La fotografia di avvenimenti sportivi è un lavoro che richiede pazienza, grande attenzione e un po' di fortuna; i fotografi, in particolar modo durante i grandi eventi, devono cercare di catturare un'istantanea più creativa e piacevole di quella che nello stesso istante il collega ad un metro di distanza sta catturando con la sua attrezzatura. La storia che vi raccontiamo oggi parla invece di uno scatto "sbagliato", che il suo stesso autore stava per eliminare pochi secondo dopo averlo visualizzato sul display della propria fotocamera ma che contrariamente a quanto inizialmente pensato si è rivelato particolarmente utile.
Kai Pfaffenbach ©Reuters
Kai Pfaffenbach, fotografo dell'agenzia Reuters, era uno dei fotografi ammessi sul prato durante i Campionati del Mondo IAAF di Mosca, ed ha catturato tra le altre discipline anche il lancio del peso. Durante la competizione ha cercato naturalmente diverse angolazioni di ripresa, nel tentativo di trovare la giusta inquadratura. Controllando le varie sequenze scatatte, Pfaffenbach era in procinto di eliminare quella relativa al connazionale David Storl in quanto non gli era parsa particolarmente interessante. Senonchè, come racconta lo stesso Pfaffenbach: "prima di premere il tasto di cancellazione ho visto gli arbitri discutere con Storl, dicendogli che aveva fatto un passo fuori dal ring, e che quindi il suo tentativo sarebbe stato stato un fallo. Tutto d'un tratto Storl arrivò di corsa verso di me, perché sapeva che ero tedesco, e mi gridò: 'Hai foto? Hai foto?' Avevo circa cinque o sei fotogrammi e si vedeva chiaramente che era dentro l'anello, e che quindi non era in fallo. Ho scorso le immagini sul retro della mia macchina fotografica e le ho mostrate a lui e ai funzionari russi e tutti hanno constatato che il risultato era valido".
Il lancio in questione è valso a David Storl la medaglia d'oro ed a Pfaffenbach un'improvvisa popolarità in particolar modo in Germania, dove giornali e televisioni nazionali hanno naturalmente raccontato la sua storia. Come ha raccontato Pfaffenbach: "ho ricevuto centinaia di e-mail e SMS. È stato allora che ho davvero capito di aver fatto qualcosa di speciale, mentre io cercavo solo di fare il mio lavoro nel modo più professionale come sempre".