Alla ricerca di nuova ottica da ritratto? Potrebbe essere una goccia d'acqua

Alla ricerca di nuova ottica da ritratto? Potrebbe essere una goccia d'acqua

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Una goccia d'acqua: ecco l'ottica utilizzata dalla fotografa olandese Robin de Puy per il suo progetto fotografico di ritratti in bianco e nero. Controllando la curvatura della goccia con la tensione elettrica è possibile variare la messa a fuoco.”

Water Drop Lens

La prossima volta che sarete in procinto di comprare un costoso medio tele da ritratto per la vostra reflex/mirrorless sappiate che potrebbe bastarvi una semplice goccia d'acqua. Questo è infatti il particolare obiettivo utilizzato dalla fotografa olandese Robin de Puy per scattare i ritratti del suo ultimo progetto (nato in collaborazione con un'azienda che di acqua si occupa, Spa).

Ci sono volute diverse settimane per mettere a punto il processo, ma alla fine il sistema è abbastanza semplice: un piatto di vetro ricoperto di teflon, un sistema per applicare della tensione elettrica, uno specchio a 45° e una fotocamera di tipo industriale da 18 megapixel. Sul piatto in teflon viene posizionata una goccia d'acqua il cui menisco viene controllato con l'applicazione della tensione elettrica.

Essa viene utilizzata per variare la curvatura della goccia e funge da controllo per la messa a fuoco. Sotto il piatto è posizionato il sensore industriale da 18 megapixel che sforna immagini a colori, virate poi al bianco e nero (il linguaggio preferito dalla fotografa) in post produzione.

Water Drop Lens - Portraits

Il problema di un'ottica del genere è che...evapora, e ogni 15 circa va rimpiazzata con una nuova. Un nuovo concetto di ottica intercambiabile.


Commenti (8)

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Commento # 1 di: zyrquel pubblicato il 20 Giugno 2017, 13:27
sappiate che potrebbe bastarvi una semplice goccia d'acqua.

...oltre a...
un piatto di vetro ricoperto di teflon, un sistema per applicare della tensione elettrica, uno specchio a 45° e una fotocamera di tipo industriale da 18 megapixel

...semplicissimo, proprio
Commento # 2 di: andbad pubblicato il 20 Giugno 2017, 14:13
Il problema di un'ottica del genere è che...evapora, e ogni 15 circa va rimpiazzata con una nuova.


Ogni 15 circa COSA????

By(t)e
Commento # 3 di: zyrquel pubblicato il 20 Giugno 2017, 15:17
no, sono proprio 15 "circa", è la nuova unità di misura che va a soppiantare il "quanto basta" ed equivale a mezzo "un po'"
Commento # 4 di: emanuele83 pubblicato il 21 Giugno 2017, 08:32
Originariamente inviato da: andbad
Ogni 15 circa COSA????

By(t)e


Soliti articoli scritti col deretano.

In microscopia si usano da anni lenti che devono essere immerse, anzi ricoperte, da un liquido (acqua o oli speciali) con determinato indice di rifrazione per ottenere speciali proprietà ottiche che con lenti solide non si otterrebbero.

Nel prossimo articolo la nuovissima tecnica messa a punto da un artista con l'hobby dell'astrofisica e laurea presa al CEPU, con Del Piero, dove non servirà nemmeno l'acqua per concentrare o deflettere la luce: basterà la massa. Sì, quella di un buco nero.
Commento # 5 di: s-y pubblicato il 21 Giugno 2017, 08:41
meglio con la grappa
Commento # 6 di: aled1974 pubblicato il 24 Giugno 2017, 15:45
Originariamente inviato da: s-y
meglio con la grappa


stra LOL

però con la grappa l'effetto che vien fuori è lo sbokkeh

ciao ciao
Commento # 7 di: s-y pubblicato il 24 Giugno 2017, 17:21
però il giorno dopo bisogna considerare anche l'apertura fecale...
Commento # 8 di: 19andrew90 pubblicato il 24 Giugno 2017, 21:10
Con qualche goccia di alcol in più in corpo avremo sicuramente anche la doppia visione