Il lancio del nuovo grandangolo luminoso Canon EF 35mm f/1.4L II USM ha portato al debutto una nuova interessante tecnologia uscita dai laboratori del colosso nipponico, denominata blue spectrum refractive optics (BR Optics). Nata per contenere al massimo l'aberrazione cromatica assiale è in grado di 'piegare' la luce blu in misura maggiore rispetto alle lenti UD, Super UD e alla fluorite. In questo modo l'errore di messa a fuoco della banda del blu (quella con lunghezza d'onda più corta) viene portato quasi a zero, eliminando praticamente del tutto il blue fringing.
L'aberrazione cromatica assiale deriva dal fatto che le diverse componenti della luce vengono rifratte dalle lenti in modo differente a seconda della lunghezza d'onda. I moderni schemi ottici fanno uso di particolari elementi, come quelli a dispersione ultra bassa UD, per provare a correggere le aberrazioni, ma con i materiali utilizzati fino a ora le frequenze più alte del visibile si sono dimostrate le più ostiche da far 'rientrare nei ranghi'.
Le proprietà dell'elemento ottico BR derivano dal materiale con cui è costruito che gli dona caratteristiche di dispersione anomale. Canon non scende nei dettagli ma informa solo che si tratta di un elemento di materiale organico incollato tra due vetri di materiale tradizionale, uno concavo e uno convesso.