Il sistema autofocus della EOS R1 è un'evoluzione di quello di EOS R3 e 1D X Mark III, e ne riprende l'impostazione generale. Ciò significa che gli utenti dei precedenti modelli EOS, soprattutto professionali, sapranno subito "come muoversi", nonostante l'elevato livello di sofisticazione e l'oggettiva complessità.
Le dimensioni del punto / area AF sono rimaste sostanzialmente immutate. Le opzioni di selezione manuale sono: Punto singolo spot, Punto singolo ed Espansione area AF, nelle due varianti con 4 e 8 punti di assistenza. Le opzioni di selezione automatica del soggetto entro l'area impostata sono invece le Zone flessibili, vale a dire 3 aree "custom" di dimensione liberamente personalizzabili, oltre all'intera area.
La suddivisione tra aree "manuali" e "automatiche" in realtà non è così netta, perché in linea di massima è possibile attivare in qualunque momento l'opzione AF Servo inseg.area intera (Menu AF1, tasto rapido default M.Fn2) che, come si può intuire, autorizza la R1 a inseguire il soggetto per l'intero fotogramma.
La mappa dei punti AF della EOS R1.
Esiste però, novità della R1, una variante "bloccata" delle 4 opzioni manuali sopracitate (Spot, Singolo, Espansione +4, Espansione +8), identificate dal simbolo del lucchetto e selezionabili come 4 opzioni a sé stanti, che escludono categoricamente tanto il tracking sull'intera area quanto il riconoscimento dei soggetti, riportando in sintesi le 4 opzioni manuali ai tempi della 1D X Mark I – la fotocamera non è autorizzata a muoversi dal punto(i) selezionato, e non riconosce/prioritizza nulla.
Non vogliamo essere fraintesi: questa soluzione dei punti bloccati è un esempio di funzione utile, e va a soddisfare l'esigenza di una messa a fuoco più prevedibile entro un sistema che, di suo, è "intelligente", efficace e altamente indipendente. Bene così. È però piuttosto evidente come l'impegno richiesto al fotografo in termini di studio e apprendimento abbia raggiunto, con questa generazione di fotocamere, un nuovo livello. E siamo appena agli inizi…
I noti Case, che dalla 1D X hanno gestito la risposta del sistema AF dei modelli EOS, sono di fatto spariti. Nella R1 troviamo il solo un Case Auto (con un solo, specifico parametro di personalizzazione Lenta/0/Rapida) e un solo Case manuale, che ripropone i precedenti parametri Sensibilità inseguim. [-2, -1, 0, +1, +2] e Inseg. accel./decel. [-2, -1, 0, +1, +2]. Il primo agisce sulla frequenza di campionamento, influenzando la tenacia con cui il sistema AF rimane ancorato al soggetto originale in presenza di ostacoli temporanei, mentre il secondo aiuta la fotocamera a discriminare tra soggetto e ostacoli stessi.
Nella maggioranza dei casi, la fotocamera si comporta perfettamente, anche in casi difficili in cui l'atleta è di profilo o di spalle, o il volto è parzialmente coperto da un casco (in alto). Questo consente di ottenere risultati "impossibili" con AF tradizionali, come intere sequenze con messa a fuoco precisa sull'occhio del soggetto, tra cui scegliere il fotogramma desiderato (qui sopra).
Sono spariti tanto il terzo storico parametro Attiv. Auto punto AF quanto il suo sostituto Cambio soggetto inseguito [0, 1, 2], che ha avuto vita effimera solo con la R3.
Oggi i parametri di rilevamento soggetto si trovano nel menu AF2 e comprendono Soggetto da rilevare [Persone, Animali, Veicoli, Nessuno], Rilevamento occhi [Auto, DX, SX, Disattiva], Registra priorità persone e Priorità azione, che permettono di gestire le omonime funzioni descritte precedentemente.
Scelto come il sistema AF si dovrà comportare, non resta che scegliere come muovere i punti (o le zone) scelte. Tre le opzioni, invariate rispetto a EOS R3: Multicontroller (cioè il joystick), Smart controller (il piccolo PAD integrato nel pulsante AF-On e Eye Control.
