Si può dire che DJI presidi con successo tutte le categorie di droni, da quelli consumer che non richiedono il patentino (con peso inferiore ai 250 grammi) a quelli professionali, non solo per riprese, ma anche per monitoraggio e agricoltura.
Mancava però un tassello, l'unico dove forse abbiamo visto in questi anni crescere un concorrente 'pericoloso'. Parliamo del segmento degli ultraleggeri, dei droni tascabili, quelli utilizzabili anche senza radiocomando dedicato per brevi riprese.
DJI Neo: l'ultraleggero 4K
DJI Neo: il drone super leggero che mancava
Oggi DJI colma questo vuoto e presenta DJI Neo, ancora una volta alzando l'asticella nel settore.
Tra Vlogger e Youtuber ha avuto in questi ultimi tempi molto successo Hover, con i suoi prodotti cone Air X1. Noi stessi per i video di The Running Club ne abbiamo acquistato più d'uno per la sua facilità d'uso e la comodità di utilizzo.
La caratteristica fondamentale di questo tipo di droni è proprio la semplicità: visto il peso piuma e le eliche protette si possono usare ovunque e permettono di effettuare riprese anche con movimenti complessi senza l'uso di un radiocomando.
DJI Neo aggredisce proprio questo settore e come sempre si presenta con qualche asso nella manica. Parliamo di un drone dal peso di soli 135 grammi (è il più leggero e compatto della gamma DJI) in grado di riprendere filmati 4K 30p e Full HD 1080p a 60 fps. Per confronto il concorrente Hover si ferma al formato 2,7K. I filmati sono stabilizzati con tecnologia DJI RockSteady con HorizonBalancing, in modo davvero efficace.
Il sensore in formato 1/2" scatta anche fotografie da 12 megapixel di risoluzione. Anche sul fronte dell'autonomia DJI alza l'asticella. Se il concorrente Hover Air X1 dichiarata 11 minuti e mezzo di tempo di volo, DJI Neo sfrutta una batteria capiente, in grado di portate l'autonomia fino a 18 minuti.
A livello di peso Hover Air X1 ferma l'ago della bilancia a 125 grammi (10 in meno di DJI Neo), ma probabilmente parte del peso aggiuntivo risiede proprio nella capienza della batteria.
Rispetto a Hover Air X1, DJI ha scelto di non puntare sul design ripiegabile: alla fine gli ingombri non sono molto diversi e - francamente - tra le due soluzioni quella DJI sembra più solida, visto il design monolitico.
Funziona anche senza radiocomando
Come detto DJI Neo è pensato per essere un drone semplicissimo da usare e come il concorrente può essere acceso, fatto decollare e lasciato alle riprese autonome a inseguimento del soggetto. DJI Neo permette 6 riprese automatizzate:
- Dronie: Il velivolo si sposta all'indietro e verso l'alto, con la fotocamera bloccata sul soggetto, mentre registra un video
- Cerchio: Il velivolo ruota intorno al soggetto
- Ascesa: Il velivolo sale con la fotocamera rivolta verso il basso
- Spotlight: Il drone ruota per mantenere l'oggetto di interesse al centro dell'inquadratura
- Spirale: Il velivolo ascende in spirali intorno al soggetto
- Boomerang: Il drone si sposta attorno al soggetto seguendo un percorso ovale salendo mentre si allontana dalla posizione iniziale e discendendo mentre torna indietro
Dall'app le manovre sono personalizzabili in termini di distanza dal soggetto e altezza. Come sempre in casa DJI il funzionamento in volo è ottimo e le riprese di qualità. Nella parte inferiore del drone troviamo sensori di posizionamento ottico a infrarossi, per volo stazionario e non manca la funzione di ritorno automatico RTH in caso di problemi.
La memoria interna di 22 GB (Hover Air X1 ne mette a disposizione 32) permette di di salvare fino a 40 minuti di video in formato 4K/30 fps oppure fino a 55 minuti di video in formato 1080 p/60 fps. Naturalmente troviamo solo il formato MP4 H.264 e non ci sono formati Log o a 10 bit.
Molto utile per la condivisione immediata è il fatto di non necessitare cavi dati aggiuntivi per trasferire le riprese; basta connettersi a uno smartphone tramite Wi-Fi e le riprese possono essere trasferite rapidamente all'app DJI Fly, consentendo una post-produzione e una condivisione ovunque ci si trovi.
Non solo video. È anche possibile registrare facilmente l'audio collegando Neo a uno smartphone. È sufficiente premere il pulsante di registrazione audio sull'app DJI Fly per avviare la registrazione attraverso il microfono del telefono. Per chi cerca una qualità audio aggiuntiva, il microfono DJI 2 può essere utilizzato tramite una connessione Bluetooth.
Per la ricarica è sufficiente collegare DJI Neo direttamente a una fonte di alimentazione tramite un cavo USB-C. Inoltre, l'hub di ricarica a due vie di DJI Neo può ricaricare tre batterie contemporaneamente.
DJI Neo: OK il prezzo è giusto
Quell che stupisce di DJI Neo è certamente il prezzo: costa meno della metà di Hover Air X1. Parliamo di 199 euro per la versione base, contro un listino di 469 euro.
Inoltre il kit Fly More Combo, con il nuovo radiocomando DJI RC-N3 (quello che utilizza uno smartphone come display), tre batterie e hub di ricarica è proposto a 349 Euro.
Si tratta di un bundle molto interessante, che permette di espandere le possibilità di utilizzo al di là delle manovre automatizzate e della guida tramite app DJI Fly su smartphone. Inoltre il radiocomando può tornare utile anche per guidare altri droni, nel caso si volesse fare un passo in avanti e aggiungere un DJI Mini e Mavic al proprio corredo.
Ancora una volta, con DJI Neo, l'azienda cinese ha calato un asso importante e rintuzzato gli attacchi della concorrenza, con un prodotto molto azzeccato e decisamente interessante per una fetta di pubblico molto ampia.