Sul finire dello scorso anno, ci fu un grande caos quando almeno due droni vennero visti volare nei pressi dell'aeroporto di Gatwick. I disagi per i passeggeri furono molti e gli inquirenti individuarono, erroneamente, due sospetti, poi rilasciati.
Le indagini proseguono tutt'ora e ancora non è chiaro o ufficiale chi sia stato a utilizzare i droni nei pressi dell'aeroporto di Gatwick e le sue motivazioni.
Una nuova pista rilanciata dall'Evening Standard in queste ore punta il dito verso un dipendente scontento definendolo un "inside job". La fonte dell'affermazione è attualmente anonima ma sarebbe vicina agli inquirenti.
La motivazione riguarderebbe la conoscenza elevata della struttura dell'aeroporto di Gatwick da parte dell'attaccante. Quest'ultimo era a conoscenza di punti ciechi e di zone dove il drone sarebbe stato poco o per nulla visibile così da non essere subito abbattuto.
Sempre riportando quanto scritto dal giornale on-line "ipoteticamente potrebbe essere stato un impiegato insoddisfatto". Mancano ancora le conferme definitive oltre che le vere motivazioni dietro l'attacco all'aeroporto inglese.
Le indagini ufficialmente non sono ancora giunte a una conclusione e quindi ci potrebbero essere ulteriori sviluppi futuri. La Polizia del Sussex ha dichiarato tramite un portavoce che "stiamo mantenendo una mente aperta su chi è responsabile e le loro motivazioni".
L'allarme ha generato la cancellazione di mille voli e circa 140 mila passeggeri coinvolti più o meno direttamente nella problematica. In seguito l'aeroporto di Gatwick è stato dotato di nuove contromisure per l'abbattimento di droni che inizialmente non erano presenti.