Dalla sua invenzione in poi, nel 1864, la strioscopia - altrimenti detta fotografia Schlieren - è divenuta uno strumento fondamentale per indagare le dinamiche dei flussi. Utilizzando un particolare sistema ottico, questa tecnica permette infatti di vedere in modo chiaro le turbolenze all'interno di un fluido, sfruttando il fatto che la compressione esercitata sui fluidi modifica la loro densità e quindi anche le proprietà ottiche, come l'indice di rifrazione.
I ricercatori della Bauhaus-Universität di Weimar, in Germania, hanno deciso di utilizzare questa tecnica di ripresa per indagare l'efficacia delle misure e dei dispositivi di protezione attualmente in uso per contenere il contagio da Coronavirus. Oltre all'isolamento, infatti, per chi si trova per forza a contatto con altre persone la WHO - World Health Organization, Organizzazione Mondiale della Sanità - indica alcune buone pratiche per limitare la diffusione del CoVid-19. Tra esse l'abitudine di starnutire nel gomito e quella di portare mascherine di protezione.
Nel video pubblicato dai ricercatori è possibile vedere in modo abbastanza chiaro la distanza a cui può viaggiare un colpo di tosse non protetto dalla mano, ma anche quanto questa protezione possa poco contro il flusso d'aria espluso ad alta velocità dalla bocca. Nel video sono messe a confronto anche due maschierina, una mascherina antipolvere e una mascherina chirurgica.
Il video rende evidente come le misure di distanziamento sociale siano da prendere in seria considerazione e anche come alcune buone pratiche possano ridurre la possibilità che soggetti infetti da SARS-CoV-2 possano trasferire l'infezione tramite le particelle di saliva espluse dalla loro bocca.