Nikon Z6 III, arriva il sensore "quasi" stacked

Nikon Z6 III, arriva il sensore "quasi" stacked

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Con la terza generazione, la Nikon Z6 III acquista grandi performance e migliora efficacia e usabilità del sistema AF. Significativo passo avanti rispetto alla generazione precedente, purtroppo anche nel prezzo. ”

Dettagli tecnici e prestazioni

 SPECIFICHE
Z6 - III
Z6 - II
SENSORE CMOS Full Frame (FX)
RISOLUZIONE 24,5 Mpixel - 6048x4032 (4024)
FORMATO FILE NEF (RAW) 14 bit, JPEG, HEIF NEF (RAW) 12 o 14 bit, JPEG
SENSIBILITA' (ESTENSIONE) 100-64.000 ISO (50-204.800 ISO) 100-51.200 ISO (50-204.800 ISO)
MIRINO OLED 0,5" 5,76M punti, 0,8x, eye-point 21mm. OLED 0,5" 3,69M punti, 0,8x, eye-point 21mm.
DISPLAY 3,2" (8 cm) / 2.1M punti, touch, basculante
TEMPI DI POSA MS: Da 30s a 1/8000 + Posa B e T
ES: 1/16000S
Da 30s a 1/8000 + Posa B e T
SYNCRO FLASH 1/200s
SCATTO CONTINUO ES: 20 fps - 200 RAW
MS: 14 fps - 200 RAW
60 (120) FPS JPEG (DX)
14 FPS (10 fps NEF/RAW 14 bit)
124 RAW 12-bit NC
ESPOSIMETRO Tramite sensore principale
Matrix, Med. pesata, Spot, Protezione alte luci
AUTOFOCUS Ibrido
N° ZONE AF 273
SENSIBILITA' AF Da -10 a +19 EV (f/1.2, 100 ISO) Da -6 a +19 EV (f/2, 100 ISO)
VIDEO 6K (RAW) - 60p
5.4K - 5376x3024 - 60p
4K UHD - 3840x2160 - 120p
FHD - 1920x1080 - 240p
4K UHD - 3840x2160 - 60p
FHD - 1920x1080 - 120p
ALTRE FUNZIONI Stabilizzatore, HDR, Anti-flickering, D-Lighting
OBIETTIVI Z-Mount
(F-Mount tramite adattatore)
 I/O  
MEMORY CARD 1x SD UHS-II, 1xXQD/CFextress
INTERFACCE

USB Type C, HDMI Type A (Z6-II: Type C), Mic-in, Audio-out, Remote, Wi-Fi, Bluetooth

 BODY    
FLASH -
BATTERIA EN-EL15c / 360 - 390 scatti EN-EL15c / 340-410 scatti
DIMENSIONI (LxAxP)

138,5x101,5x74 mm

134x100,5x69,5 mm

PESO 760g (Batteria, MC) 705g (Batteria,MC)

La maggiore novità della Z6 di terza generazione è costituita dal sensore, che Nikon chiama "parzialmente stacked". Non sono stati diffusi dettagli tecnici sulla natura di questo nuovo sensore, il cui scopo è ovviamente avvicinarsi alle prestazioni dei sensori stacked, senza subirne i relativi costi.

È per questo plausibile che il sensore non integri una completa circuiteria "di accumulo" per la lettura simultanea di tutti i pixel (voce principale di costo dei veri stacked), ma agisca piuttosto sui convertitori A/D per incrementare la velocità di lettura. Quale che sia il principio costruttivo, il risultato (deducibile dai formati video supportati e dal tempo syncro flash con otturatore elettronico) è una lettura del sensore in meno di 1/60s, da confrontare con il meno di un duecentesimo di secondo di Nikon Z9 e Sony A1.
(Secondo il progetto RollingShutter: (1/69s per la Z6 III, 1/268s per Z8 e Z9, 1/256s per Sony A1, 1/68s per la diretta concorrente EOS R6 II).  

La differenza con i modelli professionali è tangibile e porta con sé un effetto rolling shutter altrettanto tangibile, più simile a quello dei sensori tradizionali che a quello dei sensori full stacked di Z9 e simili. 

