Fujifilm Simulazione Pellicola – Guida all'uso

Fujifilm Simulazione Pellicola – Guida all'uso

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Tutti gli appassionati di fotografia hanno sentito parlare delle Simulazioni Pellicola di Fujifilm, ma quanti, anche tra gli utenti Fuji, le conoscono a fondo? ”

Introduzione

Tra i molti criteri in base ai quali è possibile suddividere gli appassionati di fotografia, uno è certamente connesso ai filtri fotografici. Esistono, da un lato, i fan dei filtri; dall'altro, i fotografi che, magari con un pizzico di preconcetto, li snobbano a priori, considerandoli inutili e/o eccessivamente omologanti.

Di questa diatriba possono fare le spese le Simulazioni Pellicola di Fujifilm, normalmente accomunate ai filtri fotografici anche se, a rigore, hanno origini diverse. Le Simulazioni Pellicola, come molti sanno, derivano infatti dalle storiche pellicole con cui Fujifilm ha rifornito buona parte dei fotografi per decenni.

Sia chiaro, non è nostra intenzione fare distinguo pretestuosi o ammantare di nobiltà le Simulazioni Pellicola. Quale ne sia l'origine, la Simulazione Pellicola "Astia" non ha, a priori, maggiore dignità del filtro Stile: cinematografico "CN10" di Lightroom.

Perché dunque stiamo parlando di Simulazione Pellicola e non di qualunque altro set di filtri-stili-predefiniti? Semplice: le Simulazioni Pellicola di Fuji, banalmente, "funzionano". Non sappiamo spiegare il motivo. Forse ha davvero a che fare con la storia del marchio, e con il fatto che, per anni, i nostri occhi hanno visto immagini prodotte da una pellicola Velvia, e ora quella rappresentazione colore ci pare piacevole e "giusta", allo stesso modo in cui ci pare naturale il formato 3:2.       

Sta di fatto che le Simulazioni Pellicola possono costituire una buona base di partenza per dare all'immagine un indirizzo di massima, senza risultare troppo invasivi.
Una corsa è infatti certa: non esiste il filtro "magico" buono per tutto, e più marcata è la caratterizzazione che quel filtro dà, più peculiare e ristretto risulterà il suo campo di utilizzo.

Le Simulazioni Pellicola non stravolgono mai l'immagine, e anche da questo punto di vista il loro modo d'uso rimanda ad altri tempi – il paesaggista che sceglieva la Velvia, ad esempio, per la sua caratteristica di esaltare i rossi e i verdi. La Velvia non faceva magie, non selezionava automaticamente il cielo per trasformarlo da sereno a tempestoso o viceversa. Semplicemente, dava un primo "indirizzo di massima" all'immagine, assecondando il mood che il fotografo già aveva. Le Simulazioni Pellicola fanno oggi, digitalmente, lo stesso lavoro. Snobbarle a priori come l'ennesimo filtro Instagram sarebbe un peccato…