Come abbiamo visto, nei giorni scorsi il produttore cinese di droni DJI è stato al centro delle cronache, con diverse accuse di collaborare direttamente con l'esercito russo fornendo supporto all'utilizzo in ambito militare dei suoi droni nella campagna militare in Ucraina. Il colosso delle vendite di prodotti di elettronica di consumo MediaMarkt aveva preso la decisione di bandire i prodotti DJI dai propri negozi, in tutte le 12 nazioni europee in cui è presente. Al momento in cui scriviamo questa notizia (1° aprile 2022 ore 16.30) sul sito mediamarkt.de e mediaworld.it non c'è ancora traccia dei droni DJI.
With this step, we as a company send a clear signal for the values that have the highest priority for us and which we see being attacked in an unacceptable way by Russia's aggressive war against Ukraine.
— MediaMarkt Deutschland (@mediamarkt_de) March 25, 2022
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Il produttore cinese ha voluto rimarcare la propria estraneità ai fatti, negando ogni coinvolgimento e soprattutto ogni supporto diretto. Sebbene non possa negare la tesi che vede l'utilizzo nella guerra in Ucraina dei propri droni (molti filmati sembrano confermarlo), DJI tiene sottolineare come non abbia il controllo di come vengano utilizzati i propri droni e che essi nascono con scopi prettamente civili.
DJI rigetta con forza ogni accusa di supporto diretto e speciale alle forze armate russe.
La nota di DJI
DJI has never rejected the claim that the Russian military uses our drones, but we have also not been able to confirm it. As a matter of fact, DJI does not hold such information and we don’t have any control over how, or by whom our products are being used. Although we, too, have seen footage circulating online that suggests our products are being used by the military, all of our drone products are designed for civilian use only and do not meet military specifications. They are commonly used for photography, videography, entertainment and other aspects that benefit society.
What we have declared as “utterly false” in our statement published yesterday is the claim that DJI is actively supporting the Russian military with hardware and flight data. This is not true. DJI does not support any use of our products that harms people's lives, rights, or interests, as we have always reiterated in our products' Terms of Use and other public statements. We have taken and will continue to take action against what we consider the wrongful use of our technology. For instance, we will not provide technical support when our products are used for military purposes.
Resta sul tavolo la questione di un approccio più attivo da parte del produttore cinese per evitare che i suoi droni possano essere utilizzati nella campagna militare russa. Il governo di Kiev aveva chiesto che fosse applicata da DJI una misura simile a quella presa durante la crisi in Georgia, culminata con la disattivazione di molti droni. In particolare il governo di Kiev ha chiesto:
- La disattivazione dei dispositivi DJI acquistati ed attivati in Russia, Siria e Libano
- La disattivazione dei dispositivi DJI in uso in Ucraina acquistati ed attivati al di fuori del Paese
- L'attivazione della funzione Aerospace per gli utenti DJI in Ucraina