Sony Corporation ha annunciato lo sviluppo di un sensore CMOS back-illuminated da 5 megapixel, con dimensione dei pixel di 1,75µm, in grado di raggiungere una sensibilità doppia rispetto ai sensori CMOS tradizionali di tipo front-illuminated. Si tratta di un approccio già seguito da Omnivision, che poche settimane fa ha annunciato il proprio sensore realizzato con questo tipo di tecnologia
Il nuovo sensore CMOS sviluppato da Sony è caratterizzato da un rapporto segnale rumore di +8dB (+6dB sensibilità, -2dB rumore) Sony adotterà questa tecnologia nelle videcoamere e nelle macchine fotografiche digitali consumer per poter fornire una maggiore qualità di immagine.
Nel corso degli anni lo sviluppo dei sensori per macchine fotografiche digitali e videocamere ha dovuto tenere conto di alcune importanti esigenze: la richiesta di elevate risoluzioni per un sempre maggiore dettaglio di immagine e la miniaturizzazione per permettere un'elevata portabilità dei dispositivi commerciali. Esigenze che, ovviamente, non devono scendere a compromessi con la qualità complessiva dell'immagine. A ciò si è poi aggiunta una sempre più pressante necessità di poter disporre di strumenti in grado di eseguire scatti o riprese anche in condizioni di scarsa illuminazione dei soggetti, così come il bisogno di poter realizzare scatti con tempi di esposizione piuttosto rapidi. Per poter raggiungere tutti questi obiettivi, è divenuto necessario sviluppare sensori di immagine con dimensioni dei pixel sempre più ridotte e che insieme offrissero un miglior rapporto segnale/rumore.
Nell'immagine vediamo le differenze tra una struttura front-illuminated e la nuova back-illuminated: se nel primo caso lo strato di transistor e connettori metallici ostacola parzialmente la raccolta dei fotoni, ciò non avvene nel secondo caso dove la struttura è di fatto "ribaltata" e lo strato fotosensibile si trova più direttamente esposto alla luce.
Le strutture back-illuminated, tuttavia, hanno sempre sofferto di alcuni problemi particolarmente critici per l'ambito fotografico: rumore, dark current, pixel difettosi e aberrazioni cromatiche, che portano ad una degradazione complessiva della qualità di immagine e deteriorano il rapporto segnale/rumore. Per ovviare a questi problemi, Sony ha sviluppato un nuovo fotodiodo e una microlente on-chip ottimizzata per questo tipo di strutture che hanno permesso di raggiungere una sensibilità di +6dB e un rumore di -2dB.
Sony si è detta pronta per poter avviare la produzione in volumi di questo nuovo sensore CMOS che verosimilmente arriverà presto ad equipaggiare macchine fotografiche e videocamere e molto probabilmente anche telefoni cellulari.