La Z6 III riesce comunque a distinguersi grazie a una raffica da ben 14 fps (20 fps con otturatore elettronico), in formato RAW, di durata molto estesa. Il limite, classico Nikon, dei 200 scatti consecutivi (limite eliminabile con la Z6 III) viene facilmente raggiunto utilizzando il formato RAW con compressione senza perdita di informazione e otturatore meccanico, che impone una cadenza massima di 14 fps.

A titolo di confronto, la Z6 II non era riuscita, a suo tempo, ad arrivare "al limitatore" dei 200 scatti, fermandosi a una media di 144 nonostante la cadenza di scatto inferiore (10 fps per il formato RAW 14 bit).

Utilizzando l'otturatore elettronico, e scattando a 20 fps, la fotocamera si è invece fermata, in media, nell'intorno del 115° scatto consecutivo.   

Parte del merito di queste ottime performance va alla scheda di memoria CFExpress. Fatta la controprova cona una SD Sandisk Extreme pro da 170 MB/s, la conta dei fotogrammi a 14 fps si è infatti attestata mediamente a quota 75, vale a dire grossomodo lo stesso risultato della Z6 II a parità di formato (in quel caso, ne avevamo contati 71). Evidente dunque come, utilizzando il formato SD, il collo di bottiglia sia proprio la scheda di memoria.

Rinunciando al formato RAW, è possibile salire ulteriormente con la cadenza di scatto, fino a 60 fps in formato JPEG a piena risoluzione, oppure a 120 fps in formato JPEG a risoluzione ridotta (ritaglio APS-C, corrispondente grossomodo a 10 Mpixel). Il numero dei fotogrammi consecutivi registrabili è pari, in questi casi, a 390 e 740, rispettivamente, equivalenti a 6-6,5 secondi di scatto continuo.   

Il processore d'immagine è l'EXPEED 7, lo stesso che muove anche Z8 e Z9, e anche per questo la fotocamera è complessivamente più reattiva e dotata di funzioni AF / riconoscimento soggetti più avanzate. La Z6 III è in grado di riconoscere persone, animali, veicoli terrestri e aeroplani. A fare la differenza sono comunque, soprattutto, una maggiore efficacia dell'inseguimento dei soggetti in modalità 3D Matrix, confrontabile con quella di Z8 e Z9, e una rivista modalità di attivazione dell'inseguimento, che elimina un fastidioso difetto del modello precedente.  

Sostanzialmente invariata la gamma di sensibilità, che ora comprende i 64.000 ISO come sensibilità nativa, ma non è certo quel terzo di stop in più considerato nativo a fare la differenza.
Come già anticipato nella news, il mirino adotta un pannello di maggior risoluzione con frequenza di aggiornamento di 60 fps, maggior luminosità massima e copertura dello spazio colore DCI-P3, per un'anteprima più fedele del girato.

Il nuovo stabilizzatore, testato con la nostra consueta prova empirica e con la focale più lunga a nostra disposizione (70mm), ci ha consentito di ottenere regolarmente scatti nitidi fino a 1/8s, e con un po' di fortuna e attenzione qualche scatto nitido (grossomodo il 50%) fino a 1/4s. Piuttosto sorprendente il risultato a 1/2s e 1/s, che non sono completamente esenti da mosso, ma consentono comunque una buona leggibilità dei dettagli.

Senza stabilizzatore, viceversa, il tempo di sicurezza nelle stesse condizioni di scatto (quello cioè che ci ha restituito tutti gli scatti nitidi) è stato 1/60s, coerentemente con la vecchia regola dell'inverso della focale.

Non apprezzabilmente diversa dal precedente modello l'autonomia di scatto, che è cambiata leggermente solo rispetto agli equilibri EVF / LCD. Per chi lo desidera, è disponibile l'impugnatura verticale MB-N14 (compatibile anche con Z6 II e Z7 II), non economica (399 Euro) ma ben studiata: consente la sostituzione a caldo delle due batterie ospitate ed è dotata di porta USB C per la ricarica delle stesse indipendente dal corpo macchina – può quindi fungere da caricatore doppio.

Con la doppia batteria, l'autonomia di scatto cresce di un fattore 1,9x, attestandosi nell'intorno dei 700 scatti con uso prevalente del mirino EVF.