I sistemi di stabilizzazione delle immagini, siano essi basati sullo spostamento del sensore o di una lente all'interno dell'obiettivo, hanno sempre attirato la creatività degli ingegneri per usi diversi da quello primario. Un caso interessante è quello di Pentax, che in abbinamento a un accessorio GPS permette di sfruttare il movimento del sensore per inseguire le stelle durante le sessioni di astrofotografia.
Apple pare invece avere in mente qualcosa di diverso, sfruttando il movimento del sensore per creare immagini ad alta risoluzione. È un approccio Hasselblad utilizza su alcune delle sue medio formato per muovere il sensore sotto il filtro Bayer e con tre esposizioni campionare in ogni singolo pixel le tre componenti colore.
Dal brevetto non è chiaro quale sia lo scopo finale della tecnologia, visto che spesso per le foto scattate da uno smartphone 8 megapixel bastano e avanzano. Visto che le immagini vengono riprese con un'angolazione leggermente diversa uno dei risultati finali potrebbe essere mimare la tecnologia di Lytro per la messa a fuoco dopo lo scatto, in modo più semplice rispetto a quanto offerto dalla recente funzionalità Lens Blur introdotta da Google nella sua app della fotocamera.
Oppure Apple ha intenzione di trovare il modo per sfidare Nokia e il suo Lumia 1020 da 41 megapixel senza dover per forza integrare un voluminoso modulo fotocamera con sensore di grandi dimensioni. C'è un'altra particolarità interessante del brevetto: al momento iPhone non utilizza sistemi di stabilizzazione meccanici, che questo sia invece un'indizio su un possibile cambio di rotta da parte della casa di Cupertino?