Allagamenti in Thailandia: prima foto della fabbrica Sony

Allagamenti in Thailandia: prima foto della fabbrica Sony

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Il livello dell'acqua nelle zone colpite non accenna a diminuire: gli stabilimenti Nikon e Sony sono tuttora sotto più di due metri e mezzo d'acqua”


Commenti (33)

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Commento # 21 di: !fazz pubblicato il 25 Ottobre 2011, 12:31
[B][COLOR="Red"]la smettete con flame e politica varia o vi devo far smettere io con la forza? [/COLOR][/B]
Commento # 22 di: Asterion pubblicato il 25 Ottobre 2011, 12:57
Sono stato in Thailandia in viaggio di nozze e l'ho trovato un paese affascinante, anche perché completamente diverso da qualunque altro nel nostro continente.

Vorrei smentire qualche diceria sulla Thailandia: non c'è dittatura ma un governo democraticamente eletto, anche se contestato molto duramente. C'è anche un re, amatissimo dal popolo, anche se ha cariche quasi solo rappresentative, come la regina in Inghilterra.

La popolazione è prevalentemente buddista e in genere piuttosto pacifica.

Una cosa mi ha colpito molto: a Bangkok esistono grattacieli e centri commerciali costruiti nel lusso più sfrenato e a nemmeno 100 metri si trovano le baracche costruite nel fango. O ancora: hotel e aerei meravigliosi con una popolazione quasi interamente di contadini e operai che vivono in piccole case o capanne di legno .

Il rumore dei monsoni, quando soffiano per le vie di Bangkok, sono davvero paurosi. Posso a stento immaginare quanto siano violente le piogge.

Detto questo, ho visto villaggi con acqua alta metri. Probabilmente tutti gli averi di quella povera gente sono andati distrutti, oltre ai morti che si conteranno e ai posti di lavoro persi a causa dell'alluvione.
Commento # 23 di: MiKeLezZ pubblicato il 25 Ottobre 2011, 14:29
In un articolo che parla della Thailandia mi piacerebbe parlare della stessa, così come mi piacerebbe poter parlare dell'economia del paese e dei motivi delle scelte commerciali dei gruppi internazionali, ambito di cui hwupgrade tratta e che non è interamente politico.
Non sapendo però la liceità di tale cosa visto il richiamo del moderatore, penso mi limiterò a dire che l'utente di cui sopra ha visto solo la punta dell'iceberg della Thailandia (la parte più luccicante e colorata), mentre manca tutto il resto, è un paese che ha un re, ha dei parlamentari che sono comandati dal re stesso e che tengono in mano economicamente il paese e ha una fiscalità tutta particolare, e non per ultimo ha il vietnam a due passi e un'economia fortemente agricola (e i braccianti vedono un salto di qualità poter venir schiavizzati nelle vicine fabbrichè/città. Certo, non mancano gli immensi grattacieli, i vicoli illuminati dai mille neon dei negozi, e un certo benessere nelle grosse città, ma...
Infine, da un punto di vista climatico, ritengo un enorme sbaglio confondere dei paesi tropicali dominati dalla stagione dei monsoni, affacciati sull'oceano e alla mercè delle loro continue tempeste e cicloni, con il mite clima mediterraneo nel cui i cicloni sono decennali e i cui eventuali (ridicoli) allagamenti sono semplicemente causati da una incapacità nella costruzione civile e nella gestione dei rivoli di acqua che naturalmente si formano con la pioggia.
Commento # 24 di: Asterion pubblicato il 25 Ottobre 2011, 14:37
Non pretendo di essere un esperto della Thailandia, ci ho passato solo 16 giorni. Come tutti, ho solo dato il mio modesto contributo alla discussione.

Edit: Aggiungo, in generale, che portare avanti una conversazione pacifica e pacata è diventata un'impresa
Commento # 25 di: Flight666 pubblicato il 25 Ottobre 2011, 14:57
Su su non serve arrabbiarsi tanto per le opinioni degli altri ognuno le tenga per se che così stiam tutti meglio (specialmete in certi casi ><
Commento # 26 di: Lybra85 pubblicato il 25 Ottobre 2011, 15:40
Originariamente inviato da: alexdal

Grazie a quegli stabilimenti tanta gente lavora in quei paesi. Guadagna e ha un tenore di vita maggiore di altri. Si formano nuove leve piu' professionali.

