Sony A1 II, tempo di aggiornamenti per l’ammiraglia

Sony A1 II, tempo di aggiornamenti per l’ammiraglia

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Sono 3 anni da che Sony ha mostrato una mirrorless capace di soppiantare le ammiraglie reflex. Oggi è tempo di aggiornamento, che evolve il prodotto rafforzandone la posizione contro le rivali che, nel frattempo, hanno debuttato. Ecco quindi la nuova Sony α1 Mark II”

Qualità d'immagine

Anche in termini di qualità d'immagine, il comportamento della A1 II è largamente sovrapponibile a quello della capostipite, a cui rimandiamo nuovamente per le valutazioni di carattere generale.

In particolare, il dettaglio ottenibile è del tutto identico (ovviamente stratosferico, parliamo di oltre 5000 LW/PH con buone ottiche), e anche il comportamento cromatico di base non cambia. Riassumiamo, per comodità, le valutazioni fatte per la A1 originale: risposta eccellente in termini di saturazione e precisione di esposizione, errore cromatico un pizzico superiore alle dirette concorrenti ma senza errori particolari.


A1 II + FE 28-70mm F2 GM, dettaglio a tuta apertura (200%).

Sul campo, la risposta cromatica può migliorare anche sensibilmente, grazie al miglior riconoscimento della scena, ma in modo non predicibile – tutto dipende se la scena che si va a fotografare è una di quelle capaci di mettere in crisi il modello precedente o meno. Per la cronaca, già il modello precedente era migliorato molto proprio in termini di accuratezza nel bilanciamento del bianco, che abbiamo trovato molto più "stabile" e omogeneo al variare delle condizioni di illuminazione rispetto ad altri modelli Sony. 

La A1 II fa sicuramente un ulteriore piccolo passo avanti in questo senso, ma va sottolineato che come la maggiore autonomia della fotocamera sia sempre un'arma a doppio taglio: a volte, soprattutto in termini di esposizione, meglio un risultato meno che ottimale ma costante a un risultato migliore ma variabile da scatto a scatto, che complicherebbe il lavoro di post-produzione.

Il rumore è effettivamente migliorato, soprattutto nella "zona critica" 3200-12800 ISO. In realtà, già a sensibilità medio basse, una piccola differenza è visibile. La A1 originale si comportava molto bene fino a 800 ISO compresi, ma una piccolissima differenza tra il campione a 100 ISO e quello a 800 era visibile, mentre la A1 II esibisce una risposta assolutamente indistinguibile nell'intervallo 100-800 ISO.


100 ISO


800 ISO


3200 ISO


6400 ISO


12800 ISO


512100 ISO

A 3200 ISO si nota, con la A1 II, la prima leggera perdita di dettaglio, e il vantaggio sulla A1 originale si fa più evidente. È comunque a 6400 ISO che la differenza tra le due generazioni è più visibile: la A1 II mantiene una sostanziale leggibilità dei dettagli anche più fini, la A1 originale, no.

Ancora a 12800, la A1 II mantiene un visibile margine di vantaggio, che va poi a sfumare a 25600 ISO e si annulla a 51200 ISO, laddove nessuna delle due è più in grado di assicurare qualità.

100ISO
100 ISO

800ISO
800 ISO

1600ISO
1600 ISO

3200ISO
3200 ISO

6400ISO
6400 ISO

12800ISO
12800 ISO

25600ISO
25600 ISO

51200ISO
51200 ISO

102400ISO
102400 ISO

Interessante comunque notare, per gli appassionati dei confronti, come anche alle sensibilità "in estensione", alle quali la qualità generale è ovviamente modestissima, la A1 II non mostri gli errori cromatici evidenti della prima generazione, indice del fatto che la più avanzata elaborazione del file porta vantaggi a tutto spettro.     

NOTA: essendo la A1 II non supportata dai RAW converter di terze parti al momento in cui scriviamo, questo confronto si basa sui rispettivi JPEG in-camera delle due fotocamere. I campioni sono per questo confrontabili tra loro ma non confrontabili con altri analoghi campioni visibili in altre recensioni, che, salvo quando espressamente indicato, derivano da file RAW.