Addio a Holga, la medio formato cinese tutta in plastica, ottica compresa

Addio a Holga, la medio formato cinese tutta in plastica, ottica compresa

di Roberto Colombo, pubblicata il

“ Il passaggio al digitale, che per altro ha visto molti filtri creativi ispirarsi proprio alle immagini delle Holga, ha rappresentato un momento di declino per la medio formato cinese, tanto da arrivare alla chiusura totale della fabbrica”


Commenti (13)

Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info
Per contattare l'autore del pezzo, così da avere una risposta rapida, si prega di utilizzare l'email personale (vedere in alto sotto il titolo). Non è detto che una domanda diretta inserita nei commenti venga verificata in tempi rapidi. In alternativa contattare la redazione a questo indirizzo email.
Commento # 11 di: azetaelle pubblicato il 04 Dicembre 2015, 08:16
Originariamente inviato da: benderchetioffender
Pollock d'altronde era un pirla... non che pollock disegnasse a caso, me nemmeno chi usa Holga punta l'obiettivo a casaccio....

dopo, che l'arte e il concetto di artistico abbiano ormai perso i confini grazie al relativismo culturale imperante, si su questo hai ragione, ma credo che Holga fosse un mezzo, e come tale puo essere usato anche per fare buone opere, o cialtronate... ovvio che il 90% ricadono nella seconda ipotesi e molto materiale si butta anche con Holga....


il concetto di base è che se fai quell'identico scatto con una D810 (giusto per fare un nome) sei uno sfigato, se lo fai con la Holga o con la Lomo sei un figo creativo
Commento # 12 di: roccia1234 pubblicato il 04 Dicembre 2015, 08:36
dopo, che l'arte e il concetto di artistico abbiano ormai perso i confini grazie al relativismo culturale imperante, si su questo hai ragione, ma credo che Holga fosse un mezzo, e come tale puo essere usato anche per fare buone opere, o cialtronate... ovvio che il 90% ricadono nella seconda ipotesi e molto materiale si butta anche con Holga....


Potenzialmente si possono fare buone opere con qualunque cosa.

Il problema di questa moda della lomografia è che di buono nel 99% dei casi c'è poco o nulla, perchè si da grandissima rilevanza ai difetti tecnici del mezzo (frame sovrapposti, infiltrazioni di luce, vignettatura pesantissima, esposizione alla cavolo, pellicole scadute ecc ecc) credendo che possano elevare uno scatto banale a "foto artistica"... e questo concetto viene sempre più portato all'estremo, cercando macchine di qualità sempre più infima e cercando di avere più "effetti strani" possibili, arrivano addirittura al cross processing, a usare pellicole scadute o volutamente danneggiate o a pellicole progettate per avere dominanti o "robe strane". D'altronde il "non pensare, scatta" è una delle regole base della lomografia.
Poi ci si trova con la foto di metà lampione che normalmente si cestina prima di subito... ma che con almeno 10 stop di vignettatura, pellicola scaduta e crossprocessata, un paio di infiltrazioni di luce e mezzo frame sovrapposto... magicamente diventa "artistica e creativa".

Questo è come credersi artisti creativi facendo la foto al proprio gatto o alla propria tazza della colazione e applicandoci un filtro di instagram scelto casualmente dall'app.
Di creatività non ce ne è nemmeno un briciolo in tutto questo, a differenza di quanto sostengono moltissimi utilizzatori di queste carrette. È semplicemente il risultato di una somma di difetti più o meno casuali del mezzo... che alla lunga (ma nemmeno tanto) diventa stucchevole, esattamente come le bollicine del trioplan.
Commento # 13 di: demon77 pubblicato il 04 Dicembre 2015, 10:12
Originariamente inviato da: benderchetioffender
Pollock d'altronde era un pirla... non che pollock disegnasse a caso, me nemmeno chi usa Holga punta l'obiettivo a casaccio....

dopo, che l'arte e il concetto di artistico abbiano ormai perso i confini grazie al relativismo culturale imperante, si su questo hai ragione, ma credo che Holga fosse un mezzo, e come tale puo essere usato anche per fare buone opere, o cialtronate... ovvio che il 90% ricadono nella seconda ipotesi e molto materiale si butta anche con Holga....


Se a Picasso da in mano i pastelli a cera del mulino bianco sfornerà un'opera d'arte.
Ma è merito di Picasso, i pastelli a cera sono solo quel che passa il convento.

Se vuoi che Picasso dia il meglio di se devi mettergli a disposizione colori seri in modo che possa esprimersi come desidera.

Mettergli in mano colori scadenti che fanno difetti casuali da lui non controllabili è un'altra cosa.
« Pagina Precedente     Pagina Successiva »