Torna il Photofestival nella sua cornice di fine estate, quest'anno presentandosi da maggiorenne, visto che all'apertura - domani 15 settembre 2023 - la manifestazione compirà il 18esimo anno.
Questa diciottesima edizione di Photofestival si presenta con il sottotitolo “Aprirsi al mondo. La fotografia come impegno civile”, un invito a riflettere sul fatto che l'atto di fotografare, quello praticato con attenzione e rigore, non è solo legittima espressione della personale creatività. È soprattutto il modo con cui osserviamo la realtà, ne cogliamo la bellezza e le contraddizioni, la interpretiamo secondo i nostri valori.
Dal 15 settembre al 31 ottobre 2023 la più importante rassegna milanese di fotografia proverà a confermare la propria capacità di mettere in comunicazione operatori, fotografi e appassionati del mondo della fotografia. Le premesse sono ottime, anche grazie a diverse sinergie che AIF - Associazione Italiana Foto & Digital Imaging e Impresa e Cultura Confcommercio Milano sono riuscite a mettere in campo.
Si conferma la strategia messa in campo negli ultimi anni, che vede il festival allargare i propri confini oltre quelli della città metropolitana di Milano, portando alcune delle 142 mostre in più di 100 spazi espositivi, spaziando anche su Bergamo, Lecco, Monza e Brianza.
Uno dei punti di forza di Photofestival è quello di unire i grandi nomi della fotografia a i volti emergenti di questo settore, quelli che il direttore artistico del festival - Roberto Mutti - chiama 'La nuova Fotografia'.
Photofestival 2023 un ricco programma dal 15 settembre al 31 ottobre 2023
Il programma della XVIIII edizione rimarca quindi ancora una caratteristica fondamentale di Photofestival, quella di mescolare i generi, gli stili e gli autori, alternando i grandi nomi della fotografia - tra i quali quest’anno figurano Maria Vittoria Backhaus, Fabio Borquez, Romano Cagnoni, Virgilio Carnisio, Enrico Cattaneo, Mario De Biasi, Robert Doisneau, Piero Gemelli, Luigi Ghirri, Sebastião Salgado - ai giovani e agli esordienti alla loro prima esperienza espositiva.
Altra caratteristica fondante di Photofestival è quella di cercare contaminazioni, in particolare con il tessuto produttivo lombardo. È ormai storica (essendo giunta all nono anno) la collaborazione con Cimbali, celeberrima azienda produttrice di macchine per il caffé, la cui sede è alle porte di Milano, a cui si aggiunge quest'anno quella con Iron Fox Garage, officina specializzata nel restauro di automobili d’epoca, da cui è nata la mostra “Le forme della passione” che indaga sulla bellezza delle vetture del passato che, se conservate e con cura e mestiere, possono mostrare il fascino che ancora le caratterizza.
L’interpretazione di queste eleganti “signore” a quattro ruote è stata affidata a due autori che si esprimono in modo diverso guidati dalla stessa passione: Romana Zambon considera le automobili come elementi artistici che decontestualizza per indagare con sapienza sulle loro forme, esaltandone la matericità. Edoardo Baj Macario le riprende in pose classiche dove si alternano visioni d’assieme e indagini sui particolari. La mostra sarà visitabile dal 15 al 25 settembre, con inaugurazione 16 settembre ore 18, a Palazzo Castiglioni - Veranda Liberty, Corso Venezia 47, Milano.
Tra gli eventi da non perdere troviamo sicuramente la mostra su Piero Gemelli dal titolo “Storie Immaginate” a cura di Maria Vittoria Baravelli: una selezione di fotografie tra immagini d’archivio e scatti recenti di uno dei fotografi italiani più importanti a livello internazionale. I temi indagati dal suo obiettivo spaziano dall’incanto per il corpo femminile, frutto della lunghissima esperienza nella moda, alle celebri still life, spesso vera e propria fucina creativa in cui la libertà della composizione prende il sopravvento in un gioco di continui rimandi al linguaggio surrealista e alla più moderne suggestioni pop. Dal 14 settembre al 1 ottobre, inaugurazione 14 settembre ore 18.
