Canon EOS 5Ds e 5Ds R: ecco le 'big megapixel' da 50,6 megapixel

Canon EOS 5Ds e 5Ds R: ecco le 'big megapixel' da 50,6 megapixel

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Canon mette sul piatto del sue due nuove reflex full frame ad alta risoluzione: con un sensore CMOS da 50,6 megapixel Canon EOS 5Ds e 5Ds R si pongono ai vertici della categoria. La differenza tra le due è l'assenza del filtro passa basso sulla version R”


Commenti (69)

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Commento # 61 di: roccia1234 pubblicato il 13 Febbraio 2015, 08:49
Originariamente inviato da: demon77
Capisco l'amore per la pellicola.. ma siamo anche onesti: è roba passata.
Nel bene o nel male la tecnologia digitale oggi supera ampiamente la pellicola sia in termini di qualità che di versatilità.
Perchè oggi come oggi in ambito professionale se ti presenti con la pellicola ti ridono in faccia.. a meno che tu non sia un fotografo strafamoso che può permettersi di dettare regole.


Si, il digitale supera ampiamente la pellicola come versatilità e comodità: in una SD da 64 GB (un francobollo) ci stanno migliaia di scatti ad altissima risoluzione, puoi vedere lo scatto un istante dopo averlo fatto, puoi cancellarlo, ecc ecc ecc ecc (ma questa mi pare roba ovvia).
In ambito professionale si, nella stragande maggioranza dei casi ti ridono dietro, a meno che tu sia uno strafamoso e/o debba scattare dal medio formato in su, che in digitale non esiste eccetto qualche dorso 6x4,5 caro come il fuoco.

Circa la qualità... non ne sarei così sicuro, e non parlo di una mera conta dei megapixel o della gara a chi risolve più dettaglio, imho fine a sè stessa. Parlo del risultato finale, dell'aspetto generale della stampa (stampa ad ingranditore nel caso della pellicola negativa) o della proiezione (diapositiva vs. proiettore digitale... e in questo campo il digitale è ancora parecchio indietro).
Commento # 62 di: emanuele83 pubblicato il 13 Febbraio 2015, 09:35
Originariamente inviato da: roccia1234
Si, il digitale supera ampiamente la pellicola come versatilità e comodità: in una SD da 64 GB (un francobollo) ci stanno migliaia di scatti ad altissima risoluzione, puoi vedere lo scatto un istante dopo averlo fatto, puoi cancellarlo, ecc ecc ecc ecc (ma questa mi pare roba ovvia).
In ambito professionale si, nella stragande maggioranza dei casi ti ridono dietro, a meno che tu sia uno strafamoso e/o debba scattare dal medio formato in su, che in digitale non esiste eccetto qualche dorso 6x4,5 caro come il fuoco.

Circa la qualità... non ne sarei così sicuro, e non parlo di una mera conta dei megapixel o della gara a chi risolve più dettaglio, imho fine a sè stessa. Parlo del risultato finale, dell'aspetto generale della stampa (stampa ad ingranditore nel caso della pellicola negativa) o della proiezione (diapositiva vs. proiettore digitale... e in questo campo il digitale è ancora parecchio indietro).


Io penso che la pellicola sia ancora meglio del digitale solamente nel B/N. In quel caso, specialmente sul medio formato e su foto dove la risoluzione serve, il gioco vale la candela (scomodità,intesa come non immediatezza del risultato, laboriosità di sviluppo, etc) un paio di anni fa dei fotografi alpinisti italiani hanno ripercorso le orme delal prima spedizione italiana nella valle del k2 documentando gli effetti del cambiamento climatico in confronto con le foto di inizio XX secolo. Beh si sono portati dietro una medio formato e tante pellicole in BN per avere risultati simili alle foto di quegli anni.

Sulle diapositive non mi trovi d'accordo. Prendi un proiettore full HD, lo usi in ambito casalingo a quanto 3mt di distanza, al massimo ne ricavi un 65" e mostri le foto alla zia Edda che è ciecata da un occhio o ai tuoi genitori o ai tuoi amici. Nessuno si accorge della differenza tra una dia e un proiettore digitale consumer o uno cinematografico.
In più se hai una foto digitale a 50MPx e la proietti su un proiettore fullhd, viene riscalata, è vero, ma puoi zoomare a piena risoluzione in ogni momento,c osa che su di una pellicola non puoi fare.

