Dal 5 al 7 aprile è andata in scena alla Somerset House di Londra la mostra fotografica dal titolo World Unseen che è stata resa accessibile a tutti, anche alle persone con disabilità visiva. La fotografia infatti è una forma d'arte che sarebbe normalmente preclusa o fortemente limitata per queste persone ma che, grazie alla collaborazione con Canon è stato possibile rendere più inclusiva.
Pete Morris (di Canon EMEA) ha dichiarato "la fotografia è un mezzo incredibilmente potente che può stimolare l'immaginazione e noi desideriamo che questa esperienza sia accessibile a tutti. La mostra è stata creata pensando alle persone non vedenti e
ipovedenti per condividere immagini e storie in un modo completamente nuovo. Grazie alla tecnologia di stampa in rilievo Canon, ci auguriamo che tutti i visitatori possano sperimentare una profonda connessione con le emozioni e con i racconti che prendono vita attraverso l'imaging".
Dave Williams (Inclusive Design Ambassador di RNIB) ha dichiarato "la mostra World Unseen svela il mondo della fotografia e consente a persone con disturbi della vista di immergersi, attraverso il tatto, nelle storie emozionanti raccontate attraverso immagini iconiche. Come utente braille, è meraviglioso lavorare con Canon per sensibilizzare la popolazione e valorizzare il potenziale offerto dalla stampa in rilievo, una tecnologia che può rendere l'arte più accessibile alle persone con deficit visivi".
La società nipponica ha collaborato con il Royal National Institute of Blind People (RNIB) inglese per la realizzazione di un'esposizione di immagini di celebri fotografi come Brent Stirton o Sebastião Salgado dove sono presenti anche fotografie con la tecnologia di stampa in rilievo grazie al software PRISMAelevate XL e alle stampanti Canon Arizona. Questo consente agli utenti con disabilità visiva di utilizzare il tatto per ricostruire quanto mostrato nella scena. Qualcosa che quindi va oltre il solo raccontare ciò che è stato fotografato.
La mostra fotografica World Unseen
La mostra fotografica World Unseen ha compreso, oltre alle stampe in rilievo, anche descrizioni audio, atmosfere sonore e testi in braille. Gli utenti che l'hanno visitata hanno anche potuto "mettersi nei panni" di una persona ipovedente con le fotografie che sono state oscurate così da riprodurre diversi deficit visivi come glaucoma, retinopatia diabetica e altri ancora. Questa esperienza può quindi sensibilizzare le persone sulle problematiche legate alla vista ma anche a come le mostre potrebbero essere create per permettere di essere fruibili da tutti.
Oltre alle immagini statiche erano presenti una serie di video per immergersi ulteriormente nell'esperienza. Nei filmati è possibile vedere alcune persone ipovedenti come Lucy Edwards (attivista britannica) o l'atleta paraolimpionica Menna Fitzpatrick che hanno collaborato con Canon per raccontare le loro storie. La buona notizia è che presto sarà possibile provare l'esperienza della mostra fotografica World Unseen anche in Italia.