Troviamo poi prima personale in Italia dell’autore argentino Fabio Borquez. “Una vita da fotografo” promossa da Events by Casco presenta opere che intrigano non solo per il rigore compositivo e la qualità delle stampe ma soprattutto perché sono attraversate da una vitalità che ammalia. Da ritrattista sa stabilire con i suoi soggetti una fortissima empatia ma è osservando l’audacia delle sue architetture, la spettacolarità dei suoi paesaggi, l’intensità dei suoi reportage, la creatività delle sue immagini di moda e di nudo che si comprende la ragione del suo successo internazionale. Dal 20 settembre al 8 ottobre, inaugurazione 22 settembre ore 18, Centro Culturale di Milano.
“Luigi Ghirri - Nostalgia del futuro. L’immagine necessaria” a cura di Giovanni Chiaramonte, da un’idea di Camillo Fornasieri, in collaborazione con CSAC Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, è invece una rassegna composta da 90 opere original e vintage print, oltre a polaroid di grandi dimensioni esposte a Milano per la prima volta. La mostra ripercorre la ricerca di Luigi Ghirri - considerato il più grande fotografo del secondo Novecento italiano e uno dei più influenti del Novecento - di fronte al frammentarsi dell’immagine nella potente comunicazione di massa, la ricerca dell’”immagine necessaria”, atto consapevole del presente che deve rispondere del passato e osare costruire il futuro. Dal 26 ottobre al 9 dicembre, Centro Culturale di Milano.
Accanto alle personali, troviamo anche diverse mostre collettive in cui gli autori sono messi a confronto in un dialogo tra loro e il pubblico.
Merita una citazione particolare la mostra “Il Diaframma 1967-1996: una storia italiana” a cura di Fondazione 3M, che rende omaggio all’attività di Lanfranco Colombo, fondatore della prima galleria europea totalmente dedicata alla fotografia. Nei suoi trent’anni di storia, il Diaframma è stato un riferimento importante per la crescita della cultura fotografica italiana e qui hanno esposto in un panorama che accosta generi e stili diversi, autori già famosi come Berengo Gardin e Davide Mosconi e altri allora emergenti come Gabriele Basilico, in una voluta eterogeneità che ha permesso a un vasto pubblico di avvicinarsi alla fotografia. Dal 14 ottobre al 5 novembre, inaugurazione 14 ottobre ore 18, Sala Espositiva Binario 7, Monza.
La mostra “Il Diaframma” è stata scelta, poi, per un esperimento per affiancare alla classica esposizione in grande formato in un luogo preciso una mostra 'diffusa' proposta in formato cartolina presso alcuni negozi del centro storico di Monza. In questo modo Photofestival vuole portare la fotografia al di fuori dei suoi spazi usuali e provare a incontrare le persone nella loro vita quotidiana, suscitando magari la curiosità di andare poi a vedere la mostra nella sua interezza. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con photoSHOWall e con Confcommercio - Associazione Territoriale di Monza, consentirà a un ampio pubblico di godere delle immagini dei più grandi autori della storia contemporanea.
Si avvale della collaborazione con l’Istituto Italiano di Fotografia la mostra “L’algoritmo della fantasia. Quando un bar è sotto il mare” curata da Roberto Mutti, che ha visto i giovani diplomandi del Corso Superiore professionale dell’Istituto misurarsi con un immaginifico testo letterario di Stefano Benni, Il bar sotto il mare, con il compito di interpretarlo in tutta libertà espressiva. Costituito da una raccolta di racconti immersi in un’atmosfera surreale, ben si prestava a offrire ai giovani fotografi la possibilità di esprimersi facendo emergere la propria creatività. Ne è risultato un panorama variegato e particolarmente vivace: c’è chi ha preferito la sintesi di una sola immagine e chi ha scelto una serie, chi ha fatto emergere uno stile vicino al mondo della moda e chi a quello del reportage o al ritratto. Dal 10 al 30 ottobre, inaugurazione 10 ottobre ore 18, Academy FrancoAngeli Bicocca, Milano.
Sono invece quattro fotografe a confrontarsi nella collettiva “Oltre l’immagine. L’autoritratto al femminile come indagine sull’identità” a cura di Roberto Mutti. Le autrici - Marta Baffi, Florence di Benedetto, Francesca Meloni e Giancarla Pancera - lavorano sull’autoritratto con stili frutto di differenti scelte culturali ed estetiche. Quanto però le accomuna è una ricerca di sé che va oltre la classica immagine che è sì capace di cogliere l’apparenza ma non lo spessore di una personalità. Le loro opere sono vere indagini che di volta in volta usano lo sguardo diretto di chi inscrive il proprio corpo in una dimensione onirica di matrice filosofica, quello insolito di chi ha scelto l’ironia per dialogare con una realtà paradossale, quello misterioso di chi nelle fotografie si nasconde nei particolari o nelle ombre, quello di chi, all’opposto, nel paesaggio si immerge in una totalità dalla forte connotazione evocativa. Dal 3 al 17 ottobre, inaugurazione 3 ottobre ore 18, Auditorium Stefano Cerri, Milano.
