Abbiamo scritto solamente poco tempo fa del teardown di Canon EOS R5 realizzato dai ragazzi di Lens Rentals. Ora, sempre dalle stesse mani, arriva anche l'analisi termica della fotocamera mirrorless full-frame di Canon. Ricordiamo che sin dal suo lancio ha suscitato non poche critiche in merito allo smaltimento del calore durante registrazioni video impegnative (come quella 8K).
L'analisi è stata condotta con una Canon EOS R5 con firmware versione 1.0 (non è l'ultimo disponibile) mentre viene registrato un video con risoluzione 8K su una scheda CFexpress. Si tratta di una delle condizioni "peggiori" in termini di consumo e produzione del calore.
Secondo le analisi condotte da Lens Rentals, in queste condizioni con monitor LCD ripiegato sul corpo, coperture delle porte chiuse e obiettivo montato, la registrazione è proseguita per 18 minuti. Il punto più caldo ha raggiunto una temperatura di 43°C nella zona esterna con una temperatura ambiente di 22,8°C. Con l'LCD aperto la temperatura massima è stata di 39,5°C ma non è aumentato il tempo di registrazione utile.
Andando avanti con i test su Canon EOS R5 è stata poi analizzata la capacità di dissipazione del calore dello chassis. A quanto pare la sua struttura è leggera e resistente ma non aiuta nel compito di smaltire il calore prodotto. Sempre nelle analisi è emerso come la zona più calda sia (prevedibilmente) quella della CPU e della RAM.
Un altro test è stato quello di aggiornare il firmware alla versione 1.1.0 Dopo l'operazione il tempo di registrazione è salito a 25 minuti (rispetto ai 18 minuti precedentemente registrati). Il tutto però ha comportato temperature più alte.
Le dichiarazioni di Canon in merito
In un'intervista a Katsuyuki Nagai-san di Canon realizzata da CineD arriva un commento in merito alla questione surriscaldamento di Canon EOS R5. Secondo quanto riportato, alla domanda se l'introduzione della registrazione 8K non sia avvenuta troppo presto, il dirigente ha risposto "qualcuno doveva essere il primo, no?".
E per quanto riguarda il surriscaldamento? Il dirigente Canon ha risposto "le fotocamere sono dotate di caratteristiche all'avanguardia racchiuse in corpi compatti progettati per offrire resistenza agli agenti atmosferici".
Inoltre ha aggiunto che "è qui che arriviamo al primo dei due fattori determinanti che influenzano le telecamere quando si tratta di surriscaldamento. Tenere in mano un oggetto molto caldo per un periodo prolungato può provocare le cosiddette ustioni a bassa temperatura. In secondo luogo è per proteggere i componenti interni della telecamera dal surriscaldamento. Limitiamo il surriscaldamento del corpo esterno della fotocamera per proteggere gli utenti, che è una delle cause dello spegnimento per surriscaldamento. È inoltre necessario applicare una certa gestione del calore per garantire che la telecamera continui a funzionare. Il tempo di registrazione viene controllato monitorando la temperatura all'interno del corpo della telecamera e le ultime informazioni sullo stato di utilizzo (tempo di funzionamento). Con il nuovo firmware abbiamo migliorato il sistema di rilevamento della temperatura e aggiornato l'algoritmo di controllo del tempo di registrazione video. La combinazione di questi due punti consente al sistema di aumentare il tempo di registrazione prendendo in considerazione fattori come il raffreddamento esterno durante le riprese".
Nessuna novità eclatante in futuro?
Insomma, non bisognerà aspettarsi molte novità in futuro per Canon EOS R5 in termini di gestione del calore. Ci potranno essere solo piccoli aggiustamenti e modifiche. Del resto, pur essendo venduta come fotocamera che può registrare video fino a 8K, non è pensata per fare solo quello ma fare "anche quello". Sarà quindi l'utente che dovrà pensare bene alle sue esigenze e scegliere correttamente il modello più adatto.