Canon ha annunciato di aver aderito (anche come membro fondatore) alla COVID-19 Countermeasure Declaration. Cosa significa e quali conseguenze avrà questa scelta? Il produttore nipponico si impegna così non far valere i propri diritti di proprietà intellettuale quando si tratta di sviluppo, produzione o di altre attività il cui scopo è fermare la diffusione di COVID-19.
Si tratta di un modo di contribuire alla salute pubblica togliendo le barriere che potrebbero fermare lo sviluppo tecnologico e medico. Ricordiamo per esempio che Canon Medical, divisione della società principale, ha realizzato un test diagnostico dedicato proprio alla rilevazione di Sars-CoV-2 (il virus responsabile della malattia COVID-19).
Nel comunicato stampa, la società afferma che "è perentorio che le imprese, il governo e il mondo accademico superino le barriere esistenti e uniscano le forze, liberi dalle consuetudini consolidate, per poter accelerare lo sviluppo e la produzione di farmaci terapeutici, vaccini, dispositivi medici e prodotti per il controllo delle infezioni".
Questo permetterà di ridurre le tempistiche per lo sviluppo di contromisure per COVID-19 non avendo più la necessità di analisi dei diritti di proprietà intellettuale.
L'idea è partita dal professor Fumihiko Matsuda dell'Università di Kyoto e dalla stessa Canon. Sul sito ufficiale dell'iniziativa è possibile leggere le altre aziende che fanno parte dell'accordo e anche iscrivere la propria società. Oltre a Canon troviamo anche nomi noti come Nikon, Honda, Nissan, Toyota, Yahoo! Japan, Mitsubishi Electric, Konica Minolta e altri brand.