La permeabilità tra la fotografia e il tessuto artigianale lombardo è testimoniata anche dalla mostra “La Storia continua. Generazioni a confronto nelle imprese storiche”, promossa dal Club Imprese Storiche di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza. Questa mostra racconta, con le fotografie di Angelo Anzalone e Raoul Iacometti, le storie di successo e il patrimonio unico del tessuto economico del territorio e di tutto il Paese, attraverso i ritratti fotografici che vedono affiancati negli ambienti in cui lavorano gli imprenditori con decenni di esperienza e i loro eredi. Dal 17 al 31 ottobre, Palazzo Castiglioni - Veranda Liberty, Corso Venezia 47, Milano.
Non solo mostre, ma anche eventi che ruotano attorno al tema della fotografia. Tra questi, l’importante convegno “La fotografia nell’era dell’Intelligenza Artificiale” organizzato in collaborazione con MEET Digital Culture Center e con Nikon. L’IA è diventato argomento di dibattito che coinvolge non solo gli addetti ai lavori ma un po’ tutti. Molto c’è da dire, da analizzare, da discutere perché, prima ancora di schierarsi con gli entusiasti del "Nuovo a tutti i costi" o con i catastrofisti del "Dove andremo a finire" forse è meglio porsi delle domande. Esperti di cultura digitale, giornalisti, fotografi e divulgatori di contenuti artistici dialogheranno, per cercare tutti insieme delle risposte. 24 ottobre ore 18, MEET Digital Culture Center, Milano. Per partecipare registrarsi a https://bit.ly/46PLzFi
Quando pensiamo alle fotografie la mente corre subito alle mostre, ma uno dei mezzi con cui le fruiamo più di frequente sono i libri e uno degli appuntamenti più rilevanti di Photofestival è il Premio “Le immagini rilegate” dedicato al miglior libro fotografico dell’anno. Giunto alla quarta edizione, il Premio ha consolidato il suo ruolo riuscendo a rappresentare le iniziative più significative nel campo editoriale specializzato della fotografia. La possibilità di premiare e segnalare sia la produzione classica con i libri d’artista sia i libri autoprodotti fa sì che il panorama sia rappresentato in modo esaustivo. I libri selezionati dalla giuria – composta da Andrea Kerbaker, Monica Fumagalli Iliprandi e Nino Romeo – saranno esposti nella mostra “Le immagini rilegate” in programma alla Kasa dei Libri dal 19 settembre al 3 ottobre e i due vincitori saranno premiati nel corso dell’inaugurazione il 21 settembre alle ore 18.30.
L’apertura di Photofestival è stata anche occasione per la consegna dei due Premi annuali istituiti da AIF: quello alla Carriera, un riconoscimento a personaggi che hanno dato un importante contributo alla valorizzazione della fotografia, e quello alla Nuova Fotografia assegnato a un esponente delle energie emergenti della fotografia italiana.
Il Premio AIF 2023 alla Carriera è attribuito a Piero Gemelli, per la sua elegante e impeccabile ricerca di una bellezza intesa come punto di equilibrio fra imperfezioni che lo ha portato a sviluppare uno stile rigoroso grazie a cui individua in ogni persona e ogni oggetto fotografato quel mondo a sé che lo rende unico.
Il Premio AIF 2023 Nuova Fotografia è conferito a Francesca Todde, per la coerenza con cui lavora con lo stesso linguaggio fortemente contemporaneo sia come fotografa interessata ai temi delle relazioni fra l’uomo e l’ambiente visti in un’ottica non antropocentrica, sia come editrice attenta alle proposte sperimentali.
L’identità visiva della diciottesima edizione porta la firma di Maurizio Galimberti, una delle figure più famose della fotografia italiana a livello internazionale, con l’opera unica “Duomo Gotico Pungente”, 2009, composta da 400 polaroid montate a mosaico cm 163x193.
Il programma completo di Photofestival 18th con il calendario delle mostre e degli eventi dal 15 settembre al 31 ottobre 2023 è disponibile online sul sito milanophotofestival.it