Non è la prima volta che scriviamo di Hasselblad e del suo legame con il mondo dell'arte. Per esempio ne abbiamo parlato in merito alla fotografia ad altissima risoluzione della Ronda di Notte di Rembrandt. Questa volta però si guarda all'Italia e in particolare al genio di Leonardo Da Vinci.
Oltre al brand svedese sono stati coinvolte l'Università di Bologna e l'Accademia di Belle Arti di Brera. Questo ha permesso di mostrare al Mondo, con un dettaglio elevatissimo, alcuni dei primi lavori e degli schizzi realizzati dal genio di Leonardo.
Hasselblad e Leonardo Da Vinci
Sul sito di Hasselblad è possibile conoscere la storia dietro il progetto e le difficoltà ma anche la soddisfazione dietro questo progetto (oltre a due immagini da poter ingrandire). A parlare è Andrea Ballabeni, ricercatore del team che ha sviluppato il software del Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna.
Ballabeni ha spiegato che l'unione tra la fotocamera Hasselblad H6D-400c MS e il software chiamato ISLe (InSight Leonardo) è stato fondamentale per i modelli tridimensionali. È stato speso molto tempo per riuscire a catturare i dettagli ma anche a mantenere, per esempio, i colori e le sfumature utilizzati da Leonardo Da Vinci.
Il progetto ha previsto di realizzare una copia digitale delle opere che possano però dare la sensazione di avere il manufatto tra le dita. Il tutto con la possibilità di esplorarlo senza deteriorarlo. Inoltre si tratta di opere che spesso non sono visibili ai semplici visitatori mentre ora sono a disposizione di tutti, dai ricercatori ai curiosi.
Sopra abbiamo scritto della risoluzione. Grazie alla Hasselblad H6D-400c MS e alla tecnica Multi-Shot è stato possibile arrivare a ben 32300 x 17400 pixel (400 MPixel) con una risoluzione di ben 50 micron. Per la parte del colore è stato impiegato un X-Rite ColourChecker Classic e il software proprietario SHAFT arrivando a un errore medio di ΔE00 di circa 0,89, invisibile all'occhio umano.