Il corpo macchina della Z6 III è pressoché identico a quello delle generazioni precedenti, anche se da una generazione all'altra la fotocamera ha acquisito qualche millimetro e grammo extra. Ad esempio, si è passati dai 675g della prima generazione ai 705g della seconda, ai 760g attuali.
La Z6 III, come le precedenti, è una mirrorless che non rincorre la compattezza a tutti i costi. È snella, certo, soprattutto se paragonata alle sorelle maggiori, ma una offre comunque il giusto spazio per le dita, e una generosa impugnatura che la rende comoda da utilizzare, anche in presenza di ottiche importanti.
Rispetto alle generazioni precedenti Nikon ha effettuato solo piccoli affinamenti, rivedendo leggermente proprio l'impugnatura e la disposizione di un paio di pulsanti.
1 – Rivista leggermente l'impugnatura, che si conferma ben sagomata e confortevole.
2 – Mantenuti i due pulsanti funzione anteriori, ben posizionati e facilmente raggiungibili. Data la buona spaziatura quasi non ce ne sarebbe bisogno, ma fa piacere che siano riconoscibili al tatto grazie a una opportuna sagomatura presente solo sul pulsante inferiore.
3 – Il sensore è il protagonista indiscusso di questo aggiornamento. Le sue doti velocistiche avvicinano la Z6 ai modelli professionali Z8 e Z9 dotati di sensore stacked.
1 – Piccoli ritocchi, come detto, all'impugnatura e ai pulsanti intorno al pulsante di scatto, che sono gli stessi del modello precedente, ma con la compensazione esposimetrica ora leggermente ruotata in senso orario e più vicina agli altri due.
2 – Inedito, invece, il pulsante dedicato alla retroilluminazione del display secondario.
1 – Mantenuto anche per la terza generazione l'ampio display posteriore da 3,2 pollici e 2,1 milioni di punti, che però, questa volta, è montato su un supporto completamente articolato.
2 – Il mirino elettronico è stato invece aggiornato. Si tratta sempre di un OLED da mezzo pollice, ma la risoluzione è cresciuta da 3,69 a 5,76 milioni di punti. Cresciuta anche la luminosità massima.
3 – Nessuna revisione, purtroppo, per quello che a nostro parere era l'unico importante difetto ergonomico della precedente versione: il joystick allineato verticalmente al pulsante AF-On, che per essere usato obbliga ad allentare un po' la presa sull'impugnatura.
4 – Altra piccola revisione: i pulsanti Play e Modo di scatto si sono scambiati le rispettive posizioni, con il Play che si trova ora sotto il pulsante Menu. Non cambia la vita, ma è secondo noi corretto che le funzioni non prettamente fotografiche risultino raggruppate tra loro.