm in più in altezza, 3 in meno in larghezza e 2 in meno in spessore, per un risultato complessivamente quasi identico. Il peso, anch’esso simile, è poi leggermente favorevole alla Mark II: 658g contro 685g. Pur se può apparire strano, dunque, il corpo macchina 35mm non comporta sacrifici in termini di portabilità rispetto al modello precedente.
Certo è un po’ strano vedere il piccolo sensore MQT laddove abbiamo visto in passato un 35mm, ma l’unificazione ha perfettamente senso, e non solo per Panasonic e le sue economie di scala. A fronte di nessuna penalizzazione “fisica” sul corpo macchina, infatti, i fotografi potranno beneficiare di un approccio unificato, che li favorirà qualora decidano di avere anche un corpo 35mm.
Come la G9 originale, la G9 Mark II è la Lumix G più orientata alla fotografia all’interno della gamma Panasonic, e ora adotta un sensore nella classe dei 25 Mpixel che, in termini di risoluzione, rappresenta lo stato dell’arte nel formato MQT, al pari della sorella più orientata al video GH6. Naturalmente, come da tradizione Panasonic, anche la G9 risulta essere un’eccellente videocamera. Il nuovo sensore le consente, tra l’altro, di arrivare alla risoluzione 5.7K (16:9) o 5.8K (4:3) e di riprendere in formato C4K fino a 120p, esattamente come la GH6. Rispetto alla sorella maggiormente orientata ai video, su Lumix G9 II non troviamo il sistema di raffreddamento con ventilazione forzata, per cui a parità di formato di registrazione quest'ultima potrebbe offrire una durata inferiore prima di incappare in fenomeni di surriscaldamento.
La fotocamera è disponibile da Novembre 2023 nelle varianti solo corpo (DC-G9M2), al prezzo di 1899,99 Euro (200 Euro più del prezzo di debutto dalla G9), e in due kit, entrambi con zoom 12-60mm: DC-G9M2M con obiettivo Lumix al prezzo di 2099,99 Euro e DC-G9M2L con obiettivo Leica al prezzo di 2499,99 Euro.
Per questa prova sono stati utilizzati il Leica DG Summilux 1:1.4 / 25 ASPH (test in studio e misure di risoluzione) e il Leica DG Vario-Elmar 1:4-6.3 / 100-400 ASPH (prova sul campo).