Canon: sensore full frame per video al chiaro di luna come se fosse giorno
di Roberto Colombo, pubblicata il 06 Marzo 2013, alle 11:11
Canon ha mostrato la sua ultima innovazione: un sensore CMOS da 36mm di lato in grado di registrare video Full HD come se fosse giorno anche al solo chiaro di luna
Commenti (18)
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Commento # 11
di: rigelpd
pubblicato il 06 Marzo 2013, 14:31
Non è vero che meno megapixel danno meno rumore!
Commento # 12
di: Kouta
pubblicato il 06 Marzo 2013, 15:53
@marchigiano la risoluzione come scritto nell'articolo è fullhd
@rigelpd non è vero in senso assoluto, con sensori ad alto pixelaggio, filtrando e riducendo molto spesso si ottengono risultati migliori.
cmq avrei preferito fosse almeno a 4K la vedo dura per un utilizzo pro la sola 2K
@rigelpd non è vero in senso assoluto, con sensori ad alto pixelaggio, filtrando e riducendo molto spesso si ottengono risultati migliori.
cmq avrei preferito fosse almeno a 4K la vedo dura per un utilizzo pro la sola 2K
Commento # 13
di: rigelpd
pubblicato il 06 Marzo 2013, 16:10
Kouta come fai a non vedere applicazioni? Con una fotocamera del genere puoi fare completamente a meno del flash per il 99% dei casi. Già questo sarebbe una rivoluzione copernicana!
Commento # 14
di: threnino
pubblicato il 06 Marzo 2013, 16:41
Originariamente inviato da: rigelpd
Kouta come fai a non vedere applicazioni? Con una fotocamera del genere puoi fare completamente a meno del flash per il 99% dei casi. Già questo sarebbe una rivoluzione copernicana!
Appunto.
Quello che dimostrano nel video è che l'illuminazione lunare è confrontabile con la giornata a piena luce, è una cosa sconvolgente in qualsiasi campo di utilizzo, dalla videosorveglianza al militare, dalle riprese amatoriali a quelle professionali (i.e. documentari) O_o
Commento # 15
di: djfix13
pubblicato il 07 Marzo 2013, 14:22
Originariamente inviato da: rigelpd
Faccio presente che con un sensore del genere sarebbe possibile realizzare occhiali di visione notturna a colori e con una distanza di visione molto maggiore, i visori notturni (se escludiamo quelli termici che sono molto costosi) funzionano illuminando gli oggetti con un led IR e rilevando la radiazione riflessa, questo limita molto la distanza di visione alla potenza del led. Con un sistema del genere so potrebbe vedere molto lontano, a colori e con un risparmio considerevole di energia!
non so se sai che illuminando in IR non ci sono i colori; quin di un visore completamente notturno a colori non esiste (può essere fatta la ricostruzione dei colori principali matematicamente dalla scala di grigi ma non è fedele ed è troppo satura cioè in un bosco non si potrebbe usare)
Commento # 16
di: marchigiano
pubblicato il 07 Marzo 2013, 14:42
Originariamente inviato da: Kouta
@marchigiano la risoluzione come scritto nell'articolo è fullhd
si ma essendo bayer la risoluzione effettiva sarà inferiore, mediamente metà dei pixel, poi dipende dall'eventuale filtro AA
Commento # 17
di: marchigiano
pubblicato il 07 Marzo 2013, 14:45
Originariamente inviato da: djfix13
non so se sai che illuminando in IR non ci sono i colori; quin di un visore completamente notturno a colori non esiste (può essere fatta la ricostruzione dei colori principali matematicamente dalla scala di grigi ma non è fedele ed è troppo satura cioè in un bosco non si potrebbe usare)
non illudiamoci, con la luna c'è abbastanza luce per vedere a occhio nudo, i visori notturni buoni (non quelli da 300€ quindi) vedono con la sola luce delle STELLE, non c'è bisogno ne della luna ne dell'illuminatore IR... siamo proprio su un altro pianeta
Commento # 18
di: sigmun
pubblicato il 08 Marzo 2013, 11:40
Originariamente inviato da: rigelpd
Faccio presente che con un sensore del genere sarebbe possibile realizzare occhiali di visione notturna a colori e con una distanza di visione molto maggiore, i visori notturni (se escludiamo quelli termici che sono molto costosi) funzionano illuminando gli oggetti con un led IR e rilevando la radiazione riflessa, questo limita molto la distanza di visione alla potenza del led. Con un sistema del genere so potrebbe vedere molto lontano, a colori e con un risparmio considerevole di energia!
Per la visione notturna in campo militare attualmente si utilizzano due sistemi: le camere termiche e i visori a intensificazione di luce.
I visori a intensificazione di luce, usano la luce lunare e quella stellare, amplificandola tramite dispositivi che si evolvettero ovviamente con le generazioni successive di tali dispositivi.
La prima generazione usava "semplici" tubi fotocatodici.
La seconda generazione ha adottato piastre fotomoltiplicatrici.
In pratica si basa su di un "effetto a cascata" dove i pochi fotoni luminosi della luce stellare vengono convertiti in elettroni dal fotocatodo, poi vengono fatti
collidere su piastre a microcanali fortemente energizzate, che rilasciano altri elettroni,( effetto cascata appunto ).
Gli elettroni risultanti passano quindi su uno schermo al fosforo che genera di nuovo fotoni, questa volta ovviamente in numero ben maggiore che forma l'immagine amplificata.
Le generazioni successive ( attualmente siamo alla 4^ ) hanno introdotto l'arseniuro di gallio (GaAs)nel fotocatodo, che ne aumenta la sensibilità nell'infrarosso vicino ( da 0,75 a 1,4 um ).
Originariamente inviato da: ronthalas
per contro andrà implementato qualcosa per la riduzione di sensibilità... altrimenti se un sensore simile vien messo a sorveglianza notturna, lo acceco con una torcia!
Oramai questi dispositivi sono a prova di abbagliamento/bruciatura dei sensori che luci troppo forti o "esplosioni" luminose provocavano sui campi di battaglia con le prime generazioni dei sensori.
Per quanto riguarda "illuminare" la scena, era una prerogativa delle camere termiche delle primissime generazioni ( passive ) che necessitavano di un proiettore di raggi infrarossi, invisibili a occhio nudo, ma rilevati dalle termocamere come radiazione riflessa.
I visori a intensificazione di luce hanno bisogno di un "illuminatore" solo ed esclusivamente in caso di buio totale ( ad esempio in una stanza chiusa senza finestre ).
Attualmente si lavora per una "fusione" tra i due dispositivi ( immagine termica e intensificazione di luce ) che ne annulli i rispettivi limiti e ne esalti le prerogative.
Questo nuovo sensore è interessante, ma in campo militare le termocamere di ultima generazione ( con sensori raffreddati e non ) e i dispositivi di "fusione" digitali, permettono di svelare persone nascoste dietro a schermi leggeri ( come teli mimetici ) oppure in presenza di fogliame fitto ( foreste tropicali ) o anche di giorno, ma in presenza di pioggia, nebbia, polvere o fumo, oltre che a rilevare le "tracce" termiche di persone o veicoli che sono transitate in un certa posizione prima che il calore si sia disperso, cosa che un sensore che opera nelle lunghezze d'onda della luce visibile non riuscirà mai a fare.
Tra i produttori principali c'è anche la "nostra" Selex Galileo.