Nobuaki Sasagaki general manager del marketing Nikon ha rilasciato una interessante intervista a latere del CP+ di Yokohama, mettendo parecchia carne al fuoco. Una delle affermazioni più interessanti è che gli appassionati del marchio giallonero possono aspettarsi un'altra reflex entro la fine dell'anno, anche se Sasagaki non ha rilasciato ulteriori dettagli in merito.
Il discorso si è poi spostato su Nikon D800, andando a rispondere anche ad alcune domande emerse dai nostri lettori nei commenti all'articolo del lancio della nuova reflex full frame del produttore nipponico.
Partiamo dalle ottiche: secondo Sasagaki chi è in possesso di ottiche Nikon a focale fissa 'moderne' non dovrebbe avere problemi con il potere risolvente e poter ottenere il massimo delle prestazioni dal sensore formato pieno da 36 megapixel.
La seconda domanda che si sono posti in molti è: "Perché la versione senza low-pass filter costa di più?". La spiegazione è semplice: alla versione D800E non è stato semplicemente tolto il filtro (questo avrebbe modificato il cammino ottico e richiesto altre modifiche), ma il filtro low-pass è stato sostituito con un elemento che pur mantenendo le quote non va a sfocare i dettagli più fini per contrastare il moiré.
Solitamente le fotocamere digitali hanno un filtro passa-basso formato da un doppio sistema: la prima parte divide il percorso della luce in due e la stessa cosa è operata dalla seconda parte, in modo da dividere in 4 il percorso. In Nikon D800E il secondo elemento riunisce i due percorsi separati precedentemente e simula l'assenza del filtro passa basso.
'Digital cameras usually have two low-pass filters,' ha spiegato. 'The first divides the light path into two paths and the second one divides each of those paths again, to make four paths. We have replaced the second filter so that the two paths are directed back to become one again. This simulates the effect of having no low-pass filter, and it can be done easily and without shifting the focus position of our lenses.'