Queste opzioni vanno, a nostro avviso, considerate come tre livelli di uno stesso sistema di puntamento. Il joystick è assolutamente preciso (muove il puntatore di un passo alla volta, restituendo feedback tattile sottoforma di "click") ed è perfetto per gestire il punto singolo. È già piuttosto rapido, ma non quanto i successivi, e il punto è esattamente questo: gli altri metodi vanno in direzione di una ancor maggiore rapidità, sacrificando progressivamente la precisione.
Altri esempi di comportamento corretto. In alto: la fotocamera gestisce la scena in totale autonomia, facilitando enormemente il lavoro del fotografo. In basso: questo accade, regolarmente, anche in situazioni difficili: visi inclinati (si noti la messa a fuoco mantenuta sull'occhio), soggetti di profilo o di spalle.
Il PAD è molto più rapido, potenzialmente molto sensibile e (anche per questo) un poco meno preciso. La buona notizia è che sono stati qui introdotti livelli di sensibilità inferiori rispetto alla prima implementazione vista sulla 1D X III, il che ne espande la versatilità e la sovrapponibilità con il joystick.
Infine, abbiamo l'Eye Control che, diciamolo subito, non è maturato apprezzabilmente rispetto alla R3. Personalmente, non condividiamo le "stroncature" piovute da più parti su questo sistema. L'Eye AF non è per nulla preciso, e pensare di utilizzarlo per comandare un punto singolo sarebbe una follia. Su questo non ci sono dubbi.
A nostro parere va però inquadrato, per l'appunto, come terza opzione di un sistema di controllo che estremizza il concetto di rapidità a scapito della precisione. In questo caso, infatti, la selezione è effettivamente istantanea, e la precisione è sufficiente per gestire una zona AF da circa 1/3 del fotogramma nelle posizioni centro/destra/sinistra. Se utilizzato in questo modo, e contando sul riconoscimento automatico dei soggetti entro la zona attiva (senza il quale l'Eye AF non sarebbe utilizzabile), il nostro giudizio resta abbondantemente positivo.
Possiamo, a proposito di Eye AF, dare alcuni semplici consigli: mantenere l'occhio il più possibile centrato rispetto al mirino, provare la modalità mirino #2 (quella che mantiene una piccola cornice nera ai bordi), e ri-calibrare (opzione Affina) periodicamente; la fotocamera apprende infatti da calibrazioni successive, a patto che si utilizzi sempre lo stesso salvataggio.
Alcune "strane" scelte dell'iA. Qui sopra: la fotocamera cerca i volti. Questo principio, sacrosanto, in alcuni casi porta a scegliere un soggetto secondario o del tutto slegato dall'azione. In alto: in altri casi, tipicamente quando i volti sono parzialmente nascosti, la fotocamera seleziona il soggetto più vicino, anche se la postura dovrebbe suggerire altrimenti (vedi caso dell'arbitro).
Apriamo, per concludere questa lunga carrellata, un'altrettanto prolissa parentesi per dare un esempio concreto dell'incredibile livello di personalizzazione che questa fotocamera consente.
Il pulsante AF-On, è ora, in effetti, "a due stadi", nel senso che, come il pulsante di scatto, ha una posizione di mezza corsa e una di pressione completa. Ebbene, è possibile associare ai due stadi funzioni diverse, scegliendo tra 7 opzioni differenti (ovviamente personalizzabili). Noi per la cronaca, ci siamo trovati benissimo con la #5, vale a dire misurazione e attivazione AF a mezza corsa, e avvio inseguimento a pressione completa, ma avremmo potuto scegliere la funzione associata alla pressione completa tra altre 25, o disabilitare la sola funzione associata alla pressione completa…
E ancora: disturbati dalla possibilità di muovere il punto AF sfiorando inavvertitamente il PAD (noi, in effetti, rientriamo in questa categoria)?!? Nessun problema: tra le opzioni di personalizzazione, è possibile scegliere non solo di attivare o disattivare il PAD, ma anche di attivarlo solo durante la misurazione, cioè quando è in effetti in uso.
Tutto questo ci riporta alla questione complessità / curva di apprendimento citata inizialmente. Lo Smart Controller è un singolo oggetto fisico che funge da PAD (a sensibilità regolabile) per lo spostamento del punto AF, e che contemporaneamente, a seconda che la pressione sia completa o a "mezza corsa", attiva l'autofocus oppure attiva/disattiva l'inseguimento; in funzione di una voce nel menu di personalizzazione, poi, può funzionare sempre, mai, o solo ad AF/esposimetro attivo…