Fujifilm Simulazione Pellicola – Guida all'uso

Fujifilm Simulazione Pellicola – Guida all'uso

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Tutti gli appassionati di fotografia hanno sentito parlare delle Simulazioni Pellicola di Fujifilm, ma quanti, anche tra gli utenti Fuji, le conoscono a fondo? ”

PROVIA

SATURAZIONE

104,9%

dC94 MED

2,52

dC94 MAX

9,3

La Simulazione Pellicola PROVIA è, con VELVIA e ASTIA, una delle prime tre messe inizialmente a disposizione da Fujifilm con la compatta F200EXR, lanciata a inizio 2009. Allora le Simulazioni Pellicola passarono, a onor del vero, largamente inosservate all'interno delle recensioni, oscurate dalla ben più importante novità di quel sensore: un CCD da 12 Mpixel che poteva generare un output da 6 Mpixel per favorire il rapporto segnale/rumore.

La stessa Fuji non spese molte parole all'interno del manuale d'uso, che per pura curiosità siamo andati a rileggere.  A proposito della funzione Film Simulation: "Simulate the effects of different types of film, including sepia and black-and-white". La PROVIA, in particolare, era descritta in questo modo: "Standard color reproduction. Suited to a wide range of subjects, from portraits to landscapes."

Descrizione a cui non c'è, in effetti, molto da aggiungere: è la modalità standard di Fuji, quella selezionata per default e quella che anche noi di Fotografi Digitali utilizziamo come base per la valutazione colore dei modelli Fuji. Il suo scopo è assicurare una riproduzione colore fedele, con moderato contrasto e nitidezza. Il contrasto intermedio aiuta a non "tagliare" troppo facilmente ombre e alte luci, ma senza nemmeno "sbiadirle" troppo.

Il grafico H-S ci racconta esattamente questo: saturazione media nell'intorno del 105%, quindi appena un pizzico di "sprint", soprattutto per quanto riguarda i rossi e i verdi. Si noti infatti quanto più esterni sono i cerchi rispetto ai corrispondenti quadrati delle partch 48 e 49 (patch 49, 48 e 47 = R, G, B).

Non si notano scarti angolari significativi, il che è confermato anche dall'errore cromatico molto basso.  

Nelle tinte pastello, si nota un leggero shift degli azzurri-acquamarina verso blu più intensi. Incarnato sostanzialmente rispettato, con sempre un pizzico di saturazione extra come per le tinte principali.  

Adobe Colore (sinistra) e PROVIA (destra) a confronto. Simili, ma non uguali. Si può notare come la versione Fuji abbia un pizzico di rosso in più, che rende l'incarnato leggermente più caldo, e minor contrasto complessivo.
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