Non capita tutti i giorni di poter parlare di un progetto fotografico perché se ne diventa protagonisti. È invece quello che è successo quando mi ha contattato l'amico Ottavio Maledusi, per diventare uno dei soggetti del suo progetto 'Amici Miei'.
È stato un vero onore, contando che il primo soggetto della serie (dopo il primo autoritratto sperimentale che è stata una sorta di puntata zero) è stato il grande fotografo Giovanni Gastel, purtroppo vittima della pandemia e non più tra noi.
L'idea del progetto nasce 'dalla visione di un brutto film', come mi ha confessato Ottavio (che potete anche chiamare Filippo) nell'intervista che abbiamo registrato sul mio van. 'Mi sdoppio in quattro' (titolo originale Multiplicity), commedia in cui Michael Keaton interpreta il protagonista Doug Kinney e i suoi 3 cloni in una serie di vicende sempre più assurde. Dopo l'autoritratto della puntata zero, la coincidenza di essere nello studio di Gastel è stata l'avvio di una serie di multi-ritratti, che ha dato anche un DNA specifico al progetto, che in molti casi permette a tutti di 'entrare' negli studi di alcuni dei più importanti fotografi contemporanei, luoghi non certo accessibili facilmente ai più.
In ogni ritratto il protagonista di sdoppia in uno o più dei suoi cloni vivendo uno spazio che lo rappresenta: troviamo molti studi fotografici, ma anche teatri, paesaggi urbani e - nel mio caso - un camper.
La serie di ritratti diventerà un libro, attualmente in fase di crowdfunding direttamente sul sito ottaviomaledusi.it; il libro sarà stampato in 199 copie numerate e firmate.