Sulla stampa, in grande formato, anche li i metodi ormai sono solo digitali. digitalizzare un negativo medio formato per stamparlo in digitale in fomrato poster secondo me non nel vale la pena, intendo dire che la stampa sarebbe così di bassa qualità (rispetto ad una carta fotografica 20cmx30) che si perdono i vantaggi del medio formato su pellicola.
Commento # 63 di: roccia1234 pubblicato il 13 Febbraio 2015, 09:56
Originariamente inviato da: emanuele83
Io penso che la pellicola sia ancora meglio del digitale solamente nel B/N. In quel caso, specialmente sul medio formato e su foto dove la risoluzione serve, il gioco vale la candela (scomodità,intesa come non immediatezza del risultato, laboriosità di sviluppo, etc) un paio di anni fa dei fotografi alpinisti italiani hanno ripercorso le orme delal prima spedizione italiana nella valle del k2 documentando gli effetti del cambiamento climatico in confronto con le foto di inizio XX secolo. Beh si sono portati dietro una medio formato e tante pellicole in BN per avere risultati simili alle foto di quegli anni.


Secondo me anche il colore riesce ancora a dire la sua... e, ripeto, non sto parlando di mera risoluzione, ma dell'aspetto finale della stampa.
Certo, è parecchio più laborioso del digitale, su questo non ci piove.

Sulle diapositive non mi trovi d'accordo. Prendi un proiettore full HD, lo usi in ambito casalingo a quanto 3mt di distanza, al massimo ne ricavi un 65" e mostri le foto alla zia Edda che è ciecata da un occhio o ai tuoi genitori o ai tuoi amici. Nessuno si accorge della differenza tra una dia e un proiettore digitale consumer o uno cinematografico.
In più se hai una foto digitale a 50MPx e la proietti su un proiettore fullhd, viene riscalata, è vero, ma puoi zoomare a piena risoluzione in ogni momento,c osa che su di una pellicola non puoi fare.


Se è per questo molti non colgono nemmeno la differenza tra un cellulare e una medio formato. Ma non è questo il punto.

Personalmente, dopo aver visto proiettate delle dia di velvia 50, sono rimasto a bocca aperta per la resa che sono in grado di dare. Su digitale non ho ancora visto nulla del genere.
Un proiettore fullhd (ma nemmeno 4k imho) non riesce a dare quella ricchezza di dettagli e cromie.

Sulla stampa, in grande formato, anche li i metodi ormai sono solo digitali. digitalizzare un negativo medio formato per stamparlo in digitale in fomrato poster secondo me non nel vale la pena, intendo dire che la stampa sarebbe così di bassa qualità (rispetto ad una carta fotografica 20cmx30) che si perdono i vantaggi del medio formato su pellicola.


Non a caso, un certo Salgado, per il suo ultimo lavoro, ha sì scattato in digitale (per motivi pratici più che tecnici, da quel che ho letto), ma la stampa l'ha fatta ad ingranditore dopo aver "creato" i negativi.
Commento # 64 di: the_joe pubblicato il 13 Febbraio 2015, 10:13
Originariamente inviato da: roccia1234
Secondo me anche il colore riesce ancora a dire la sua... e, ripeto, non sto parlando di mera risoluzione, ma dell'aspetto finale della stampa.
Certo, è parecchio più laborioso del digitale, su questo non ci piove.


Gusti personali, ma una stampa da negativo colore presenta difetti oggettivi
come la grana che appare già ad ingrandimenti che per il digitale non sono nemmeno spinti (20x30) e da diapositiva presenta colori abbastanza irreali.

Personalmente, dopo aver visto proiettate delle dia di velvia 50, sono rimasto a bocca aperta per la resa che sono in grado di dare. Su digitale non ho ancora visto nulla del genere.
Un proiettore fullhd (ma nemmeno 4k imho) non riesce a dare quella ricchezza di dettagli e cromie.


