DJI Mavic 3 torna ad alzare l'asticella nel mondo dei droni compatti e lo fa con un salto qualitativo che scava un profondo solco rispetto ai modelli precedenti. Le novità in particolare si concentrano sul comparto fotocamera, ma non sono limitate a quello.
La fotocamera raddoppia e mette a disposizione un sensore molto più grande del precedente, in formato 4/3, e un modulo superzoom da 162 mm equivalenti e apertura f/4.4 che arriva a 28x di zoom ibrido ottico+digitale. La fotocamera principale con sensore 4/3 sfrutta un'ottica con focale equivalente di 24mm F2.8 e 84° di angolo di visione. DJI ha lavorato con Hasselblad per il modulo fotografico e dichiara una gamma dinamica di 12,8 stop. La fotocamera principale offre anche diaframma regolabile f/2.8-f/11, per agevolare le riprese in tutte le condizioni di ripresa.
La fotocamera offre 20 megapixel di risoluzione e permette di scattare, naturalmente, foto in formato RAW. Di rilievo anche le prestazioni in ambito video, con la possibilità di registrare filmati 5.1K a 50 fps e 4K a 120 fps. In questo modo è possibile registrare filmati per slow motion anche in risoluzione 4K.
I tecnici Hasselblad hanno lavorato per sfruttare al meglio di dati combinati delle due fotocamere e creato la nuova tecnologia di rilevamento della messa a fuoco automatica (VDAF), che sfrutta più sensori di visione per acquisire dati sulla distanza dei soggetti e ottimizzare la messa a fuoco, rendendola più veloce e precisa. I tecnici dello storico marchio svedese della fotografia hanno collaborato anche per mettere a bordo HNCS, Hasselblad Natural Color Solution, come già era avvenuto su Mavic 2 Pro.
A livello video è possibile registrare con il profilo colore D-log a 10 bit, ma nel caso della versione Mavic 3 Cine, anche sfruttare la registrazione a bordo con codifica Apple ProRes 422 HQ per un bitrate massimo di 3772 Mbit/s. Per gestire la mole di dati di questi formati, la registrazione non avviene sulle comuni MicroSD, ma il drone si alza in volo con un payload costituito da un disco SSD, per cui il peso di questa versione è leggermente maggiore. DJI Mavic 3 Cine è dotato, infatti di un SSD da 1 TB integrato. DJI ha pensato anche a un cavo dati in grado di supportare nel trasferimento: DJI Lightspeed 10 Gbit/s aiuta a trasferire rapidamente file di dati di grandi dimensioni.
DJI ha lavorato anche sul rilevamento degli ostacoli, modificando i sensori. Il nuovo sistema . APAS 5.0 combina gli input di 6 sensori di visione fish-eye e 2 sensori grandangolari, che rilevano continuamente gli ostacoli in tutte le direzioni e permettono di pianificare rotte di volo per evitarli, anche in ambienti difficili.
Il nuovo comparto sensori permette anche un utilizzo più intelligente dell'inseguimento dei soggetti. Il sistema di rilevamento degli ostacoli omnidirezionale consente un tracciamento dei soggetti più completo grazie all'aggiornata funzione ActiveTrack 5.0. Le precedenti iterazioni di ActiveTrack consentivano alla telecamera di seguire un soggetto mentre si avvicinava e si allontanava direttamente dal drone rimanendo in gran parte ferma, oppure volando accanto a un soggetto in movimento. ActiveTrack 5.0 consente a Mavic 3 di muoversi insieme al soggetto mentre esso si muove in tutte le direzioni e di volare a fianco e intorno a un soggetto in movimento, con meno limitazioni e in modo più sicuro di prima. Inoltre, se il soggetto si muove troppo velocemente ed esce temporaneamente dall'inquadratura, i sensori visivi sul corpo della fotocamera continueranno a seguire il soggetto in modo intelligente e lo riporteranno nell'inquadratura quando esso riapparirà nella zona di ripresa della fotocamera.
A livello di stabilità in volo, i tecnici DJI hanno potenziato l'hardware deputato alla ricezione dei segnali satellitari GPS, GLONASS e BeiDou: la maggiore precisione di posizionamento promette di rendere Mavic 3 anche meno incline alle imbardate e più stabile durante gli scatti a lunga esposizione e le riprese in timelapse.
