Aquilone + fotocamera = fotografia aerea low cost
di Michele Tarantini, pubblicata il 07 Maggio 2013, alle 08:01
Tecnica utilizzata già verso fine '800, la fotografia aerea con l'aquilone è una tecnica in grado di produrre risultati straordinari
Commenti (16)
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Commento # 11
di: ronthalas
pubblicato il 07 Maggio 2013, 13:06
vabbè... a sto punto non conviene il lancio della fotocamera con autoscatto, e agganciarla a un trabucco medievale?
poi... c'è da vedere dove casca!
poi... c'è da vedere dove casca!
Commento # 12
di: rockroll
pubblicato il 08 Maggio 2013, 01:32
Originariamente inviato da: *tony*
Quello è già fatto e se lo fanno pagare profumatamente.
Io non ho difficoltà a costruirmi il sistema di ripresa,le ho nella costruzione del pallone per portare su l'attrezzatura.
In ogni caso questo aquilone può costare anche 200€ che io ci attaccherei solo una webcam giusto per divertirmi.
Un'aquilone non è facile da pilotare e il rischio di buttare tutto è troppo elevato secondo me.
Io non ho difficoltà a costruirmi il sistema di ripresa,le ho nella costruzione del pallone per portare su l'attrezzatura.
In ogni caso questo aquilone può costare anche 200€ che io ci attaccherei solo una webcam giusto per divertirmi.
Un'aquilone non è facile da pilotare e il rischio di buttare tutto è troppo elevato secondo me.
Escludendo droni volanti e .... addirittura aquiloni, il sostentamento aerostatico mi pare il sistema migliore.
Non sto a fare i calcoli, ma un involucro sferico di sottilissima pellicola plastica di circa un metro di diametro riempito di elio (l'idrogeno è infiammabile), dovrebbe darti una spinta ascensionale di almeno 10 Kg.
La stabilità risulta buona se lo vincoliamo al terreno con tre fili di nylon tipo quelli per pescare, ancorati al terreno come vertici della base di un tetraedro pressochè equilatero il cui quarto vertice, quello superiore, è il pallone in questione... Tutto chiaro? cosa vuoi che costi?
Ai tre cavi, in prossimità del pallone, va ancorata una piattaforma in sottilissima balsa sulla quale montare il tuo sistema ottico telecomandato su soli due assi, in grado sia di riprendere che di trasmettere le inquadrature.
Se ci pensi, anche l'angolazione di detta basa risulta stabile, non soggetta a rotazioni (i cavetti restano tesi, non ruotano e non si attorcigliano) .
E' chiaro che dovrai far salire o scendere il pallone/piattaforma aiutato da due compari, per poter rilasciare o tirar giù in contemporanea decine e decine di metri di filo... e non so se la cosa sarà agevole se il terreno incluso nel triangolo di base è accidentato o addirittura è un'area cittadina in piena attività...
Io l'idea te l'ho data, non è brevettata, mo' non te la far fregare...
Buon lavoro.
PS; Se hai spinta ascensionale sufficiente, si può pensare di collegarsi con cavo elettrico (che ha il suo peso) anzichè via radio, in tal caso le batterie resterebbero a terra; ed ancora, poichè il cavo conterrebe connessioni di alimentazione, di comando e di segnali inp/out, si può pensare si sostituire i fili di nylon con sottili e flessibili file elettrici (isolati solo se necessario).
Commento # 13
di: TecnologY
pubblicato il 08 Maggio 2013, 02:00
Ma se prendo una camera economica e la lancio per aria con l'autoscatto dopo 3 seconsi no ho lo stesso risultato?
Altrimenti catturo un fagiano e gli scoccetto uno smartphone, poi con airdroid posso fare foto e video a distanza
Altrimenti catturo un fagiano e gli scoccetto uno smartphone, poi con airdroid posso fare foto e video a distanza
Commento # 14
di: *tony*
pubblicato il 08 Maggio 2013, 09:19
Originariamente inviato da: rockroll
Escludendo droni volanti e .... addirittura aquiloni, il sostentamento aerostatico mi pare il sistema migliore.
