"Dobbiamo far capire agli utenti che è la grandezza del sensore che permette di avere una qualità superiore nelle fotografie, piuttosto che il numero di megapixel di una fotocamera", sono le parole di Sandor Barna, Vice President and General Manager di Aptina, produttore di sensori fotografici, facendo intuire che i sensori di prossima produzione saranno caratterizzati da dimensioni più generose, sia per quanto riguarda le compatte che gli smartphone, seguendo il trend degli ultimi mesi di Nokia ed HTC.
Barna spiega che capire gli effetti che produce un sensore più grande è importante per i clienti: "L'analogia fra pellicola e formato ottico è sorprendente. In passato tutti erano concentrati sulla dimensione della pellicola, caratteristica che da sempre ha rappresentato un compromesso in base alle specifiche esigenze del consumatore. Oggi, nell'era del digitale, le dimensioni del sensore sono analoghe a quelle della pellicola: se applicassimo la logica del passato alle fotocamere digitali, sulle scatole vedremmo scritta la grandezza del sensore e non il numero di megapixel."
I benefici della qualità dell'immagine garantiti da sensori di dimensioni più ampie assicurerebbero il futuro del mercato delle compatte, che vedono negli smartphone gli antagonisti più pericolosi. La diffusione di questi ultimi e la possibilità che danno all'utente di caricare in maniera semplice le foto all'interno di social network e servizi internet, sono tutti elementi che concorrono alla possibile sparizione del mercato delle compatte.
Ma il mercato delle compatte ha ancora alcuni assi nella manica da giocare e basta puntare sui punti deboli degli smartphone per dare ancora un senso alle fotocamere economiche: "I produttori di fotocamere devono considerare quelli che rappresentano i compromessi negli smartphone. In primo luogo lo zoom ottico: ai produttori di smartphone non piace l'idea di introdurre un elemento così voluminoso all'interno dei telefoni e probabilmente piacerebbe ancora meno ai rispettivi consumatori", ha dichiarato Barna durante l'intervista. "Inoltre negli smartphone ci sono evidenti limiti per l'elaborazione delle foto scattate, dal momento che il numero di cicli del processore da dedicare al processo è limitato."
Per i produttori la sfida è quella di riuscire ad inserire i nuovi elementi mantenendo la facilità d'uso tipica dello scatto su smartphone. La gente, secondo Barna, vuole soprattutto dispositivi piccoli con una modalità automatica funzionale, oltre alla possibilità di inviare facilmente le fotografie scattate al computer e pubblicarle all'interno dei social media preferiti.
L'esigenza di avere compatte in grado di scattare foto di buona qualità non si traduce logicamente con un progressivo abbandono del mercato delle reflex. Aptina ha notato un incredibile richiesta da parte dei consumatori per quanto riguarda il mercato delle full-frame, ma "c'è molta differenza fra uno smartphone e una reflex", ha sostenuto Barna. "Penso che un sensore da 1" rappresenti una via di mezzo che difficilmente gli smartphone possano raggiungere."
Barna sostiene che le prime compatte con sensore da 1" potrebbero essere annunciate durante i primi periodi del prossimo anno. Ha parlato anche riguardo al comparto audio-visivo, sostenendo che la risoluzione 4K non sia ancora da considerare dal momento che manca nelle case l'infrastruttura che possa rendere utile la nuova tecnologia. Secondo Barna, il FullHD è al momento la scelta migliore su cui puntare.