Nelle prossime settimane sbarcherà una nuova mostra fotografica al Palazzo Reale di Milano. Si tratta di Brassaï. L'occhio di Parigi, che sarà esposta dal 23 febbraio al 2 giugno di quest'anno. Questa mostra fotografica è promossa dal Comune di Milano e vede la collaborazione tra Palazzo Reale e Silvana Editoriale ed è stata realizzata anche grazie al lavoro di Estate Brassaï Succession.
Questa retrospettiva è stata curata da Philippe Ribeyrolles, studioso di del fotografo (e con un legame di parentela con quest'ultimo, essendo suo nipote). Proprio Ribeyrolles possiede un'ampia collezione di stampe e relativa documentazione del fotografo Gyula Halasz (ungherese di nascita, naturalizzato francese), conosciuto con lo pseudonimo di Brassaï e soprannominato "L'occhio di Parigi", al quale fa riferimento anche il titolo della mostra fotografica.
Philippe Ribeyrolles ha dichiarato "esporre oggi Brassaï significa rivisitare quest'opera meravigliosa in ogni senso, fare il punto sulla diversità dei soggetti affrontati, mescolando approcci artistici e documentaristici; significa immergersi nell'atmosfera di Montparnasse, dove tra le due guerre si incontravano numerosi artisti e scrittori, molti dei quali provenienti dall'Europa dell'Est, come il suo connazionale André Kertész. Quest'ultimo esercitò una notevole influenza sui fotografi che lo circondavano, tra cui lo stesso Brassaï e Robert Doisneau".
Brassaï: mostra fotografica a Palazzo Reale, Milano
All'interno della mostra saranno esposti oltre 200 stampe d'epoca, ma anche sculture, documentazione e oggetti appartenuti al fotografo. Questo permetterà di conoscere la vita artistica e altre sfaccettature che ne hanno condizionato le opere e lo scatto fotografico. In particolare ci si concentrerà poi sulle fotografie dedicate alla vita a Parigi (così come sulla sua vita).
Tra le fotografie di Brassaï che potranno essere ammirate dai visitatori ci sono quelle catturate in varie parti di Parigi, non solo gli scintillanti monumenti famosi in tutto il Mondo e la parte mondana e modaiola (oltre alla vita notturna), ma anche i quartieri operai oppure i ritratti di artisti, amici del fotografo.
Lo pseudonimo Brassaï è stato scelto in onore di Brassó, la città nella quale nacque nel 1899. Spostandosi poi nella città francese poté conoscere altri grandi artisti come Picasso, Dalí, Matisse avvicinandosi al surrealismo (con le immagini che furono pubblicate sulla rivista Minotaure) ma anche poeti come Breton, Éluard, Desnos, Benjamin Péret e Man Ray. Parigi ha sicuramente fornito diversi spunti da catturare e rendere immortali attraverso la fotografia compresi aspetti meno sfavillanti fatti di prostitute e clochard.
Come scritto in apertura, la mostra fotografica Brassaï. L'occhio di Parigi sarà esposta dal 23 febbraio 2024 al 2 giugno 2024, da martedì a domenica (ore 10:00-19:30) mentre giovedì la chiusura è posticipata alle 22:30. I biglietti hanno un costo di 13 euro (ridotto), 15 euro (intero) e 17 euro (open). Ci sarà poi la possibilità di acquistare un catalogo dedicato alla mostra realizzato da Silvana Editoriale e curato da Philippe Ribeyrolles (con testo introduttivo di Silvia Paoli). Le informazioni complete sono presenti sul sito ufficiale di Palazzo Reale.