Nella seconda metà dello scorso anno il produttore cinese ha presentato ufficialmente il vociferato drone FPV (first person view, vista in prima persona) DJI Avata. Una soluzione che va a completare la sua lineup con un modello che permette una visuale unica e anche una certa agilità di movimento. Grazie alle sue caratteristiche è possibile realizzare video decisamente incisivi pur non avendo le caratteristiche di soluzioni di punta (ma ovviamente si tratta di prodotti destinati a generi di utenti diversi).
DJI ha rilasciato un nuovo video che mostra proprio il drone FPV in uno spazio chiuso e non uno spazio chiuso qualsiasi. Si tratta del Museo Porsche che si trova a Stoccarda e che racchiude perle di rara bellezza e dalle prestazioni elevate. Proprio un drone di questo tipo è adatto a registrare video del genere garantendo un'esperienza che non è paragonabile a quella di nessun'altra visita (anche se vedere quelle automobili di persona è ovviamente preferibile).
Il drone DJI Avata e il Museo Porsche
Come scritto nella descrizione del video "Avata è stato progettato per adattarsi a spazi ristretti e catturare il tipo di scatti che ti fanno rimanere stupito. Quindi, abbiamo contattato Porsche per vedere se erano disposti a farci volare attraverso il loro museo pieno di auto storiche e beh, ecco come è andata". Il filmato, della durata di 2' e 11", inizia con una ripresa notturna della struttura del Museo Porsche (inaugurato nel 2009) con il suo design che unisce parti squadrate e altre più sinuose.
A quel punto la ripresa accelera e si entra all'interno passando attraverso modelli più o meno recenti, ma tutti dal grande fascino. In particolare si può notare come DJI Avata permette di passare anche in spazi angusti (come quelli dell'officina) e avvicinarsi alle auto in sicurezza (quando in mani esperte). Si possono notare Porsche con livrea Rothmans oppure 911 GT1 che hanno gareggiato a Le Mans.
Intorno ai 37" si torna nelle zone ad accesso pubblico con i modelli dell'inizio della carriera automobilistica di Porsche, compresi i prototipi e le automobili per le competizioni che ne hanno segnato la storia. Non manca il trattore, un elemento bizzarro ma che è parte del percorso di design e progettazione. Ovviamente non si possono dimenticare le varie versioni della 917 (comprese quelle in livrea Gulf o Pink Pig).
La 959 della Parigi-Dakar o la Formula 1 non passano di certo inosservate. A 1'42" si può anche notare il passaggio sotto a un Cayenne modificato esaltando così la versatilità d'azione del drone DJI Avata. Nelle ultime scene si possono vedere altri modelli iconici come la 919 Hybrid "Evo" (non omologata) che ha battuto diversi record in giro per il Mondo così come la 911 GT1 stradale o la 99X Electric della Formula E.
Ricordiamo che DJI Avata utilizza un design con eliche protette da un telaio integrato. La fotocamera sfrutta un sensore CMOS da 1/1.7" con 48 MPixel e obiettivo con apertura di f/2.8 e angolo di visione di 155°. Grazie alla combinazione con l'hardware si può riprendere a 4K/60fps o 2.7K/50/60/100/120fps. Il peso è di 410 grammi con una struttura pensata per resistere agli urti. Non manca il supporto al geofencing GEO 2.0 e AirSense ADS-B. Il solo drone ha un prezzo di 579 euro mentre la versione Explorer Combo tocca i 1279 euro e la versione Pro-View Combo arriva a 1469 euro (con al differenza principale che vengono inseriti i Googles o Googles 2 in base al pacchetto).