Il mondo che gravita intorno al collezionismo è notoriamente un universo strano: se è vero infatti che ogni prodotto ha delle quotazioni stabilite secondo criteri più o meno certi è altrettanto vero però che spesso è sufficiente la voglia di un paio di collezionisti di accaparrarsi il tanto bramato lotto per infrangere in pochi minuti ogni stima fatta in precedenza. Quando si parla di collezionismo relativo a fotocamere passate alla storia, tradizionalmente la parola che più spesso si sente pronunciare è Leica.
Brand che ha indubbiamente un peso più che notevole nella storia della fotografia e che nei decenni è stato adottato da una moltitudine di maestri dell'obiettivo: le aste del settore prestano infatti molta attenzione ai prodotti che si fregiano del bollino rosso. È infatti seguendo questa scia che la galleria viennese Westlicht aveva organizzato un'asta con più di qualche Leica a dominare la scena.
Cinque lotti per sei macchine fotografiche oltre ad uno dedicato ad un raro 50mm Noctilux, il risultato complessivo si aggira attorno ad €1.500.000; il prezzo più alto, pari ad €528.000 è stato pagato per una rara Leica placcata in oro di inizio anni '30. Da segnalare la presenza, tra diversi prodotti tutti appartenuti ormai alla storia, della recente M7 Titan, che tra l'altro ha strappato il terzo prezzo più alto. Si tratta chiaramente di cifre decisamente alte -e comunque tutte sopra le quotazioni- anche se aste di questo genere hanno ormai talmente abituato ad improvvise impennate di prezzo che forse i galleristi avrebbero sperato in qualcosa in più, mentre saranno costretti ad accontentarsi del "solo" milione e mezzo ricavato dall'asta