LOL 80$ al mese é un tenore di vita elevato? Proprio un posto come la Thailandia farebbe molti più soldi col turismo piuttosto che attrarre i costruttori giapponesi, peccato che questo splendido paese a parte pochi distretti turistici é ancora tutt'altro che mansueto e al sicuro, sopratutto politicamente (visitarlo per turismo è diverso che viverci).
Tra l'altro il manufacturing hi-tech porta ben poca professionalità visto che gli ingegneri sono spesso giapponesi "in trasferta" e molte operazioni sono fatte in automatico dalle macchine.

Se aziende come Nikon,Honda,Canon,Sony sono disposti a correre i rischi sopratutto di instabilità politica è perché sono certi di spendere poco in energia, manodopera e di avere la briglia molto larga per quanto riguarda tutta la burocrazia per costruire (già perchè certi SCEMPI al paesaggio in Italia o in Giappone non puoi farli, in CIna ad es. non ti dice niente nessuno se sversi nel fiume giallo qualche solvente ultra tossico)

Originariamente inviato da: alexdal
Vedi Giappone dopo la guerra faceva radioline e piccola tecnologia e poi sono diventati grandi. E facevano fare le cose in Korea. Poi la Korea da fabbricatore e' diventato un paese di progettazione e innovazione, quindi facevano fare le cose in Taiwan, Adesso in Taiwan pensano e fanno fare le cose in altri paesi. Anche in Cina molte cose le stanno facendo fare in altri paesi asiatici.

A dire il vero la tecnologia e l'industria Giapponese esiste già dalla fine 1800, poichè quando l'Imperatore liquidò i Samurai (con la restaurazione Meiji) con terre e soldi costoro crearono la prima classe dirigente del paese e le prime industrie.
Che poi il Giappone uscì distrutto dalla II° Guerra Mondiale e la nostra cultura imbecille ha bollato per anni come "schifo" la loro roba è un altro paio di maniche.La differenza è che paesi come il Giappone,la Korea e in parte anche Taiwan hanno aziende storiche da prima della Guerra o anche dopo la Guerra, oggi delocalizzano è vero ma sono parte di quei paesi da parecchio tempo.Thailandia,Cina,Birmania,Vietnam per varie ragioni storiche non hanno un'industria nazionale e non l'avranno ancora per molto (non basta saper scopiazzare) quindi al massimo che possono fare è attrarre investimenti con bassi costi,bassa burocrazia, nessuna tutela ambientale...solita roba

Che poi anche il GIappone oggi non se la passa poi benissimo, in tanti sono incazzati per la delocalizzazione nelel FIlippine o in Thailandia, segno che non è poi tutta sta gran figata chiudere lì per andare altrove (e lo stesso vale per noi)

Originariamente inviato da: alexdal
Intanto le fabbrica in paesi terzi sono sempre migliori e piu' efficienti. quando tra qualche decennio la popolazione si stabilizzera' e anche i paesi detti del secondo o terzo mondo saliranno di grado. alla fine nessuno fara' fare le cose a terzi. Tutti faranno in casa in stabilimenti piu' efficenti, semmai senza operai. Visto che e' quello che ti da fastidio che degli operai lavorano.

Gli stabilimenti sono efficenti perchè sono nuovi.A Honda costa magari di meno costruire da zero in Vietnam (cosa che sta facendo) piuttosto che ingrandire o rifare del tutto un impianto in Giappone, magari schiacciata fra il poco spazio disponibile e i costi molto alti.

Comunque dubito che certi paesi emergeranno mai. semplicemente quando non saranno più convenienti (e già oggi la Cina non è più così conveniente in alcuni settori) si andrà laddove costerà meno: prima era l'asia domani sarà l'Africa.
Commento # 27 di: MARROELLO pubblicato il 25 Ottobre 2011, 18:09
Lasciamo perdere va.
Commento # 28 di: St1ll_4liv3 pubblicato il 25 Ottobre 2011, 18:28
Originariamente inviato da: rinco73
La thailandia non e' assolutamente un paese con schiavitu legalizzata, e non e' assolutamente terzo mondo!
Allora che dire dell' Italia con il caporalato al sud?
Paese schiavista?
Per piacere se non sapete di cosa parlate lasciate perdere...
A roma e' bastata una pioggia torrenziale per mandare in tilt la citta'; un forte acquazzone per mandare in tilt una capitale europea!!!
Leggiti qualche dato della thailandia e capirai qualcosa...
In thailandia producono WD,Sony,Nikon,Intel, Toyota, honda e mille altre imprese di primo piano.... le infrastrutture e la logistica sono percio all' altezza.....
Certe affermazioni lasciano veramente il tempo che trovano...


