Nome iconico, fine non altrettanto gloriosa (ma lanciare razzi è essere complicato)! La missione Pics Or It Didn't Happen della quale avevamo scritto alla fine di Giugno, è purtroppo finita in pezzi portandosi con sé anche i satelliti di bordo, compreso il satellite Canon.
Partenza del razzo a 14:10, separazione primo stadio a 16:55, inizio perdita di quota a 20:33
Il razzo della missione Pics Or It Didn't Happen, un modello Electron della società statunitense Rocket Lab, ha purtroppo avuto un'anomalia tecnica che ha portato alla sua distruzione. Nonostante una fase iniziale che sembrava essere nominale, un problema ha causato la distruzione di tutto il carico pagante.
Le problematiche del lancio di razzi in orbita
Nella dichiarazione stampa ufficiale di Rocket Lab si legge che "dopo un decollo, esaurimento del carburante del primo stadio e una separazione del secondo stadio riusciti, Rocket Lab ha riscontrato un'anomalia durante la sua tredicesima missione Electron Pics Or It Didn't Happen".
Dopo il decollo, sono passati quattro minuti prima che il problema si verificasse e divenisse catastrofico. Purtroppo non c'è stato modo di rilasciare in sicurezza il carico, compreso il satellite Canon CE-SAT-1B, basato sulla parte di imaging di una EOS 5D Mark III.
Ora la società indagherà per capire le cause del problema e risolverle con il CEO ha dichiarato che torneranno presto a effettuare lanci. Per la fine del 2020 potrebbe essere lanciato un nuovo satellite Canon CE-SAT-2B, che dovrebbe riuscire a catturare immagini a risoluzione elevata della Terra da circa 500 chilometri di quota.
Ricordiamo che Canon CE-SAT-1B aveva un peso di circa 70 kg e dimensioni di 50 x 50 x 70 cm. Se fosse riuscito a raggiungere l'orbita, sarebbe riuscito a catturare immagini con risoluzione di 5760 x 3840 pixel. La parte ottica prevede anche un telescopio con lunghezza focale di 3720 mm in grado di risolvere oggetti di 90 cm dalla quota massima di 600 km.