Abbiamo avuto modo di effettuare qualche scatto con la nuova Canon EOS RP in occasione della presentazione ufficiale italiana, ed eccoci dunque a presentare i risultati e le nostre primissime impressioni. Si tratta, in effetti, di una "doppia anteprima", perché con l'occasione abbiamo avuto modo di utilizzare per la prima volta anche una delle ottiche più iconiche del sistema Canon, qui traslata in versione RF: il 50mm f/1.2L USM.
Prima di proseguire, una doverosa premessa riguardo alle immagini della gallery: si tratta, in tutti i casi, di JPEG ottenuti in-camera (non essendo ancora disponibile un RAW converter compatibile con la RP). Le immagini sono state ritagliate e ottimizzate esclusivamente in termini di gamma tonale – nessuna modifica è stata fatta in termini di bilanciamento del bianco, colore o riduzione rumore.
L'unione con ottiche compatte come il 35mm f/1.8 permette di beneficiare al massimo della discrezione del corpo macchina.
Diciamo subito che, a livello ergonomico e di posizionamento sul mercato, la EOS RP ci ha convinto. Il feeling è ovviamente molto simile a quello della EOS R, ma la RP è più compatta, e per questo può beneficiare maggiormente dei vantaggi dimensionali propri di una mirrorless, a patto naturalmente di utilizzare ottiche altrettanto compatte (come il 24-240mm in arrivo nel 2019).
Di fatto, rispetto alla EOS R sono stati eliminati alcuni elementi non indispensabili e/o non particolarmente ben riusciti come la barra multifunzione. Considerando che, a fronte di queste rinunce, il prezzo di listino si attesta poco sopra i 1500 Euro (e che, come sempre, lo street price sarà apprezzabilmente inferiore), crediamo che la EOS RP offra complessivamente un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Continuiamo a sentire la mancanza del Multicontroller per la selezione rapida del punto AF, lacuna però presente anche nelle reflex di pari categoria (6D Mark II). In compenso, abbiamo apprezzato l'aggiunta della funzione focus stacking (scatto multiplo automatico in-camera, composizione automatica tramite software Canon Digital Photo Professional).
Un esempio di messa a fuoco decentrata (sul volto del ritratto stampato) resa possibile dall'ampia copertura dei punti AF della EOS RP.
Il sensore, parente stretto di quello che equipaggia la 6D Mark II, offre una risposta qualitativamente analoga (il che, per inciso, non è poco). Anche in termini di rapporto segnale/rumore. Grazie al Digic 8, il comportamento ad alti ISO dovrebbe però essere leggermente più favorevole – fotografi Canon che hanno avuto modo di provarla più approfonditamente parlano di mezzo stop di vantaggio.
Il sistema AF, ovviamente Dual Pixel CMOS, offre una risposta molto simile a quella della EOS R, a cui rimandiamo per valutazioni più approfondite. Abbiamo però trovato sulla EOS RP due novità più che benvenute: la disponibilità di un "punto singolo spot", analogo a quello offerto dalle reflex, per una selezione più accurata dell'area di messa a fuoco, e la possibilità di utilizzare l'eye-tracking anche in modalità Ai Servo (messa a fuoco continua).
In alto: immagine ridimensionata. In basso: crop 100% (clicca per dimensione effettiva).
EOS RP + RF 50mm f/1.2L USM - f/1.2, 1/125s, 1250 ISO.
A differenza della 6D Mark II, la EOS RP offre la ripresa 4K, e non mancano connettori per microfono e cuffie. Il 4K, però, è limitato a 25p (PAL) e, soprattutto, girando in 4K non è possibile utilizzare il Dual Pixel AF, ma solo la classica messa a fuoco a rilevazione di contrasto. Peccato.
Il 50mm f/1.2L USM, dal canto suo, pare essere un'ottica veramente eccezionale. Non particolarmente compatta – in effetti, sarà probabilmente la scelta di chi opta per altri corpi macchina, EOS R con battery grip o modelli futuri di categoria ancora superiore – offre in compenso una nitidezza a prima vista stratosferica, accompagnata da minime distorsioni e vignettatura.
Chi conosce e utilizza l'EF 50mm f/1.2L USM non si faccia ingannare dall'assonanza: la versione RF è davvero su un altro pianeta. Laddove la versione EF, a tutta apertura, restituisce immagini che si possono definire quasi soft-focus, e richiede di diaframmare fino a f/5.6 per ottenere il massimo della nitidezza, questa versione RF è una "lama di rasoio" già a f/1.2.
E questa è, probabilmente la migliore notizia per chi attendeva un sistema mirrorless da Canon. L'impressione iniziale basata sul solo 24-105mm sembra infatti essere pienamente confermata: le EOS R possono usare senza penalizzazioni qualsiasi obiettivo EF, ma allo stesso tempo possono contare su un parco ottiche nativo di assoluta eccellenza. Siamo ansiosi, a questo punto, di provare gli imminenti 24-70mm e 70-200mm f/2.8, che pur essendo i due zoom "pro" per definizione, paiono essere, dalle prima immagini, anche piuttosto compatti.