Quoto.

Domani a Roma ci sarà un nuovo temporale, e via di nuovo tutto allagato!


Cmq, speriamo risolvano presto questo problema, che fa male a loro, e a noi consumatori.


Piccolo OT

Questa era Roma il 20 ottobre

http://www.youtube.com/watch?v=nWs2...feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=uCJy...feature=related

per la cronaca, il famoso negozio Tiburcc è proprio lì dietro, e stanno in uno scantinato. Chissà la situazione che si è creata...
Commento # 29 di: teod pubblicato il 25 Ottobre 2011, 18:33
Originariamente inviato da: redeagle
io ho fatto notare che anche nella capitale della SVILUPPATISSIMA ITALIA pochi giorni fa abbiamo camminato per strada immersi in acqua fino al torace, siamo stati senza energia elettrica fino a sera inoltrata e c'è qualcuno (zona Tiburtina) che è ancora senza telefono.


Non vorrei dire una cosa... ma forza della natura e sviluppo non sono cose che vanno di pari passo.... se arriva un'alluvione imprevista puoi essere preparato quanto vuoi, ma se le infrastrutture non sono progettate per resistergli e sono imbrigliate in un ammasso di costruzioni la cui base risale a 2000 anni fa e non la puoi demolire, è ovvio che ci siano conseguenze... 1 morto il bilancio... in un paese sottosviluppato (senza monitoraggio satellitare, senza monitoraggio delle acque fluviali, senza pulizia dei canali, senza protezione civile, senza pompieri con idrovore e mezzi anfibi) hai idea di quali sarebbero state realmente le conseguenze???
Adesso, va bene lamentarsi che ci sono danni se cade un mare d'acqua dal cielo in un'ora, va bene che ci sono stati danni, va bene che alcune cose potevano essere previste e ridotte (pulizia canali di scolo, pompe più efficienti in metropolitana)... ma se arriva l'acqua, o un evento naturale eccezionale, e si limitano i danni pur essendo in un territorio a rischio (ricordo che per Roma passa un bel fiume), allora tutto si può dire tranne che non ci sia stato "sviluppo".
In un paese del vero terzo mondo non sapresti neanche che c'è stata un'alluvione e che sono morte decine di persone....
Ciao
Commento # 30 di: dellsardegna pubblicato il 26 Ottobre 2011, 00:24
Vivo in Thailandia dal 2005
e posso dire che molti commenti che ho letto fanno veramente ridere, commente senza senso e senza informazioni di base

Il re della thailandia non ha nessun potere politico, e' una persona molto amata per il bene che ha fatto per il suo popolo duranti gli anni di sviluppo


In Thailandia vi cito alcune cose che funzionano meglio rispetto all'italia

L'Aereporto di Bangkok e' uno dei migliori aereoporti del mondo, tutto ordinato e tutto funzionante al massimo, essendo un paese che riceve molti turisti che ha anche superto la cara vecchia italia.. e si qui i turisti vengono trattati con il sorriso.. mica come in italia che si cerca di fregarli in tutti i modi

Gli ospedali sono privati e funzionano come in america cioe si fa l assicurazione privata circa 200 euro all anno ma rispetto a quelli italiani qui c e' piu pulizia, voglia di lavorare e professionalita

Le poste funzionano come delle vere poste... mica come dai noi che ormai vendono lavatrici, cellulari , computer.... ma come si puo.. ed il servizio postale sempre piu scadende, con personale assunto solo per 3 mesi e corrieri che rubano i pacchi

Le strade sono sempre ordinate, larghe anche 3/4 corsie, e non presentano buche nell asfalto come in molti comuni in italia

non sto qui a parlare di altro, visitate la Thailandia e cercato su google e wikipedia prima di scrivere cavolate

a chi diceva che la moneta della thailandia non vale niente rispetto all euro
1 euro = 40 baht ma lo sapete che 40 baht non ci compri niente ??
ti viene 1 bottiglia di birra al supermarket !!

parlavate anche di fabbriche ?? ah si quelle fabbriche che assumono personale dalla Birmania, Combodia, Laos ecc ???
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