Non sto a fare i calcoli, ma un involucro sferico di sottilissima pellicola plastica di circa un metro di diametro riempito di elio (l'idrogeno è infiammabile), dovrebbe darti una spinta ascensionale di almeno 10 Kg.
La stabilità risulta buona se lo vincoliamo al terreno con tre fili di nylon tipo quelli per pescare, ancorati al terreno come vertici della base di un tetraedro pressochè equilatero il cui quarto vertice, quello superiore, è il pallone in questione... Tutto chiaro? cosa vuoi che costi?
Ai tre cavi, in prossimità del pallone, va ancorata una piattaforma in sottilissima balsa sulla quale montare il tuo sistema ottico telecomandato su soli due assi, in grado sia di riprendere che di trasmettere le inquadrature.
Se ci pensi, anche l'angolazione di detta basa risulta stabile, non soggetta a rotazioni (i cavetti restano tesi, non ruotano e non si attorcigliano) .
E' chiaro che dovrai far salire o scendere il pallone/piattaforma aiutato da due compari, per poter rilasciare o tirar giù in contemporanea decine e decine di metri di filo... e non so se la cosa sarà agevole se il terreno incluso nel triangolo di base è accidentato o addirittura è un'area cittadina in piena attività...
Io l'idea te l'ho data, non è brevettata, mo' non te la far fregare...
Buon lavoro.
PS; Se hai spinta ascensionale sufficiente, si può pensare di collegarsi con cavo elettrico (che ha il suo peso) anzichè via radio, in tal caso le batterie resterebbero a terra; ed ancora, poichè il cavo conterrebe connessioni di alimentazione, di comando e di segnali inp/out, si può pensare si sostituire i fili di nylon con sottili e flessibili file elettrici (isolati solo se necessario).
Non sto a fare i calcoli, ma un involucro sferico di sottilissima pellicola plastica di circa un metro di diametro riempito di elio (l'idrogeno è infiammabile), dovrebbe darti una spinta ascensionale di almeno 10 Kg.
La stabilità risulta buona se lo vincoliamo al terreno con tre fili di nylon tipo quelli per pescare, ancorati al terreno come vertici della base di un tetraedro pressochè equilatero il cui quarto vertice, quello superiore, è il pallone in questione... Tutto chiaro? cosa vuoi che costi?
Ai tre cavi, in prossimità del pallone, va ancorata una piattaforma in sottilissima balsa sulla quale montare il tuo sistema ottico telecomandato su soli due assi, in grado sia di riprendere che di trasmettere le inquadrature.
Se ci pensi, anche l'angolazione di detta basa risulta stabile, non soggetta a rotazioni (i cavetti restano tesi, non ruotano e non si attorcigliano) .
E' chiaro che dovrai far salire o scendere il pallone/piattaforma aiutato da due compari, per poter rilasciare o tirar giù in contemporanea decine e decine di metri di filo... e non so se la cosa sarà agevole se il terreno incluso nel triangolo di base è accidentato o addirittura è un'area cittadina in piena attività...
Io l'idea te l'ho data, non è brevettata, mo' non te la far fregare...
Buon lavoro.
PS; Se hai spinta ascensionale sufficiente, si può pensare di collegarsi con cavo elettrico (che ha il suo peso) anzichè via radio, in tal caso le batterie resterebbero a terra; ed ancora, poichè il cavo conterrebe connessioni di alimentazione, di comando e di segnali inp/out, si può pensare si sostituire i fili di nylon con sottili e flessibili file elettrici (isolati solo se necessario).
L'idea è buona a patto di scegliere i giusti materiali e saldarli insieme ed è questo il problema.
Con della sottilissima plastica ci fai poco o nulla in quanto appena la riempi di elio si sgonfia in poco tempo.
L'unico materiale davvero efficace è il Mylar.
Servono comunque 4 calcoli(che io non so fare) e un disegno serio per tagliare i vari pezzi che poi andranno incollati(come e con che cosa?).
Insomma...E' la parte più difficile ma se penso che pochi fanno e vendono foto di città fatte dall'alto e con mezzi economici l'idea a me stuzzica parecchio.
