Novità a raffica in casa DJI. Abbiamo visto ieri il lancio del modulo con fotocamera e sistema di trasmissione dedicato ai droni FPV DJI O3 Air Unit e oggi arriva la presentazione di un nuovo drone.
DJI ha concentrato molti dei suoi sforzi nel campo dei droni applicati all'agricoltura, spesso con prodotti di grandi dimensioni basati sui suoi esacotteri della serie Matrice. Questa volta la novità riguarda invece un quadricottero di dimensioni decisamente più contenute, basato sull'avionica dei droni consumer.
DJI Mavic 3 Multispectral
Parliamo infatti di DJI Mavic 3 Multispectral, drone che si vuole candidare per rendere più accessibile l'agricoltura di precisione. Rispetto al quadricottero dedicato alle riprese video, sul nuovo modello troviamo un diverso modulo dedicato alla cattura delle immagini: a una fotocamera RGB con sensore CMOS da 4/3" e 20 megapixel e otturatore meccanico fino a 1/2000s si affianca infatti un quadruplo modulo multispettrale con sensori da 5 megapixel. In più sulla parte superiore del drone è integrato un sensore di irradianza solare, che permette di effettuare una compensazione della luce nei dati raccolti durante le missioni di sorvolo dei campi.
I diversi moduli sono ottimizzati per la cattura di una certa componente della radiazione elettromagnetica, in particolare uno nel verde e gli altri nella zona del rosso/infrarosso:
- Green (G): 560nm ± 16nm
- Red (R): 650 nm ± 20 nm
- Red edge (RE): 730 nm ± 20 nm
- Near-infrared (NIR) 860 nm ± 26 nm
La combinazione dei dati delle 5 fotocamere può essere utilizzata per avere informazioni precise sui terreni e sullo stato di crescita delle colture, con una precisione al centimetro, grazie all'integrazione del modulo RTK per il posizionamento. Il modulo permette missioni di raccolta dati senza la necessità di punti di controllo a terra; batteria e avionica del Mavic 3 permettono un'autonomia di volo che può arrivare a 43 minuti. In un singolo volo Mavic 3 M può arrivare a mappare 2 chilometri quadrati.
Come nella versione per le riprese video, il drone è equipaggiato con una serie di sensori ottici a 360° che gli permettono di rilevare ed evitare gli ostacoli e offre un sistema di controllo e trasmissione video che può arrivare alla distanza di 15 chilometri.
I dati raccolti nei sorvoli possono essere sfruttati in applicazioni di monitoraggio di terze parti, grazie alle DJI Cloud API, basate su protocollo MQTT e alla disponibilità del Mobile SDK 5, per lo sviluppo di applicazioni dedicate. DJI mette poi a disposizione DJI Map e DJI SmartFarm Platform per creare automaticamente mappe con indici di vegetazione e monitoraggio automatico delle anomalie nei raccolti.
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