Mavic 3 è dotato di altri sistemi di sicurezza, come il geofencing per avvisare i piloti durante il volo presso luoghi sensibili e impedire di sorvolare zone proibite. Il sistema AeroScope Remote ID consente alle autorità di identificare e monitorare i droni in volo in luoghi sensibili. Il sistema AirSense integrato di Mavic 3, avvisa i piloti della presenza di aeroplani ed elicotteri nelle vicinanze che trasmettono segnali ADS-B, in modo che questi possano volare rapidamente verso una posizione più sicura o atterrare nel più breve tempo possibile.
Novità non visibili a occhio nudo riguardano l'avionica e il sistema di gestione dell'energia. Una migliore efficienza energetica, unita a un'aerodinamica più efficace, oltre a risparmi sui pesi del telaio ridisegnato, permettono al nuovo DJI Mavic 3 di raggiungere un'autonomia di 46 minuti in condizioni ideali.
Novità anche per il sistema RTH, Return to Home, che riporta il drone al punto di partenza in caso di problemi o esaurimento della batteria. Gli ingegneri della società cinese hanno lavorato per rendere anche questo sistema più intelligente, consentendo al velivolo di determinare automaticamente il percorso più breve, sicuro ed efficiente dal punto di vista energetico per tornare al punto di partenza e atterrare. Allo stesso tempo, il drone misura la velocità del vento dell'ambiente circostante e calcola in tempo reale la potenza necessaria per tornare indietro in base alla velocità del vento e al percorso di ritorno.
DJI ha sempre guidato il gruppo anche per quello che concerne la trasmissione live delle immagini della fotocamera, e anche il nuovo Mavic 3 porta delle novità in merito. DJI O3+ è il sistema di trasmissione aggiornato che offre una distanza di controllo massima di 15 km con il nuovo radiocomando DJI RC Pro, minor ritardo video e trasmissione a frame rate elevato con un feed live a 1080p/60fps.
Restano un punto fermo i Master Shots che hanno debuttato sul precedente DJI Air 2S, ma ci sono novità interessanti per quanto concerne i panorami. Finalmente la modalità Panorama di Mavic 3 consente alle immagini di essere unite ed elaborate direttamente dal drone, senza bisogno dell'app DJI Fly sullo smartphone. Se i panorami possono fare a meno dello smartphone, quest'ultimo può finalmente fare a meno del radiocomando per scaricare i filmati: Mavic 3 può ora trasmettere materiali dal drone al dispositivo mobile più rapidamente e direttamente attraverso il protocollo Wi-Fi 6.
Il caricabatterie portatile da 65 W fornisce un'opzione di ricarica rapida con un tempo di ricarica di circa 96 minuti ed è compatibile con gli attuali notebook e smartphone grazie alla sua uscita USB di tipo C.
Prezzo e disponibilità
DJI Mavic 3 è disponibile per l’acquisto a partire da oggi su store.dji.com e presso i rivenditori autorizzati in diverse configurazioni.
La versione standard di Mavic 3 viene venduta a 2119 € e include un Drone Mavic 3 × 1, Batteria di volo intelligente × 1, Radiocomando RC-N1 × 1, cavo per RC-N1 × 3, Caricabatteria × 1, Cover di stoccaggio × 1, Eliche (coppia) × 3 e altri accessori essenziali.
Mavic 3 Fly More Combo viene venduta a 2829 € e include un Drone Mavic 3 x 1, Batteria di volo intelligente x 3, Radiocomando RC-N1 x 1, Cavo per RC-N1 x 3, Caricabatteria x 1, Stazione di ricarica per batterie x 1, Cover di stoccaggio x 1, Eliche (coppia) x 6, Set di filtri ND (ND4/8/16/32), Borsa da trasporto convertibile x 1 e altri accessori essenziali.
DJI Mavic 3 Cine Premium Combo viene venduta a 4839 €, include un’unità SSD da 1 TB integrata e supporta la registrazione video in Apple ProRes 422 HQ. Mavic 3 Cine Premium Combo offre anche di più, con: Drone Mavic 3 Cine × 1, Batteria di volo intelligente × 3, DJI RC Pro × 1, Caricabatteria × 1, Stazione di ricarica per le batterie × 1, Cover di stoccaggio × 1, Eliche (coppia) × 6, Set di filtri ND (ND4/8/16/32), Set di filtri ND (ND64/128/256/512), Borsa da trasporto convertibile, Cavo dati DJI Lightspeed a 10 Gbit/s e altri accessori essenziali.
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