Ripeto, gusti personali, a me personalmente la resa cromatica della velvia 50 non è mai piaciuta particolarmente, i colori specie il verde sono IMHO troppo saturi e comunque si sta paragonando una pellicola 50ISO con 3,5 stop di gamma dinamica (e conseguenti difficoltà di esposizione) quando al digitale si chiedono goziliardi di ISO e decine di stop di gamma dinamica.....


Non a caso, un certo Salgado, per il suo ultimo lavoro, ha sì scattato in digitale (per motivi pratici più che tecnici, da quel che ho letto), ma la stampa l'ha fatta ad ingranditore dopo aver "creato" i negativi.


Bisognerebbe indagare sui reali motivi di questa scelta, in genere più passaggi ci sono in mezzo, peggiore sarà il risultato e creare un negativo per poi stamparlo tramite mezzi digitali quindi dopo essere scansionato, sono passaggi in più per avere cosa?
Commento # 65 di: roccia1234 pubblicato il 13 Febbraio 2015, 10:34
Originariamente inviato da: the_joe
Gusti personali, ma una stampa da negativo colore presenta difetti oggettivi
come la grana che appare già ad ingrandimenti che per il digitale non sono nemmeno spinti (20x30) e da diapositiva presenta colori abbastanza irreali.


I colori dipendono dalla dia scelta. Alcune sono più naturali, altre (come la velvia) hanno colori più carichi. Dipende anche da come vengono usate e sviluppate, si ha un po' di spazio di manovra su contrasto e saturazione finale.
Certo, il digitale è estremamente più flessibile, comodo e immediato, non lo nego mica.

C'è grana e grana. A me, personalmente, la grana da pellicola non infastidisce come il rumore digitale, in generale.
Poi, certo, ci sono casi e casi. Tipo la delta 3200 formato 135 sviluppata in rodinal, stampata sembra carta vetrata tanto è "granosa".

Ripeto, gusti personali, a me personalmente la resa cromatica della velvia 50 non è mai piaciuta particolarmente, i colori specie il verde sono IMHO troppo saturi e comunque si sta paragonando una pellicola 50ISO con 3,5 stop di gamma dinamica (e conseguenti difficoltà di esposizione) quando al digitale si chiedono goziliardi di ISO e decine di stop di gamma dinamica.....


Si, il digitale è molto più semplice da gestire, soprattutto rispetto alle dia che sono anche piuttosto rognosette da esporre.
Sinceramente 3,5 stop mi sembrano davvero pochini...

P.S. siamo paurosamente offtopic
Commento # 66 di: the_joe pubblicato il 13 Febbraio 2015, 10:47
Originariamente inviato da: roccia1234
I colori dipendono dalla dia scelta. Alcune sono più naturali, altre (come la velvia) hanno colori più carichi. Dipende anche da come vengono usate e sviluppate, si ha un po' di spazio di manovra su contrasto e saturazione finale.
Certo, il digitale è estremamente più flessibile, comodo e immediato, non lo nego mica.

C'è grana e grana. A me, personalmente, la grana da pellicola non infastidisce come il rumore digitale, in generale.
Poi, certo, ci sono casi e casi. Tipo la delta 3200 formato 135 sviluppata in rodinal, stampata sembra carta vetrata tanto è "granosa".


Guarda, sono d'accordo quando si tratta di preferenze personali e quando si sa il risultato che si vuole ottenere, se si vuole un risultato dove è visibile la grana, il digitale è tagliato fuori (va aggiunto in post produzione) solo che è innegabile che anche una pellicola 35mm a 100ISO se ingrandita mostra la grana, mentre una foto fatta a 100Iso digitale sopporta ingrandimenti mostruosi senza mostrare noise digitale..


Si, il digitale è molto più semplice da gestire, soprattutto rispetto alle dia che sono anche piuttosto rognosette da esporre.
Sinceramente 3,5 stop mi sembrano davvero pochini...

