La GFX 100 ci aveva impressionato per la facilità con cui poteva essere utilizzata, consentendo di beneficiare della qualità, dell’enorme livello di dettaglio e della grande malleabilità del RAW di un sensore 44x33mm da 100 Mpixel, con un’operatività del tutto analoga a quella della tipica mirrorless 35mm.
Per la GFX 100 II, tutto ciò è ancora più vero. Stessi dettagli della prima versione, con una gamma dinamica ancora, leggermente superiore e una malleabilità del RAW oltre i sogni più sfrenati di ogni fotografo. Facilità d’uso ulteriormente migliorata (e non di poco) grazie al nuovo sistema AF con riconoscimento avanzato dei soggetti, che consente ormai di affidarsi completamente alla macchina, e allo stabilizzatore ancora più efficace, che permette di lavorare tranquillamente con soggetti in posa con tempi dell’ordine del sessantesimo di secondo. Il che, per inciso, apre nuovi scenari di scatto con luce naturale o mista.
Il nuovo corpo macchina ha risolto alla radice alcuni piccoli difetti ergonomico/funzionali del primo modello, come il pulsante di scatto troppo sensibile o l’asimmetria tra comandi orizzontali e verticali, risultando complessivamente migliorativo. Certo rinuncia alla praticità dell’impugnatura verticale integrata, ma in questo modo consente a chi lo desidera di acquistare il grip verticale, e agli altri di avere un corpo macchina meno ingombrante a un prezzo inferiore.
A proposito di prezzo, gli oltre 8000 Euro richiesti per il corpo macchina non ne fanno certo una fotocamera per tutti, ma vale a pena sottolineare come la GFX 100 II rappresenti oggi la punta di diamante dell’offerta Large Format di Fujifilm e venga proposta a circa 3000 Euro meno della GFX 100 originale al suo debutto.
Da non sottovalutare le doti video, che si concretizzano anche nella possibilità di utilizzare (comodamente) ottiche e accessori di livello professionale.