Canon ha presentato oggi alla stampa diversi prodotti con una forte base tecnica comune. Uno di questi è la nuova EOS M6, mirrorless di fascia media che si affianca alla precedente EOS M5 offrendone una versione "light", più compatta ed economica.
EOS M6 ed M5 condividono buona parte dell'elettronica. Troviamo dunque anche all'interno della M6 il sensore APS-C Dual Pixel CMOS da 24,2 Mpixel (che caratterizza del resto anche la 80D e le due reflex annunciate contestualmente, la 800D e la 77D), nonché il processore d'immagine DIGIC 7 che consente alla nuova mirrorless di lavorare tra 100 e 25.600 ISO.
Foto ripresa con EOS M6 da un testimonial d'eccezione: Pietro Masturzo, reporter vincitore del World Press Photo Picture of the Year nel 2010 per il suo lavoro in Iran.
Il sensore Dual Pixel CMOS mette a disposizione 49 punti AF a rilevazione di fase, eliminando la principale debolezza delle mirrorless EOS precedenti alla M5; la sensibilità minima (-1 – 18EV) potrebbe però essere migliore.
Esposimetro a 384 zone, stabilizzatore elettronico a 5 assi e otturatore da 1/4000s completano il quadro di una mirrorless che, al pari della M5, si può considerare decisamente performante per un utilizzo amatoriale: 7fps in scatto continuo con AF-Ai Servo, 9fps con AF-One Shot e un buffer che garantisce nel peggiore dei casi 17 scatti RAW.
Al pari di altre recenti EOS non professionali, anche la M6 offre video Full HD 60p, ma non 4K, che a detta di Canon al momento non potrebbe essere pienamente sfruttato dal pubblico di riferimento. La scelta appare un po' anacronistica ma, dato che nemmeno la M5 registra in 4K, non era lecito attendersi che lo facesse un modello di fascia inferiore.
La principale differenza con la EOS M5 è data dall'assenza del mirino EVF, introdotto per la prima volta su una EOS M proprio dalla M5Sempre possibile, ovviamente, installare il mirino opzionale EVF-DC1 o il nuovo EVF-DC2, presentato contestualmente alla fotocamera e caratterizzato anch'esso da un'estrema compattezza e leggerezza (solo 29g di peso); le specifiche rimangono di fatto invariate rispetto al DC1: display da 0,39" formato 4:3 da 2.36M punti, eye-point di 22mm.
Anche il display posteriore è stato un po' sacrificato: sempre orientabile e touch, ma leggermente più piccolo (3" anziché 3,2") e di risoluzione inferiore (1.040M punti contro 1.620M). Molto ampie invece le opzioni di connettività, che includono Wi-Fi con NFC e Bluetooth.
Tirando le somme, gli utenti Canon hanno ora a disposizione ben 5 EOS basate sullo stesso sensore Dual Pixel CMOS (EOS 80D, 77D, 800D, M5 ed M6); di queste, le ultime 4 utilizzano anche lo stesso processore d'immagine DIGIC 7, e non possono quindi che offrire identiche prestazioni e qualità. La scelta è quindi particolarmente ardua…
Tra le due mirrorless, la M5 è più sofisticata e destinata a soddisfare anche un pubblico più esigente, che cerca un secondo corpo o desidera fare un downgrade dal mondo reflex; la nuova EOS M6, viceversa, più snella ed economica, è maggiormente orientata ad accontentare chi vuole entrare nel mondo delle fotocamere a ottica intercambiabile provenendo da smartphone o compatte.
La EOS M6 sarà disponibile da Aprile a un prezzo di listino che parte da circa 830€ per il solo corpo, sale a circa 950€ per il kit con EF-M 15-45mm, per arrivare a circa 1210€ con il kit più ricco che comprende l'EF-M 18-150mm. Il nuovo mirino EVF-DC2 costerà invece circa 280€, sempre da Aprile.