Certo che un'aquilone è davvero troppo economico e pericoloso per convincermi a rischiare l'attrezzatura....
Commento # 15
di: rockroll
pubblicato il 08 Maggio 2013, 20:18
Originariamente inviato da: *tony*
L'idea è buona a patto di scegliere i giusti materiali e saldarli insieme ed è questo il problema.
Con della sottilissima plastica ci fai poco o nulla in quanto appena la riempi di elio si sgonfia in poco tempo.
L'unico materiale davvero efficace è il Mylar.
Servono comunque 4 calcoli(che io non so fare) e un disegno serio per tagliare i vari pezzi che poi andranno incollati(come e con che cosa?).
Insomma...E' la parte più difficile ma se penso che pochi fanno e vendono foto di città fatte dall'alto e con mezzi economici l'idea a me stuzzica parecchio.
Certo che un'aquilone è davvero troppo economico e pericoloso per convincermi a rischiare l'attrezzatura....
Con della sottilissima plastica ci fai poco o nulla in quanto appena la riempi di elio si sgonfia in poco tempo.
L'unico materiale davvero efficace è il Mylar.
Servono comunque 4 calcoli(che io non so fare) e un disegno serio per tagliare i vari pezzi che poi andranno incollati(come e con che cosa?).
Insomma...E' la parte più difficile ma se penso che pochi fanno e vendono foto di città fatte dall'alto e con mezzi economici l'idea a me stuzzica parecchio.
Certo che un'aquilone è davvero troppo economico e pericoloso per convincermi a rischiare l'attrezzatura....
Allora, OK per il Mylar, che penso sia una fibra derivata dalla plastica. Per costruire il pallone, non l'ha detto il dottore che deve essere sferoidale: per comodità puoi farlo a cubo o ancor meglio a tetraedro, così te la cavi incollando 4 fogli piani triangolari di Mylar, con opportuna colla industriale. Al centro della base pratichi un foro al quale applichi a pressione + incollaggio un piccolo bocchettone con rubinetto per il gonfiaggio (ne vendono in plastica). Tieni presente che il gas non deve essere sotto pressione, ma restare a pressione atmosferica. Ai tre vertici di base del tetraedro incolli tre anellini in plastica ai quali aggancerai le lenze di Nylon, orientativamente di 1 mm di diametro. Ovviamente il tetraedro in aria avrà il vertice superiore in alto (in basso si ribalterebbe).
I tre fili di Nylon, diciamo a 20 cm. dagli anellini di ancoraggio, formano un nodo a cappio in modo che avanzi ad ognuno un anello di filo, da tendere verso il centro, dove ognuno va fissato al vertice di una base triangolare di legno di balsa (quello per aeromodelli), che resterrà quindi in posizione orizzontale sotto al pallone tetraedrico, destinata ad accogliere nella parte inferiore, applicato con vitine e dadini, il tuo "pacco" tecnologico elettro/ottico, che tu sapresti come realizzare (praticamente uno smartphone con valida fotocamera, radiocomandato ed orientato con servo su due soli assi, che può ritrasmettere via WiFi, B.T., DLNA, o altro protocollo, ad un PC portatile a terra).
I tre anoraggi a terra possono essere realizzati con ... canne da pesca, magari di recupero, sfruttando il meccanismo di avvolgimento e svolgimento della lenza ... ... ...
Dai, non dirmi che non lo sai fare. Buon lavoro.
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ALT, Fermi tutti. [I]Sono andato a documentarmi: ne risulta che in condizioni normali la spinta aerostatica non supera un KG per metro cubo di Elio... Avresti bisogno di parecchi metri cubi, diciamo 8, equivalenti ad un cubo di lato 2 m., o peggio ancora un tetraedro regolare di lato circa 4 m.
Dubito tu possa trovare fogli di Mylar così estesi, per cui saresti obbligato a vari incollaggi di più sezioni, e sarebbe a questo punto conveniente una forma cuboidale ovvero parallelipipedica, con la quale raggiungeresti più facilmente il volume voluto. [/I]
Auguroni!
Commento # 16
di: cristianarry
pubblicato il 11 Maggio 2013, 13:03
io non mi fiderei