Le immagini prodotte dalla EOS R1 sono (comprensibilmente) molto simili a quelle prodotte della R3. Tratto distintivo di entrambe le fotocamere è produrre immagini estremamente incise. Provata (come EOS R3) con il 50mm RF f/1.2, la R1 ha infatti restituito, come già la sorellina prima di lei, immagini con leggero oversharpening già con le impostazioni di sviluppo di default di Lightroom, quando la normalità è un marcato undersharpening.
Con R3 avevamo rilevato circa 3650 LW/PH tra f/2.8 e f/4. La EOS R1 fa segnare punteggi ancora superiori: 3900 LW/PH già a f/2, con un massimo assoluto di 3945 LW/PH a f/2.8, tremendamente vicino al limite teorico. Punteggi ampiamente sopra la media per la classe 24 Mpixel, che ovviamente non sovvertono le leggi della fisica. Il reale livello di dettaglio è quello di una 24 Mpixel, con abbondanti fenomeni di aliasing nell'intorno delle 3000 LW/PH. I punteggi MTF molto alti sottolineano, per l'appunto, l'incisività delle immagini – unione di dettaglio e contrasto – che è ciò che l'occhio umano percepisce come nitidezza.
Anche la R1 conferma poi una risposta cromatica eccellente, caratterizzata (con il profilo fotocamera Standard) da saturazione pressoché perfetta ed errori puramente cromatici nell'intorno o inferiori ai 2 punti dC94. La risposta cromatica è peraltro praticamente costante fino a 25.600 ISO compresi.
100 ISO
800 ISO
1600 ISO
3200 ISO
6400 ISO
12800 ISO
25600 ISO
51200 ISO
102400 ISO
La risposta agli alti ISO è molto buona e, per essere chiari, superiore alle rivali, in cui includiamo sia le 45-50 Mpixel Sony A1 Mark I e II e Nikon Z9, sia la più recente A9 III, fotocamera da 24 Mpixel ma con sensore global shutter (penalizzato dalla circuiteria più ingombrante). Il vantaggio pratico è però inferiore a quanto le specifiche possano suggerire, e in alcune circostanze arriva a essere irrilevante. Andiamo con ordine.
In alto: EOS R1. Qui sopra: EOS R3. Sensibilità: 12800 ISO.
La EOS R1 esibisce un comportamento non solo analogo, ma in effetti leggermente superiore a quello della sorellina R3; il vantaggio, da noi stimato visivamente, è grossomodo di mezzo stop. Riguardando i sample di R3, infatti, a 12.800 si nota che la leggibilità dei dettagli fini è del tutto compromessa, mentre nel caso della R1, a pari sensibilità, le serigrafie sono ancora intelleggibili, seppur con evidente rumore di fondo.
In situazioni di necessità, riteniamo che questa fotocamera si possa spingere fino a 25.600 ISO inclusi.
Confronto diretto tra EOS R1 e Sony A1 Mark II (immagini R1 ingrandite per eguagliare la risoluzione della A1 II). In alto: 6400 ISO. Qui sopra: 12800 ISO.
Per quanto riguarda le rivali, dobbiamo ricordare, come premessa, quello che è ormai assodato e ripetiamo da tempo: i sensori di alta risoluzione scontano sì un peggior rapporto segnale rumore, ma questo peggior rapporto non penalizza tanto la leggibilità dei dettagli più fini (laddove la maggior risoluzione compensa lo svantaggio generando "grana" più fine), quanto la pulizia generale del file.
In alto: immagine intera. Qui sopra: particolare al 100%. Scatto indoor @ 2500 ISO, nessun de-noise applicato. Certamente esasperato anche dalla nitidezza dei file prodotti, il rumore base della R1 è tutt'altro che impercettibile, anche a sensibilità non estreme.
Ebbene, anche in termini di pulizia generale la differenza percepita con le rivali è inferiore a quanto la differenza di risoluzione potrebbe lasciar intendere. Come si vede negli esempi in questa pagina, infatti, il noise-floor della R1 non è bassissimo, nemmeno a sensibilità intermedie.
Confronto tra Sony A9 Mark III (a sinistra) ed EOS R1 (a destra) a parità di condizioni di scatto e sensibilità (8000 ISO). Nessun de-noise applicato. La R1 potrà anche mantenere un vantaggio misurabile, ma visivamente la differenza è impercettibile.
In termini di pura pulizia del file (grana), tra la R1 e le rivali c'è grossomodo uno stop di differenza, che si nota soprattutto nell'intorno dei 6400 ISO. Avendo la fortuna di operare con buona luce, quindi a sensibilità inferiori, le differenze sono comprensibilmente impercettibili, ma in effetti, anche superata questa soglia le differenze, pur misurabili, tendono a diventare visivamente ininfluenti. Ecco perché, nella pratica, il vantaggio dei "tradizionali" 24 Mpixel può sfumare, o quantomeno ridursi sensibilmente. Tutto dipende dal contesto in cui si opera.
100 ISO
6400 ISO
100 ISO (+6EV)
Buone notizie senza necessità di distinguo arrivano dalla malleabilità del RAW, che si è dimostrata essere sensibilmente superiore a quella della R3. Con la R3 avevamo infatti notato una soglia critica a 3 EV, oltre i quali iniziavano a comparire dominanti cromatiche. Con la EOS R1, viceversa, è possibile arrivare a 5 EV con minimo degrado qualitativo, e persino a 6 EV accettando un minimo di "grana" in più (ma sempre con un comportamento cromatico neutro e virtualmente senza rumore cromatico / falsi colori).