P.S. siamo paurosamente offtopic


i 3,5 stop li ho letti da qualche parte, comunque la velvia 50 è MOLTO rognosa da esporre, se non sono 3,5 saranno 4 ;-)

Per l'off topic, direi che sono anni che si sbandierano prestazioni delle pellicole stratosferici, i 50mp equivalenti sono stati tirati in ballo da sempre, ora che il digitale c'è arrivato, arrivano le critiche perchè 50mp sono troppi, gli obiettivi non ce la fanno a risolverli, arriva il micromosso ecc. ecc. ma se le pellicole a detta di molti hanno questa risolvenza, perchè questi problemi vengono fuori solo ora? Le ottiche sono le stesse e se risolvevano 50mp equivalenti su pellicola dovrebbero risolverli anche per il digitale, idem per il micromosso.....

Evidentemente i 50mp della pellicola non erano 50mp.......
Commento # 67 di: roccia1234 pubblicato il 13 Febbraio 2015, 12:08
Originariamente inviato da: the_joe
Guarda, sono d'accordo quando si tratta di preferenze personali e quando si sa il risultato che si vuole ottenere, se si vuole un risultato dove è visibile la grana, il digitale è tagliato fuori (va aggiunto in post produzione) solo che è innegabile che anche una pellicola 35mm a 100ISO se ingrandita mostra la grana, mentre una foto fatta a 100Iso digitale sopporta ingrandimenti mostruosi senza mostrare noise digitale..




i 3,5 stop li ho letti da qualche parte, comunque la velvia 50 è MOLTO rognosa da esporre, se non sono 3,5 saranno 4 ;-)

Per l'off topic, direi che sono anni che si sbandierano prestazioni delle pellicole stratosferici, i 50mp equivalenti sono stati tirati in ballo da sempre, ora che il digitale c'è arrivato, arrivano le critiche perchè 50mp sono troppi, gli obiettivi non ce la fanno a risolverli, arriva il micromosso ecc. ecc. ma se le pellicole a detta di molti hanno questa risolvenza, perchè questi problemi vengono fuori solo ora? Le ottiche sono le stesse e se risolvevano 50mp equivalenti su pellicola dovrebbero risolverli anche per il digitale, idem per il micromosso.....

Evidentemente i 50mp della pellicola non erano 50mp.......


Intendi formato 135?
Forse la techincal pan esposta e sviluppata come si deve...
Una pellicola normale, dubito.

Più che altro è difficile dare una risposta univoca, visto il diverso comportamento in base alla scena ripresa, a come viene gestita l'esposizione e a come e con cosa viene sviluppata.

Per la velvia 50, qua c'è una scansione ridotta a 80 mpx da un negativo 6x7:
http://www.kenrockwell.com/mamiya/7.htm
Ad occhio mi sembra che si vada oltre i 3,5/4 stop, anzi:
http://www.fujifilm.com/products/pr...0_datasheet.pdf
A giudicare dalle curve caratteristiche (sempre che abbia capito come interpretarle correttamente ) dovremmo essere intorno ai 6-7 stop di gamma dinamica. Inoltre dovrebbe risolvere tra le 80 e le 160 linee al mm in base al contrasto.
In altre parole, secondo quanto dichiarato da fuji, un negativo formato 135 dovrebbe poter risolvere tra le 1920 e le 3840 linee sul lato corto e tra le 2880 e le 5760 linee sul lato lungo.
Se proprio vogliamo cercare un equivalente in pixel, siamo tra i 5,5 mpx e i 22 mpx in base al contrasto di scena, MA, a differenza delle macchine con filtraggio bayer, con un'informazione rgb completa in ogni punto considerato (stile foveon).
Commento # 68 di: the_joe pubblicato il 13 Febbraio 2015, 12:41
Originariamente inviato da: roccia1234
Intendi formato 135?
Forse la techincal pan esposta e sviluppata come si deve...
Una pellicola normale, dubito.

Più che altro è difficile dare una risposta univoca, visto il diverso comportamento in base alla scena ripresa, a come viene gestita l'esposizione e a come e con cosa viene sviluppata.

