Sony A1 II, tempo di aggiornamenti per l’ammiraglia

Sony A1 II, tempo di aggiornamenti per l’ammiraglia

di Alberto De Bernardi , pubblicato il

“Sono 3 anni da che Sony ha mostrato una mirrorless capace di soppiantare le ammiraglie reflex. Oggi è tempo di aggiornamento, che evolve il prodotto rafforzandone la posizione contro le rivali che, nel frattempo, hanno debuttato. Ecco quindi la nuova Sony α1 Mark II”

Introduzione

Il tempo vola! Sono passati già 3 anni dall’introduzione della Sony A1, la prima mirrorless capace di competere ad armi pari con una reflex top di gamma anche sul terreno che le è più congeniale: la fotografia sportiva.

Oggi, Sony annuncia la seconda generazione della sua ammiraglia, la A1 II (ILCE-1M2), in un contesto che si è, nel frattempo, un poco evoluto e consolidato. Nikon ha mostrato la sua ottima Z9 e, qualche tempo dopo, la sorella Z8, che per struttura del corpo macchina è la rivale più simile alla Sony A1. Canon, dal canto suo, ha presentato la EOS R3, e più recentemente la sua “vera” ammiraglia EOS R1, della quale abbiamo avuto, al momento, solo un primo assaggio.    

Per rafforzare la sua posizione, Sony ha affinato la sua ammiraglia puntando su usabilità e funzioni di ausilio allo scatto. Il cuore della fotocamera è rimasto del tutto invariato, a cominciare da quel sensore Exmor RS da 50 Mpixel, stacked, che ha reso possibile creare la prima generazione di A1.

Grazie però anche a un processore Ai dedicato, secondo i tecnici Sony ora la A1 II gestisce meglio il rumore, garantendo immagini più pulite a sensibilità medio-alte, riconosce meglio la scena che si trova davanti, assicurando non solo una messa a fuoco più accurata ma anche un miglior bilanciamento del bianco e colori più accurati in situazioni difficili (ombre), è dotata di uno stabilizzatore più efficace, di una nuova funzione di scatto multiplo RAW che non moltiplica la risoluzione ma riduce il rumore, di inedite funzioni di pre-scatto e scatto continuo a cadenza incrementata mutuate dalla A9 III.

Un’evoluzione, dunque, non una nuova rivoluzione. Un’evoluzione che facilita il compito del fotografo, aumentando la probabilità di ottenere un risultato ottimale. Un’evoluzione che incrementa il già non trascurabile prezzo di listino del modello precedente di 200 Euro, portando il totale a 7500 Euro per il solo corpo macchina.

Questo fa della A1 II una delle fotocamere più care del suo segmento, se non la più cara in assoluto: La EOS R1 costa infatti ancora di più, circa 7750 Euro, ma alla Sony A1 II bisogna aggiungere, se si desidera lo stesso tipo di operatività, l’impugnatura verticale VG-C5 del valore di 450 Euro e il costo della seconda batteria. La Nikon Z9, per confronto, ha debuttato a circa 6100 Euro…

La fotocamera sarà disponibile a partire dalla prima settimana di dicembre, ed è stata testata con un’ottica che è essa stessa un’importante novità del catalogo Sony: si tratta dell’FE 28-70mm F2 GMaster, a cui dedicheremo una recensione separata.