Capita a volte che uno studio tutto sommato "normale" porti ad esiti inattesi, o che alcune scelte si rivelino più azzeccate di altre. A titolo di curiosità oggi vi raccontiamo come e perché il colore verde è diventato il colore ufficiale di Fujifilm, partendo dai lontani anni '50.
Il mondo della fotografia era molto diverso da quello che è adesso: allora una parte molto importante dei ricavi dell'intero settore veniva dalle pellicole, settore in cui Fujifilm si muoveva già dall'anno di fondazione, 1934, ma che risentiva molto della concorrenza e con difficoltà ad emergere. Era il regno di Kodak, insomma, con le sue pellicole e le belle confezioni giallo-rosse tutte in fila sugli scaffali.
Sono anni, quelli, in cui il Giappone tendeva a copiare e lo abbiamo visto in tutto, dalle auto alle moto fino ad arrivare ad altri settori. La storia poi ci ha insegnato come l'orgoglio nazionale, l'eccellenza nei processi produttivi e una forte motivazione generale abbiano portato a prodotti innovativi, originali e in molti casi di gran lunga superiori ai modelli contemporanei contro cui dovevano scontrarsi, ma agli inizi c'era questo atteggiamento.
E quindi sì, insomma, per un po' di tempo le confezioni delle pellicole Fujifilm assomigliavano a quelle della Kodak, essendo arancioni e gialle. In Giappone tutto ok, vendite ottime, ma nel mondo le cose non andavano così bene. Problema: in prodotti come la pellicola il packaging contava molto, poiché permetteva di individuare con uno sguardo il prodotto che si stava cercando. Qualcuno in Fujifilm si deve essere posto il problema, nel lontano 1958, proponendo non senza audacia per i tempi la ricerca di un'immagine molto personale e univocamente riconducibile a Fujifilm (nel settore fotografico, ovvio).
Cosa può essere fortemente distintivo per un prodotto ammassato di fianco a quelli, esteticamente molto simili, dei concorrenti? Il colore della scatola. Anche perché le aziende non erano moltissime quindi c'era anche un margine di scelta oggi impensabile. Ok, ma quale? Dopo numerosi studi e sondaggi si arrivò al verde per i seguenti motivi, dedotti proprio dal confronto con le persone (quindi eventuali critiche e obiezioni andrebbero poste a quelle persone, non a chi ve le riporta ora):
1. Il verde ha un'immagine luminosa e positiva, associabile alla giovinezza e quindi particolarmente adatta per Fujifilm, alla ricerca di una fetta sempre più grande nel mercato pellicole a livello globale. Inoltre stacca nettamente dalla concorrenza, che può essere uno svantaggio ma anche un plus.
2. Il verde è semplicemente piaciuto a moltissimi già così a istinto, mentre è risultato sgradito davvero a pochi. Inoltre viene considerato positivo e "attraente" in un gran numero di paesi e culture diverse.
3. Il rimando alla natura può dare un'impressione di creatività, elemento molto forte quando si promuove un prodotto nel campo fotografico.
Sarà stato il verde oppure no, in abbinamento alla realizzazione di pellicole molto apprezzate, ma da quel momento le vendite delle pellicole Fujifilm sono drasticamente aumentate facendo conoscere all'azienda un successo commerciale prima impensabile. Il passo fatto dal verde, dalla scatoletta per le pellicole a colore ufficiale del marchio, è stato breve, e ce lo ritroviamo anche oggi in tutto quello che viene prodotto.