Per la velvia 50, qua c'è una scansione ridotta a 80 mpx da un negativo 6x7:
http://www.kenrockwell.com/mamiya/7.htm
Ad occhio mi sembra che si vada oltre i 3,5/4 stop, anzi:
http://www.fujifilm.com/products/pr...0_datasheet.pdf
A giudicare dalle curve caratteristiche (sempre che abbia capito come interpretarle correttamente ) dovremmo essere intorno ai 6-7 stop di gamma dinamica. Inoltre dovrebbe risolvere tra le 80 e le 160 linee al mm in base al contrasto.
In altre parole, secondo quanto dichiarato da fuji, un negativo formato 135 dovrebbe poter risolvere tra le 1920 e le 3840 linee sul lato corto e tra le 2880 e le 5760 linee sul lato lungo.
Se proprio vogliamo cercare un equivalente in pixel, siamo tra i 5,5 mpx e i 22 mpx in base al contrasto di scena, MA, a differenza delle macchine con filtraggio bayer, con un'informazione rgb completa in ogni punto considerato (stile foveon).


Per la latitudine di posa della Velvia, evidentemente sono in errore io, ricordavo che era rognosa da esporre e come ho detto no l'ho mai amata, preferivo in genere il negativo che era meno rognoso sia da esporre che soprattutto da stampare.
Comunque anche la pellicola ha i suoi problemi diversi dal demosaicing per il filtro bayer, ma la sovrapposizione degli strati di argento fa si che quelli in basso ricevano l'ombra di quelli sopra, lo strato di materiale che spande la luce ecc..

Comunque 50mp sono tanta roba.....
Commento # 69 di: AlexSwitch pubblicato il 13 Febbraio 2015, 13:12
Originariamente inviato da: roccia1234
Intendi formato 135?
Forse la techincal pan esposta e sviluppata come si deve...
Una pellicola normale, dubito.

Più che altro è difficile dare una risposta univoca, visto il diverso comportamento in base alla scena ripresa, a come viene gestita l'esposizione e a come e con cosa viene sviluppata.

Per la velvia 50, qua c'è una scansione ridotta a 80 mpx da un negativo 6x7:
http://www.kenrockwell.com/mamiya/7.htm
Ad occhio mi sembra che si vada oltre i 3,5/4 stop, anzi:
http://www.fujifilm.com/products/pr...0_datasheet.pdf
A giudicare dalle curve caratteristiche (sempre che abbia capito come interpretarle correttamente ) dovremmo essere intorno ai 6-7 stop di gamma dinamica. Inoltre dovrebbe risolvere tra le 80 e le 160 linee al mm in base al contrasto.
In altre parole, secondo quanto dichiarato da fuji, un negativo formato 135 dovrebbe poter risolvere tra le 1920 e le 3840 linee sul lato corto e tra le 2880 e le 5760 linee sul lato lungo.
Se proprio vogliamo cercare un equivalente in pixel, siamo tra i 5,5 mpx e i 22 mpx in base al contrasto di scena, MA, a differenza delle macchine con filtraggio bayer, con un'informazione rgb completa in ogni punto considerato (stile foveon).


Infatti così è...
Per quanto riguarda i sensori digitali il problema, a differenza della pellicola, per le risoluzioni alte, è il " poco " spazio che ha la luce per entrare nei fotodiodi sempre più piccoli a parità di superficie sensibile... Problema che si acuisce nelle zone periferiche del sensore dove i raggi di luce non arrivano perpendicolarmente al piano di questo; non a caso i sensori più moderni hanno una precisa geometria delle microlenti che correggono l'angolo di incidenza della luce in entrata nel fotorecettore in base a dove questo si trova sul piano del sensore.
Inoltre anche i sensori digitali soffrono di problemi di luce riflessa, solo per il fatto che questa rimbalza anche sul una parte del reticolo della circuiteria di amplificazione dei fotodiodi... Per questo motivo e per aumentare la superficie sensibile sono state sviluppate tecnologie come la BSI o la " Gapless " per ottimizzare la resa delle qualità di un sensore digitale.

E comunque, per quanto mi riguarda, la pellicola conserva sempre un suo fascino e suo stile che nessun sensore digitale e nessun processo simulativo riesce a raggiungere...
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