Olympus, un nome di primo piano nel settore fotografico, ha registrato un brevetto che riguarda la possibilità di realizzare un sensore a due strati in grado di catturare non solo le solite informazioni utili alla tradizionale foto, ma anche l'orientamento della luce.
Una delle poche cose che sfugge alla post produzione è sicuramente quello di poter applicare un convincente effetto polarizzato agli scatti. Esistono filtri e plug-in, certo, ma la resa non è lontanamente quella che si ottiene montando sull'obiettivo un vero filtro polarizzato. Lo si utilizza per ottenere cieli più carichi, nubi più contrastate o per ridurre, se non eliminare, i riflessi di luce su acqua o vetri, giusto per fare qualche esempio.
Il contro è un calo drastico della luce in generale, con effetti diretti non solo sulle impostazioni di scatto ma anche sulla qualità e sulle informazioni colore. Ecco spiegato perché, ogni tanto, salta fuori qualche studio che cerca una via alternativa al filtro polarizzato, ricercandone i benefici senza i contro. Olympus non è la prima, anche Sony ha allo studio soluzioni di vario tipo, ma quella di Olympus cerca una strada finora non battuta.
Se Sony cerca di catturare le informazioni colore e di polarizzazione in un singolo elemento, Olympus ha brevettato una struttura di sensore a due livelli, uno dei quali dedicato proprio a catturare i dati sulla polarizzazione. COme riportato da DPReview, le informazioni sono poche e frammentarie, ma sappiamo che si tratta di progetti sulla carta che l'azienda ha opportunamente brevettato.
Sempre a livello teorico, che benefici darebbe una fotocamera dotata di questo sensore? Si potrebbe ad esempio regolare la polarizzazione in-camera, con i benefici di un filtro ma senza cali di luce o informazioni colore, laddove lo scatto lo richiedesse. Siamo però ancora lontani dalla realtà; ad Olympus va il merito di lavorarci con un approccio nuovo rispetto a quanto già fatto da altri, con la speranza che tutto ciò possa un giorno diventare realtà.